L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) ha recentemente inviato una lettera al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per denunciare i numerosi disservizi che affliggono gli Uffici del Giudice di Pace in tutta Italia. L’AIGA ha delineato una serie di proposte mirate a risolvere quella che viene definita la più grande “emergenza” del comparto Giustizia.
Indice
1. I problemi dei Giudici di Pace segnalati da AIGA
Le inefficienze nei Giudici di Pace sono principalmente dovute alla cronica mancanza di personale sia amministrativo che giudicante, alle carenze infrastrutturali tecnologiche e alla lenta attuazione della recente riforma “Cartabia”, che ha introdotto un processo di digitalizzazione spesso rimasto incompleto. Per approfondimenti su questo tema, consigliamo il volume Formulario commentato del processo civile innanzi al Giudice di pace
2. Le proposte di AIGA
Proroga delle Nuove Competenze: AIGA richiede la proroga del termine di entrata in vigore delle nuove competenze dei Giudici di Pace, attualmente fissato a novembre 2025. Questa proroga consentirebbe di effettuare interventi strutturali per migliorare il funzionamento degli uffici, evitando un sovraccarico eccessivo degli organici già sotto pressione.
Emissione delle Ingiunzioni di Pagamento: Per alleggerire il carico dei procedimenti monitori, AIGA propone che le ingiunzioni di pagamento possano essere emesse direttamente dagli avvocati. Questa misura, già prevista nelle proposte di legge “Stefani” (DDL S. 978) e “D’Orso” (PDL C. 1374), trasferirebbe alla professione forense il compito di emettere le ingiunzioni di pagamento, riducendo il peso sui Giudici di Pace.
Riorganizzazione del Personale Amministrativo: AIGA suggerisce di demandare l’organizzazione della Giustizia di Pace alle Regioni o di incentivare protocolli d’intesa tra il Ministero e gli enti territoriali, simili a quelli già attuati in Lombardia, per assegnare personale regionale agli uffici dei Giudici di Pace previa adeguata formazione.
Revisione degli Uffici Notifiche Esecuzioni e Protesti (UNEP): La proposta include la delega di alcune competenze degli ufficiali giudiziari agli avvocati, come il pignoramento presso terzi e la ricerca dei beni da pignorare, incentivando l’uso del domicilio digitale da parte dei cittadini.
Privatizzazione degli UNEP: AIGA propone di affidare le competenze degli UNEP a liberi professionisti che esercitano una funzione di pubblico interesse, seguendo l’esempio di Francia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, dove esiste la figura del “L’Hussier de Justice”. Questo permetterebbe di ricollocare gli operatori del comparto Giustizia attualmente impiegati negli UNEP presso i Giudici di Pace e i Tribunali, senza aggravare la spesa pubblica.
3. Le dichiarazioni del Presidente AIGA
Il Presidente Nazionale di AIGA, Carlo Foglieni, ha espresso grande fiducia nell’accoglimento delle proposte da parte del Ministro Nordio. Foglieni ha affermato: «Questa iniziativa, se concretizzata, consentirebbe di ricollocare molti operatori del comparto Giustizia, oggi addetti agli UNEP, presso gli Uffici dei Giudici di Pace e dei Tribunali, senza alcun aggravio per la spesa pubblica. Esprimiamo grande fiducia per il recepimento positivo, da parte del Ministro Nordio, delle proposte concrete della giovane avvocatura italiana, affinché la situazione dei Giudice di Pace possa migliorare così da garantire a tutti i cittadini una giustizia di prossimità più efficiente».
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