Indice:
- Il Dipartimento per la transizione digitale
- Le Direzioni Generali del Dipartimento
- Le funzioni
- Interventi relativi al comparto giustizia entro il decreto legge cd. PNRR 2
- Incremento delle dotazioni organiche del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
- Altre misure
Il Dipartimento per la transizione digitale
Il Consiglio dei Ministri, il 21 aprile, ha approvato lo schema di Dpcm che istituisce, presso il ministero della Giustizia, il nuovo Dipartimento per la transizione digitale, l’analisi statistica e le politiche di coesione. Tale Dipartimento, originato in assenza di oneri finanziari ulteriori, è il quinto Dipartimento all’interno del Ministero della Giustizia (oltre a quelli: per gli affari di giustizia; dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi; dell’amministrazione penitenziaria; per la giustizia minorile e di comunità), costituito nell’ambito del programma di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione previsto dal PNRR.
Le Direzioni Generali del Dipartimento
È stato previsto che il nuovo dipartimento opererà per il tramite di tre direzioni generali:
- per i sistemi informativi automatizzati
- di statistica e analisi organizzativa
- per il coordinamento delle politiche di coesione.
Le funzioni
La costituzione di tale dipartimento risulta strategica rispetto agli obiettivi del PNRR, e fornirà supporto al nuovo comitato tecnico scientifico per il monitoraggio sull’efficienza del processo civile, che è stato costituito e che si affiancherà all’analogo comitato relativo al processo penale.
Interventi relativi al comparto giustizia entro il decreto legge cd. PNRR 2
Su proposta della Ministra Marta Cartabia, il 21 aprile sono stati approvati anche interventi afferenti al comparto giustizia all’interno del decreto legge recante misure attuative del Pnrr.
Incremento delle dotazioni organiche del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
Il decreto autorizza uno stanziamento di 47 milioni di euro (Giustizia e Funzione Pubblica), per rafforzare la dotazione organica del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia. Tale impegno era stato assunto dal Governo tramite l’ordine del giorno 9/3424/217, votato dal Senato in sede di approvazione del disegno di legge di Bilancio, e rientra tra gli interventi per il conseguimento degli obiettivi del PNRR. In particolare, si stabilisce:
- l’incremento di 11 unità della dotazione organica dei dirigenti penitenziari,
- l’assunzione a tempo indeterminato di 1.092 unità di personale amministrativo non dirigenziale,
per rafforzare l’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna), la cui attività è destinata a essere implementata in vista dell’entrata in vigore della riforma del processo penale, che valorizza le misure alternative alla detenzione. Le assunzioni sono previste a decorrere dal 2023. Al 31 marzo, risultavano pendenti 118.012 procedimenti:
- 501 misure e sanzioni di comunità,
- 511 procedimenti di indagine richiesti da magistratura di sorveglianza e ordinaria e per le attività di collaborazione al trattamento penitenziario.
Alla medesima data, la pianta organica dell’intero Dipartimento prevede 1.701 unità di personale. Lo stesso decreto contempla disposizioni riguardanti la formazione di dirigenti penitenziari, con l’obiettivo di accelerarne l’immissione in ruolo.
Altre misure
Il decreto legge in parola contiene ulteriori misure che riguardano il ministero della Giustizia:
- si istituisce un comitato tecnico scientifico anche per il processo civile, per assicurare un monitoraggio dello smaltimento dell’arretrato e del raggiungimento degli obiettivi Pnrr;
- si stabilisce il differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, dal 16 maggio 2022 al 15 luglio 2022, data che consente di rispettare il termine di recepimento della direttiva (UE) n. 2019/1023 la cui scadenza è fissata al 17 luglio 2022, nella finalità di schivare possibili criticità tra gli operatori economici.
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