Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale – disegno di legge

AR redazione 13/07/14

Il Consiglio dei Ministri si è riunito il giovedì 10 luglio alle ore 18.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale – disegno di legge
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
Il testo del disegno di legge attribuisce al Governo la delega ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delega, uno o più decreti legislativi recanti il riordino e la revisione organica della disciplina degli enti privati del Terzo settore e delle attività che promuovono e realizzano finalità solidaristiche e di interesse generale, anche attraverso la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale in attuazione del principio di sussidiarietà, al fine di sostenere la libera iniziativa dei cittadini associati per perseguire il bene comune, elevare i livelli di cittadinanza attiva, coesione e protezione civile, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona e valorizzando al contempo il potenziale di crescita ed occupazione del settore.
Nello specifico, i decreti attuativi dovranno disciplinare la costituzione, le forme organizzative e di amministrazione e le funzioni degli enti privati che, con finalità ideale e senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale, di valorizzazione della partecipazione e di solidarietà sociale, ovvero producono o scambiano beni o servizi di utilità sociale, anche attraverso forme di mutualità con fini di coesione sociale.
Di seguito i principi e criteri direttivi generali. I decreti legislativi dovranno:
riconoscere e garantire il più ampio esercizio del diritto di associazione e il valore delle formazioni sociali liberamente costituite quale strumento di promozione e di attuazione dei principi di partecipazione, solidarietà, sussidiarietà e pluralismo.
riconoscere e favorire l’iniziativa economica privata, svolta senza finalità lucrative, diretta a realizzare in via principale la produzione o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale o d’interesse generale;
individuare le finalità non lucrative e le attività solidaristiche e di interesse generale che caratterizzano gli enti del Terzo settore;
riorganizzare e semplificare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica;
definire forme e modalità di organizzazione e amministrazione degli enti ispirate ai principi di democrazia, uguaglianza, pari opportunità, partecipazione degli associati e dei lavoratori e trasparenza, nonché ai princìpi di efficienza, di correttezza e di economicità della gestione degli enti;   
prevedere il divieto di distribuzione, anche in forma indiretta, degli utili e del patrimonio dell’ente, anche in caso di scioglimento del vincolo associativo e di estinzione;
definire criteri e vincoli di strumentalità dell’attività d’impresa rispetto alla realizzazione degli scopi istituzionali e introdurre un regime di contabilità separata finalizzato a distinguere la gestione istituzionale da quella imprenditoriale;
individuare specifiche modalità di verifica e controllo dell’attività svolta;
disciplinare le modalità e i criteri dell’attività volontaria degli aderenti, nonché i limiti e gli obblighi di pubblicità relativi agli emolumenti e ai compensi;
riorganizzare il sistema di registrazione degli enti attraverso la previsione di un registro unico del Terzo settore;
Per quanto riguarda l’Attività di volontariato e di promozione sociale i decreti legislativi dovranno  prevedere:
armonizzazione delle diverse discipline vigenti in materia;
promozione della cultura del volontariato tra i giovani e valorizzazione delle reti associative di secondo livello e delle diverse esperienze di volontariato;
revisione e promozione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato e riordino delle modalità di riconoscimento e di controllo degli stessi;  
revisione e razionalizzazione del sistema degli Osservatori nazionali.
