E’ stalking pregiudicare l’equilibrio psicologico della vittima con pressioni amorose.

Redazione 19/02/21
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La Cassazione Penale con sentenza n. 839/21, soffermandosi sul reato di atti persecutori afferma che ai fini della configurabilità del suddetto reato, non è necessario che la vittima descriva con esattezza uno o più degli eventi alternativi del delitto, poiché la prova di essi si può desumere sia da elementi fattuali che dal comportamento stesso dell’agente.

 

Configurabilita’ del reato si stalking

Il reato di stalking, si realizza nel caso in cui gli atti persecutori costituiti da minacce, pedinamenti ed insulti alla persona offesa, abbiano un effetto destabilizzante sull’equilibrio psicologico della vittima. Al riguardo, le dichiarazioni rese dalla vittima del reato de quo, previa verifica della loro credibilità soggettiva e dell’attendibilità intrinseca del racconto, possono di per se stesse giustificare l’esistenza della responsabilità penale dell’imputato.

La rilevanza probatoria dei messaggi whatsapp e degli sms ai fini dell’integrazione del reato di stalking

La Cassazione si è più volte pronunciata affrontando il tema dei mezzi di prova, sottolineando che il messaggio whatsapp e gli SMS conservati nella memoria del telefono cellulare hanno natura di documenti, quindi, si ritiene legittima la loro acquisizione mediante riproduzione fotografica. Infatti, all’uopo, non trova applicazione né la disciplina sulle intercettazioni, né sull’acquisizione della corrispondenza.

Gli atti persecutori ed il pregiudizio sullo stato psicologico della vittima

Carattere peculiare del reato di stalking è il nesso di causalità che deve sussistere tra la condotta persecutoria del reo ed il conseguenziale evento pregiudizievole per lo stato di salute psicologico della vittima. Il caso di specie sottoposto all’attenzione della Corte era dato da una sequenza comportamentale dello stalker concretizzantesi in pedinamenti, minacce ed insulti diretti alla persona offesa e di entità tale da alterare le sue abitudini di vita e dall’insorgere di un perdurante stato d’ansia o di paura.

 

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