Decreto sblocca cantieri: di cosa si tratta?

Redazione 08/05/19
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Lo scorso 20 marzo, il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del c.d. decreto sblocca-cantieri.
Il provvedimento è stato approvato con la formula “salvo intese”.
Il decreto istituisce: delle disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, norme per la semplificazione dell’attività edilizia in generale e scolastica in particolare e misure per eventi calamitosi.
Sembra essere stato adottato un regolamento unico “recante le disposizioni attuative ed esecutive” del codice degli appalti, riprendendo la disciplina precedente all’introduzione del Codice appalti. Inoltre, sembrano essere state abolite le linee guida Anac.

Ai Commissari verranno riconosciuti maggiori poteri

Saranno ampliati i poteri dei Commissari straordinari nominati, nel caso di interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
I Commissari potranno assumere le funzioni di stazione appaltante, operando in deroga alle leggi su contratti pubblici, tutela ambientale e paesaggistica e del patrimonio artistico.
Sarà inoltre riconosciuto la possibilità di procedere con proprio decreto alle occupazioni d’urgenza e espropriazioni. La loro eventuale approvazione dei progetti sarà considerata sostitutiva di ogni parere, autorizzazione, visto o nulla-osta.

I requisiti del progettista nell’appalto integrato

Nell’ipotesi di contratti intrigati, i requisiti previsti per lo svolgimento della progettazione oggetto del contratto dovranno devono essere opportunamente elencati nei documenti di gara.
L’elencazione di tali requisiti ha valore di autocertificazione e dovranno essere posseduti dalle imprese attestate per prestazioni di sola costruzione attraverso un progettista raggruppato o indicato in sede di offerta, in grado di dimostrarli.

Contratti sotto soglia

Nei casi di contratti sotto soglia si torna a privilegiare il criterio del minor prezzo, così limitando la tutela della concorrenza. E’ stabilito che le stazioni appaltanti procedano all’aggiudicazione dei contratti sotto soglia sulla base del criterio del minor prezzo ovvero, previa motivazione, sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Si è dunque intenti a privilegiare il criterio del minor prezzo.

Semplificazione di gara

Per semplificare la procedura e accelerarla, è previsto che, in luogo del DGUE, i soggetti che gestiscono mercati elettronici ovvero che istituiscono o gestiscono un sistema dinamico di acquisizione per lavori, servizi e forniture possono impiegare dei formulari standard, attraverso i quali richiedere e attestare il possesso dei requisiti e ogni eventuale ulteriore informazione necessaria all’abilitazione o all’ammissione.
Nell’ambito della fase del confronto competitivo la stazione appaltante utilizza il DGUE per richiedere eventuali informazioni, afferenti la specifica procedura, ulteriori a quelle già acquisite in fase di abilitazione o ammissione.
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Il contenzioso su appalti e contratti pubblici

Il testo intende fornire un quadro completo di tutti i rimedi, giurisdizionali e non, alle controversie nascenti in materia di appalti pubblici, sia nel corso di svolgimento della procedura di gara e fino all’aggiudicazione, sia nella successiva fase di esecuzione del contratto di appalto. In primis, dopo un excursus sull’evoluzione degli ultimi anni, utile a comprenderne pienamente la ratio, viene affrontato approfonditamente il rito processuale speciale, disciplinato dal Libro IV, Titolo V del Codice del processo amministrativo, con particolare attenzione alla fase cautelare. Vi è poi un focus sul rito “super accelerato”, da ultimo dichiarato conforme alle direttive europee da una pronuncia della Corte di Giustizia Europea del 14 febbraio 2019.Alle controversie sorte in fase di esecuzione dei contratti di appalto è dedicato uno specifico capitolo, che rassegna le principali pronunce del Giudice Ordinario con riferimento alle patologie più frequenti (ritardi nell’esecuzione, varianti, riserve).Infine, quanto alla tutela stragiudiziale, il testo tratta i rimedi previsti dal Codice dei Contratti Pubblici, quali l’accordo bonario, la transazione e l’arbitrato e infine approfondisce il ruolo dell’ANAC, declinato attraverso i pareri di precontenzioso, i poteri di impugnazione diretta, e l’attività di vigilanza.Più schematicamente, i principali argomenti affrontati sono:• il rito speciale dinanzi a TAR e Consiglio di Stato, delineato dagli artt. 119 e 120 del Codice del processo amministrativo;• il processo cautelare;• il rito super accelerato ex art. 120 comma 2 bis;• il contenzioso nascente dalla fase di esecuzione del contratto di appalto;• i sistemi di risoluzione alternativa delle controversie: accordo bonario, transazione, arbitrato;• poteri e strumenti di risoluzione stragiudiziale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.Elio Guarnaccia, Avvocato amministrativista del Foro di Catania, Cassazionista. Si occupa tra l’altro di consulenza, contenzioso e procedure arbitrali nel settore degli appalti e dei contratti pubblici. È commissario di gara nelle procedure di aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in qualità di esperto giuridico selezionato da UREGA Sicilia e dall’ANAC.È autore di numerosi saggi e articoli nei campi del diritto amministrativo e del diritto dell’informatica, nonché di diverse monografie in materia di appalti pubblici, processo amministrativo, amministrazione digitale. Nelle materie di propria competenza ha sviluppato un’intensa attività didattica e di formazione per pubbliche amministrazioni e imprese. In ambito universitario, ha all’attivo vari incarichi di docenza nella specifica materia degli appalti pubblici.

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