Per quanto riguarda l’impresa sociale i decreti legislativi dovranno prevedere:
revisione dell’attuale disciplina dell’attribuzione facoltativa della qualifica di impresa sociale;
qualificazione dell’impresa sociale quale impresa privata a finalità d’interesse generale avente come proprio obiettivo primario il raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili, realizzati mediante la produzione o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale, anche attraverso l’adozione di modelli di gestione responsabili  e idonei ad assicurare il più ampio  coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti;
ampliamento dei settori di attività di utilità sociale e individuazione dei limiti di compatibilità con lo svolgimento di attività commerciali diverse da quelle di utilità sociale;
previsione di forme di remunerazione del capitale sociale e di ripartizione di utili nel rispetto di condizioni e limiti prefissati;
razionalizzazione delle categorie di lavoratori svantaggiati tenendo conto delle nuove forme di esclusione sociale;
disciplina delle modalità di attribuzione della qualifica di impresa sociale alle cooperative  sociali e ai loro consorzi;
possibilità per le imprese private con finalità lucrative e per le amministrazioni pubbliche di assumere cariche sociali negli organi di amministrazione delle imprese sociali,  salvo il divieto di assumerne la direzione e il controllo;
coordinamento della disciplina dell’impresa sociale con il regime delle attività d’impresa svolte dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Per quanto riguarda il Servizio civile universale il disegno di legge delega prevede che i decreti legislativi vadano nella direzione di:
istituire un servizio civile universale finalizzato alla difesa non armata attraverso modalità rivolte a promuovere attività di solidarietà, inclusione sociale, cittadinanza attiva, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della nazione, sviluppo della cultura dell’innovazione e della legalità nonché a realizzare una effettiva cittadinanza europea e a favorire la pace tra i popoli;
prevedere un meccanismo di programmazione, di norma triennale, dei contingenti di giovani di età compresa tra 18 e 28 anni, anche cittadini dell’Unione europea e soggetti ad essi equiparati ovvero stranieri regolarmente soggiornanti o partecipanti ad un programma di volontariato, che possono essere ammessi al servizio civile universale e di procedure di selezione ed avvio dei giovani improntate a principi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione;
definire lo status giuridico dei giovani ammessi al servizio civile universale, prevedendo l’instaurazione di uno specifico rapporto di servizio civile non assimilabile al rapporto di lavoro;
coinvolgere gli enti territoriali e gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro;
prevedere criteri e modalità di accreditamento degli enti di servizio civile universale;
prevedere un limite di durata del servizio civile universale che contemperi le finalità del servizio con le esigenze di vita e di lavoro dei giovani coinvolti e della possibilità che il servizio sia prestato, in parte, in uno dei paesi dell’Unione europea, nonché, per iniziative riconducibili alla promozione della pace e alla cooperazione allo sviluppo, anche nei paesi al di fuori dell’Unione europea;
riconoscere e valorizzare le competenze acquisite durante l’espletamento del servizio civile universale in funzione del loro utilizzo nei percorsi di istruzione e in ambito lavorativo.
Infine sono previste norme che disciplinino le misure agevolative e di sostegno economico in favore degli enti del Terzo settore. In tal senso i decreti legislativo dovranno:
introdurre un regime di tassazione agevolativo che tenga conto delle finalità solidaristiche e di utilità sociale dell’ente;
razionalizzare e semplificare il regime di deducibilità e detraibilità dal reddito delle persone fisiche e giuridiche delle erogazioni liberali, in denaro e in natura,  disposte in favore degli enti del Terzo settore;
rivedere e stabilizzare l’istituto della destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti in favore degli enti del Terzo settore. E’ prevista l’introduzione di obblighi di pubblicità delle risorse ad essi destinati.
prevedere per le imprese sociali: la possibilità di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio tramite portali on line, in analogia a quanto previsto per le start-up innovative; misure fiscali agevolative, volte anche a favorire gli investimenti di capitale; l’istituzione di un apposito fondo rotativo destinato a finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali;
promuovere l’assegnazione in loro favore degli immobili pubblici inutilizzati, nonché, tenuto conto della disciplina in materia, dei beni immobili e mobili confiscati alla criminalità organizzata, secondo criteri di semplificazione e di economicità, anche al fine di valorizzare in modo adeguato i beni culturali e ambientali.
Delega al Governo per la riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche  – disegno di legge
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, un disegno di legge recante “delega al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, contenente deleghe legislative da esercitare in gran parte nei dodici mesi successivi all’approvazione della legge. Le materie del provvedimento sono quelle oggetto della consultazione pubblica, cui hanno partecipato oltre 40mila persone.
Accelerazione e semplificazione nei servizi per i cittadini e le imprese
Al fine di conciliare i tempi di vita, famiglia e lavoro, riducendo la necessità dell’accesso fisico alle sedi degli uffici pubblici, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi aventi a oggetto le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini, in modo da assicurare la totale accessibilità on line alle informazioni e ai documenti in possesso delle amministrazioni pubbliche, ai pagamenti nei loro confronti, nonché all’erogazione dei servizi, con invio dei documenti al domicilio fisico ove la natura degli stessi non consenta l’invio in modalità telematiche.
