Pdf decreto in allegato
Coronavirus, il Governo si prepara a chiudere l’Italia fino a dopo Pasqua
Firmato il nuovo DPCM con cui il Governo presumibilmente prorogherà le misure restrittive oggi in vigore, fino al 13 aprile, quindi dopo le festività di Pasqua.
Alcune voci parlano di una proroga già fino a maggio, ma Speranza ha confermato la proroga di aprile per tutte le misure contenute nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio, pubblicato lo scorso 25 marzo.
Questo significa che le aziende non potranno iniziare a riprendere le proprie attività e che le persone non potranno uscire di casa, se non per le ormai note comprovate esigenze di necessità, dalle visite mediche, alla spesa alimentare.
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La novità del nuovo decreto: stop anche per le società sportive e gli atleti
La novità contenuta nel nuovo decreto, firmato questa sera da Giuseppe Conte, riguarda le società sportive e gli atleti professionisti e non: il provvedimento dispone la sospensione degli allenamenti anche a porte chiuse, all’interno dei centri sportivi di ogni tipo. Quindi, stop non solo alle manifestazioni e alle gare, ma anche agli allenamenti in senso stretto e tutto questo fino al prossimo 13 aprile.
Del resto, nulla cambia rispetto alle disposizione già vigenti: la regola è sempre quella di restare a casa e limitare le uscite ai motivi di stretta necessità. Si attende la pubblicazione del decreto, di cui sta circolando solo una bozza al momento.
Migliaia di irregolari prolungano le restrizioni
La decisione di prolungare le misure restrittive deriva senz’altro dalla necessità di contenere la diffusione dell virus sul territorio, anche alla luce dei dati che sembrano iniziare a dare riscontro positivo ai sacrifici imposti nelle ultime settimane.
Tuttavia, un dato che ha sicuramente incentivato l’intenzione a prorogare ulteriormente le restrizioni già previste nello scorso DPCM del 26 marzo, è l’elevato numero di soggetti irregolari che, nella scorsa giornata di sabato, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, senza che avessero una delle comprovate esigenze per essere fuori casa. Oltre 4.000 le denunce e, quindi, le violazioni, che hanno determinato altresì, la decisione di aumentare i posti di blocco della polizia locale.
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