Ma di cosa si tratta?
Bonus 200 euro, a quali lavoratori è destinato?
Il decreto legge prevede l’erogazione una tantum di una indennità pari a 200 euro per i lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati che hanno un reddito inferiore a 35mila euro, per contribuire alle difficoltà connesse al caro prezzi.
Come verrà erogato il bonus 200 euro?
Il Decreto Aiuti stabilisce che l’erogazione del bonus avverrà a luglio 2022:
– per i lavoratori dipendenti compresi i lavoratori domestici il bonus 200 euro verrà erogato in busta paga;
– per i pensionati arriverà nell’assegno pensionistico di luglio sempre in forma automatica.
Il bonus verrà erogato, come afferma il messaggio n° 2397 del 13-06-2022, previa acquisizione da parte del datore di lavoro di una dichiarazione del lavoratore con la quale lo stesso dichiari, ricorrendone le circostanze, “di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.
E i lavoratori autonomi?
Per i lavoratori autonomi l’erogazione del bonus di 200 euro slitta più avanti perchè sarà necessario fare domanda:
- all’INPS, sia per gli autonomi che per i percettori di indennità di disoccupazione e
- alle casse private per i professionisti iscritti agli albi.
Per chiarimenti bisognerà attendere un decreto attuativo che fornisca ulteriori specifiche.
Altre misure introdotte dal Decreto aiuti
Il decreto-legge, recante Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina, rafforza ulteriormente l’azione dell’esecutivo finalizzata a contrastare gli effetti della crisi politica e militare in Ucraina, potenziando strumenti a disposizione e creandone di nuovi, con particolare riguardo ai seguenti ambiti:
- energia, con misure per ridurne il costo, semplificare ulteriormente i procedimenti autorizzatori per la realizzazione di nuovi impianti e potenziare la produzione energetica nazionale;
- imprese, con misure per assicurare liquidità alle imprese colpite dalla crisi ucraina, fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, assicurare produttività e attrazione degli investimenti;
- lavoro, politiche sociali e servizi ai cittadini, con misure per lavoratori e pensionati contro l’inflazione, nonché per il personale, il trasporto pubblico locale, le locazioni, i servizi digitali;
- enti territoriali, con misure per sostenere Regioni, province e comuni e potenziare gli investimenti;
- accoglienza e supporto economico, con misure sia a beneficio delle persone in fuga e accolte in Italia, sia in favore del Governo ucraino.
Nel dettaglio evidenziamo alcune delle misure introdotte dal Decreto Aiuti:
Bonus sociale energia elettrica e gas: la misura, già adottata per il secondo trimestre 2022, è estesa al terzo trimestre 2022 e sarà attuata dall’ARERA – Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
Produzione di energia e semplificazioni: si individuano ulteriori aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e vengono ulteriormente semplificati i procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti.
Credito di imposta in materia di bonus edilizi: la detrazione del 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina: sono stanziati 200 milioni di euro per il 2022 per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese che abbiano perduto fatturato a causa dalla contrazione della domanda a seguito della crisi ucraina.
Misure per fronteggiare l’aumento dei prezzi materiali da costruzione: per consentire la prosecuzione della realizzazione delle opere pubbliche avviate e stimolare la partecipazione alle nuove gare, si introducono misure per fronteggiare il caro-materiali e l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia. Sono stanziati complessivamente 3 miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016.
Locazioni: è incrementato il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (c.d. “Fondo affitti”).
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