I decreti nello specifico si occuperanno di:
superamento dell’uso della carta nel normale funzionamento delle amministrazioni, assicurando la trasmissione dei dati e, ove necessario trasmettere documenti, assicurandone la trasmissione in forma telematica;
ridefinizione del processo decisionale, anche con riferimento alle forme di partecipazione degli interessati, in relazione all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e all’applicazione del sistema pubblico dell’identità digitale;
previsione dell’aggiornamento continuo, anche previa delegificazione o deregolamentazione, delle modalità di erogazione dei servizi e di svolgimento dei processi decisionali, sulla base delle tecnologie disponibili e del grado di diffusione delle stesse presso gli utenti e di soddisfazione degli stessi;
uso di software con standard aperti e non dipendenti da specifiche tecnologie proprietarie;
ricorso alla cooperazione applicativa e all’interoperabilità dei sistemi informativi, individuando, per ogni procedimento amministrativo, le forme di interazione dei soggetti interessati con il sistema informativo (Application Program Interfaces – API);
obbligo di adeguamento dell’organizzazione di ciascuna amministrazione ai principi di unicità dei punti di contatto con i cittadini e le imprese, con particolare riferimento agli sportelli unici delle attività produttive e agli sportelli unici dell’edilizia, nonché alle previsioni dell’articolo 6 della legge 11 novembre 2011, n. 180;
anche al fine di contenere i costi connessi alla proprietà e alla circolazione dei veicoli e realizzare significativi risparmi di spesa per l’utenza, introduzione di unico documento contenente i dati di proprietà e di circolazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, da perseguire attraverso il collegamento e l’interoperabilità dei dati detenuti dalle diverse strutture, riorganizzando, mediante eventuale accorpamento, le funzioni svolte dagli uffici del pubblico registro automobilistico dell’Automobile Club d’Italia e dal Dipartimento della motorizzazione civile del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Personale e Riforma della dirigenza pubblica
Si delega il Governo a riformare la dirigenza pubblica. I principi indicati per il legislatore delegato riguardano:
la dimensione della dirigenza;
l’inquadramento dei dirigenti: l’istituzione di un ruolo unico; introduzione di ruoli unificati anche per la dirigenza delle amministrazioni non statali, con possibilità di scambio tra dirigenti appartenenti a ruoli diversi; omogeneizzazione delle retribuzioni;
l’accesso alla dirigenza per concorso e per corso-concorso;
il conferimento degli incarichi dirigenziali: mediante procedura con avviso pubblico, sulla base di requisiti e criteri definiti dall’amministrazione e approvazione, preventiva o successiva, da parte di una specifica Commissione;  
la durata degli incarichi dirigenziali;
i dirigenti privi di incarico: collocamento in disponibilità, con successivo licenziamento dopo un periodo definito;
la valutazione dei risultati e la responsabilità dei dirigenti;
la dirigenza delle regioni e degli enti locali.  
 Riordino della conferenza dei servizi
Saranno ridefiniti i casi di convocazione obbligatoria della conferenza di servizi, con riduzione delle relative ipotesi;ridotti i termini di conclusione del procedimento e ridefiniti i meccanismi decisionali;semplificati i lavori della conferenza di servizi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e differenziate le modalità di svolgimento dei lavori della stessa, in base alla complessità dei procedimenti.
Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di anticorruzione, pubblicità e trasparenza
Il Governo adotterà decreti legislativi integrativi della disciplina relativa alla inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico e alla trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
Misure urgenti per imprese sottoposte a commissariamento straordinario  – decreto legge
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, un decreto legge recante misure urgenti per la realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria per le imprese sottoposte a commissariamento straordinario.
