Il processo di adozione dei Testi Unici, parte cruciale della riforma fiscale, subisce un rinvio significativo. Con la legge 122/2024, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 23 agosto, il termine per l’adozione dei Testi Unici, inizialmente previsto per il 29 agosto 2024, è stato prorogato al 31 dicembre 2025. Questo rinvio è stato reso necessario per garantire un quadro normativo più organico e completo, tenendo conto delle nuove disposizioni in fase di elaborazione.
L’esigenza di una proroga era stata anticipata già lo scorso 20 giugno, quando il Consiglio dei ministri, con la delibera n. 86/2024, aveva approvato uno schema di disegno di legge volto a estendere i termini per il riordino organico delle disposizioni tributarie. Come si legge nel testo del disegno di legge: «in considerazione dell’avanzata fase di attuazione della riforma fiscale, al fine di poter tenere conto anche delle nuove disposizioni e di assicurare l’organicità e la completezza del quadro normativo dei diversi settori di intervento dei testi unici già in fase di elaborazione, il termine è prorogato al 31 dicembre 2025».
Nella seduta del 22 luglio 2024, il Consiglio dei Ministri aveva poi approvato in esame preliminare la serie di decreti legislativi, ribadendo comunque la necessità della proroga. Tra i testi approvati, spiccano i Testi unici delle sanzioni tributarie, amministrative e penali, dei tributi erariali minori e della giustizia tributaria.
Alla prima parte del procedimento abbiamo dedicato l’articolo: Riforma fiscale: novità su adempimenti tributari e concordato preventivo biennale
Indice
1. Sanzioni tributarie, amministrative e penali nei Testi Unici di delega fiscale
Su proposta del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo volto a unificare le norme sanzionatorie tributarie, amministrative e penali. Questo testo unico si propone di:
1. Individuare e aggiornare le norme vigenti: raggruppando le disposizioni esistenti in settori omogenei e coordinandole con la normativa dell’Unione Europea.
2. Eliminare disposizioni obsolete o incompatibili: assicurando coerenza giuridica e sistematica.
Il nuovo testo unico comprende:
– Le disposizioni dei decreti legislativi 18 dicembre 1997, n. 471 e n. 472, riguardanti imposte dirette, IVA e riscossione.
– Norme su tributi specifici come imposte di registro, ipotecaria, catastale, e altri.
– Disposizioni penali in materia tributaria, inclusa la disciplina dei reati relativi a imposte sui redditi e IVA.
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2. Giustizia tributaria e tributi erariali minori
Il Testo unico della giustizia tributaria, approvato anch’esso in esame preliminare, è articolato in due parti principali. La Parte I si focalizza sull’organizzazione della giurisdizione tributaria, mentre la Parte II tratta delle procedure del processo tributario. Le nuove norme, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2026, sono destinate a garantire un’applicazione uniforme e trasparente della giustizia tributaria in Italia.
In parallelo, il Testo unico dei tributi erariali minori, è stato elaborato per consolidare e organizzare le norme vigenti, garantendo una gestione più efficiente e chiara dei vari tributi.
3. Riordino del sistema nazionale della riscossione
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato un decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione. Questo provvedimento include una modifica significativa relativa alla riscossione mediante cartolarizzazione delle somme discaricate, rispondendo a una preoccupazione sollevata dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
4. Un nuovo assetto per il sistema tributario
Questi provvedimenti rappresentano un passo importante nel percorso di riforma fiscale avviato dal Governo, volto a semplificare e razionalizzare il complesso sistema normativo tributario italiano. L’iniziativa, guidata anche dal Vice Ministro Maurizio Leo, mira a creare una struttura normativa più coerente e accessibile, eliminando sovrapposizioni e norme superflue.
Il processo di approvazione dei Testi Unici, avviato a marzo 2024 e soggetto a consultazione pubblica fino a maggio, proseguirà con ulteriori revisioni e perfezionamenti prima della loro entrata in vigore definitiva, prevista per il 31 dicembre 2025.
Gli interessati possono trovare ulteriori dettagli e aggiornamenti sullo stato dei lavori sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Questi cambiamenti normativi sono fondamentali per garantire una maggiore chiarezza e uniformità nelle normative fiscali italiane, supportando sia i contribuenti che i professionisti del settore nella comprensione e nell’applicazione delle leggi fiscali.
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