Il decreto legge si pone la finalità di assicurare, con particolare riferimento alla società ILVA S.p.a., la continuità produttiva ed occupazionale e il contestuale rispetto delle norme ambientali e sanitarie, in considerazione del fatto che si tratta di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
Il decreto precisa la tempistica di attuazione delle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale e del Piano ambientale dell’Ilva. Sono previste due scadenze generali: entro il 31 luglio 2015 dovranno essere realizzati gli adempimenti scadenti a quella data, nella misura minima dell’ottanta per cento; entro il 5 agosto 2016 dovranno essere completati gli interventi ambientali. Dovrà comunque essere rispettato il termine già fissato dell’8 marzo 2016 per l’applicazione della decisione della Commissione 2012/135/Ue del 28 febbraio 2012, relativa alle migliori tecniche disponibili (BAT). Infine si prevede che il commissario straordinario presenti entro la fine del 2015 al ministro per l’Ambiente e all’Ispra una relazione sullo stato di attuazione del piano ambientale.
Si prevede inoltre nel dettaglio l’aggiornamento delle tempistiche della messa fuori produzione della Batteria 11 e dell’Altoforno 5 per  renderle compatibili con il rientro in esercizio degli impianti attualmente ancora fermi, al fine di garantire la continuità produttiva nel rispetto della normativa ambientale.
Infine si prevede che, a prescindere dai piani industriale e di tutela sanitaria  ed ambientale, l’impresa commissariata possa contrarre finanziamenti, prededucibili a norma dell’articolo 111 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.
La prededucibilità è ammessa solo qualora i predetti finanziamenti siano funzionali all’attuazione del piano ambientale ovvero alla continuazione dell’esercizio dell’impresa e alla gestione del relativo patrimonio ed è subordinata all’attestazione del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentito il Ministro dello sviluppo economico, ovvero di quest’ultimo sentito il primo, secondo la destinazione del  finanziamento richiesto.
Il ricorso alla prededucibilità è volto a facilitare la concessione del finanziamento e si giustifica in ragione degli interessi di carattere generale che si intendono perseguire, in particolare il risanamento ambientale e la continuità e valorizzazione dell’impresa.

Norme di attuazione in materia di tributi erariali per il Friuli Venezia Giulia (decreto legislativo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, e del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta, e alla presenza, secondo quanto stabilito dallo Statuto, del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha approvato uno schema di decreto legislativo recante norme di attuazione dell’articolo 51, comma 4, lettera a), dello statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia in materia di tributi erariali.
Il decreto è stato redatto sulla scorta delle indicazioni fornite dalla Corte costituzionale in occasione di diverse pronunce con le quali sono state risolte controversie sul potere impositivo delle Province autonome di Trento e Bolzano, che dispongono di prerogative statutarie analoghe a quelle del Friuli Venezia Giulia, ed è finalizzato a delineare in maniera analitica i poteri impositivi attribuiti dallo Statuto di autonomia alla Regione Friuli Venezia Giulia, nonché le condizioni ed i limiti del loro esercizio.

Attuazione della direttiva europea relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo – decreto legislativo
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, Un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/33/UE che modifica la direttiva 1999/32/CE relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo. Il testo, introduce, in via generale, con riferimento ai combustibili marittimi usati nelle acque territoriali, nelle zone economiche esclusive e nelle zone di protezione ecologica, un limite massimo di tenore di zolfo pari al 3,5%, fatti salvi i limiti più severi previsti per specifiche fattispecie. Tale limite generale è destinato a ridursi, dal 1° gennaio 2020 allo 0.5%.

Riconoscimento della personalità giuridica all’associazione “Chiesa d’Inghilterra” di Roma – decreto del Presidente della Repubblica
Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’approvazione di un provvedimento, da emanarsi con decreto del Presidente della Repubblica che riconosce personalità giuridica all’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”, con sede in Roma. L’Associazione si propone la diffusione della fede cristiana in conformità alla confessione anglicana.
Sul decreto è stato acquisito il parere favorevole del Consiglio di Stato ed è sottoposto all’approvazione del Consiglio a norma dell’articolo 2 della legge 24 giugno 1929, n. 1159, sulla disciplina dei culti diversi dalla confessione cattolica ammessi nello Stato.
Ratifiche di trattati, accordi e protocolli con stati esteri
Su proposta del Ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini, il Consiglio dei Ministri ha approvato i seguenti disegni di legge:
Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile, finalizzato alla realizzazione di progetti di ricerca su temi di reciproco interesse;
Protocollo opzionale,  adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, alla Convenzione sui diritti del fanciullo che istituisce, sullo schema previsto per le altre principali Convenzioni ONU in materia di diritti umani, un meccanismo di reclamo a disposizione dei minori per denunciare violazioni dei diritti loro riconosciuti;
Accordo di cooperazione fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di polizia, per prevenire e contrastare il crimine organizzato transnazionale (co-proponente il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano);
Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale e Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama; la ratifica dei Trattati consente di migliorare la cooperazione giudiziaria internazionale e rendere più efficace il contrasto al fenomeno della criminalità (co-proponente il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando).
Riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare – decreto del Presidente del Consiglio
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell’Organismo indipendente di valutazione e degli uffici di diretta collaborazione.
Il decreto interviene sul Segretariato Generale, le Direzioni, gli uffici di diretta collaborazione e l’OIV (Organismo indipendente di valutazione della performance), con l’obiettivo di garantire la massima efficienza delle strutture e un sempre più stretto coordinamento con le politiche ambientali europee. Una delle funzioni prioritarie attribuite dal DPCM alle Direzioni è l‘attività di “informazione, formazione ed educazione ambientale”.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2013
Il Sottosegretario di Stato, Graziano Delrio  ha illustrato al  Consiglio dei Ministri, ai fini del successivo invio al Parlamento, a norma dell’articolo 13 della legge n. 234 del 2012, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2013. La Relazione costituisce, unitamente alla Relazione programmatica per il 2014 inviata alle Camere nel gennaio scorso, un documento di primario rilievo nel quadro del rapporto tra Esecutivo e Legislativo, illustrando le attività svolte dal Governo nei vari ambiti del processo di integrazione europea, fornendo inoltre gli elementi conoscitivi per valutare la partecipazione italiana al processo decisionale dell’Unione europea.

Proroga di stati di emergenza
Al fine di consentire il completamento degli interventi di Protezione Civile in corso, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di prorogare di centottanta giorni la durata dei seguenti stati di emergenza:
movimento franoso nel versante nord-occidentale del Mont de la Saxe, nel territorio del Comune di Courmayeur;
eventi meteorologici nel territorio dei Comuni di Bernalda, Montescaglioso, Pisticci e Scanzano Jonico, in Provincia di Matera;
eventi meteorologici verificatisi nei giorni 10 – 13 novembre 2013, nel territorio della Regione Marche
eventi meteorologici verificatisi  nei giorni 25 – 27 novembre e  2 dicembre 2013, nel territorio della Regione Marche.
Proroga scioglimento dei Consigli comunali di Augusta (Sr) e di Grazzanise (Ce)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al fine di completare l’opera di recupero e risanamento delle istituzioni locali ancora segnate dalla criminalità organizzata, ha deliberato la proroga di sei mesi la durata dello scioglimento del Consiglio comunale di Augusta (Siracusa), alla presenza dell’assessore alla famiglia e alle politiche sociali della Regione Sicliliana Giuseppe Bruno, e del consiglio comunale di  Grazzanise (Caserta).
Città metropolitane – Impugnativa del Consiglio dei Ministri contro il ricorso di quattro regioni
Su proposta del Presidente, Matteo Renzi, il Consiglio ha deliberato di costituirsi in giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale per resistere al ricorso proposto dalle Regioni Campania, Lombardia, Puglia e Veneto contro alcune disposizioni contenute nella legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni). Il Consiglio ha infatti ritenuto che le parti impugnate non violino le competenze costituzionalmente garantite alle Regioni nelle materie oggetto della legge.
Nomine
Su proposta del Presidente del Consiglio:
nomina di Anna GENOVESE a componente della CONSOB, a seguito del parere favorevole espresso dalle Commissioni parlamentari;
su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta:
nomina a componenti del Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena di Domenico MORELLI, di Maurizio PESSATO, di Elisabetta PIAN e di Ksenija DOBRILA (di lingua slovena);
su proposta del Ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle Commissioni parlamentari:
nomina di Giorgio ALLEVA a Presidente dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT);
nomina di Michele CORRADINO, di Francesco MERLONI, di Ida Angela NICOTRA e di Nicoletta PARISI a componenti dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Il Presidente ha inoltre informato il Consiglio sull’intendimento del Governo di nominare, su proposta del Ministro per la semplificazione e la Funzione pubblica, Alessandra POGGIANI in  qualità di direttore  dell’Agenzia Italia Digitale e, su proposta del Sottosegretario alla Presidenza con delega alla Coesione Territoriale Graziano Delrio, Maria Ludovica AGRO’ in qualità di direttore dell’Agenzia per la Coesione.

Leggi regionali
Su proposta del Ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, il Consiglio dei Ministri ha esaminato diciannove leggi regionali e delle province Autonome. Per le leggi regionali che seguono, è stata deliberata l’impugnativa:
1) Legge Regione Puglia n. 27del 20/05/2014 “       Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni – Istituzione del fascicolo del fabbricato” in quanto contiene disposizioni in contrasto con gli articoli 3, 117, secondo comma, lett. l) e 117, terzo comma, della Costituzione.
2) Legge Regione Calabria n. 8 del 6/06/2014 recante “Modifiche ed integrazioni alla legge Regionale 7 febbraio 2005, n. 5 (Norme per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale)”in quanto contiene disposizioni in contrasto con gli articoli  3, 48, 51 e 117, terzo comma, della Costituzione.
Il Consiglio dei Ministri, sempre su proposta del Ministro Lanzetta, ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Abruzzo n. 5 del 4.01.2014 recante “Interventi regionali per la promozione delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale”.
Inoltre è stata deliberata la non impugnativa delle seguenti:
1) Legge Regione Basilicata n. 10 del12/05/2014 “  Modifiche all’art. 28 della legge regionale 16 aprile 2013, n. 7”.
2) Legge Regione Molise n. 13 del 6/05/2014 “Riordino del sistema regionale integrato degli interventi e servizi sociali”.
3) Legge Regione Molise n. 14 del 6/05/2014 “Modifiche alla legge regionale 5 maggio 2005, n. 14 (Norme in materia di Alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica) ed alla legge regionale 7 luglio 2006, n. 17 (Norme di riordino in materia di edilizia residenziale”.
4) Legge Provincia di Trento n. 3del 14/05/2014 “   Modificazioni della legge urbanistica provinciale e di disposizioni  connesse e della legge provinciale sui trasporti”.
5) Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 9del          16/05/2014 “ Istituzione del Garante regionale dei diritti della persona”.
6) Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 10del 16/05/2014 “ Disposizioni in materia di attività produttive”.
7) Legge Regione Marche n. 10 del 15/05/2014 “   Modifica alla legge regionale 11 novembre 2013, n. 36 “Disciplina del controllo sugli atti degli enti del servizio sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 17 luglio 1996, n. 26 “Riordino del servizio sanitario regionale”.
8) Legge Regione Sardegna n. 9 del 19/05/2014 “   Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie”.
9) Legge Regione Puglia n. 22del 20/05/2014 “       Riordino delle funzioni amministrative in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale e riforma degli enti regionali operanti nel settore”.
10) Legge Regione Puglia n. 23 del 20/05/2014 “Disciplina delle Cooperative di comunità”.
11) Legge Regione Puglia n. 24 del 20/05/2014 “    Integrazioni all’articolo 12 della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 3 (Disposizioni in materia di attività irrigue e forestali) – Ricollocazione personale dell’ex Consorzio agrario della Lucania e Taranto”.
12) Legge Regione Puglia n. 25 del 20/05/2014 “    Integrazione all’articolo 7 della legge regionale 11 febbraio 1999, n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217, delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro)”.
13) Legge Regione Puglia n. 26 del 20/05/2014 “Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli agricoli”.
14) Legge Regione Toscana n. 26 del 23/05/2014 “Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria. Modifiche alla l.r. 40/2005, alla l.r. 51/2009, alla l.r. 85/2009 ed alla l.r. 81/2012”.
15) Legge Regione Toscana n. 28 del23/05/2014 “ Nuova disciplina della società Logistica Toscana S.c.r.l.”.
16) Legge Regione Emilia Romagna n. 5 del30/05/2014 “Modifiche alla legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti)”.
17) Legge Regione Toscana n. 27 del 23/05/2014 “ Disciplina dell’esercizio delle funzioni in materia di demanio collettivo civico e diritti di uso civico”.

AR redazione

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