Possibile nuova proroga del “vecchio regime”
E’ probabile che anche per l’anno 2018, l’esame d’avvocato si svolgerà ancora con i codici. Si prevede infatti una nuova proroga del “vecchio regime”, per cui anche per il prossimo dicembre gli aspiranti avvocati potranno consultare i codici commentati con la giurisprudenza per la stesura dei pareri e dell’atto giudiziario.
E’ quanto ha assicurato al Presidente dell’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) Alberto Vermiglio, il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, il quale promette di impegnarsi, a nome del Governo, affinché sia concessa una nuova proroga del regime transitorio, di modo che il cambiamento delle regole in arrivo, avvenga con maggior gradualità per tutti coloro che intendano accedere alla professione. La proroga era stata ampiamente sollecitata anche al fine di non creare troppe disparità tra tirocinanti con formazione presumibilmente diversa e di non appesantire eccessivamente l’accesso alla professione, in un momento storico in cui la stessa risulta già provata dalla crisi.
Obbligo di frequenza della scuola forense, possibile rinvio
L’Aiga, tramite un proprio post sulla pagina ufficiale Facebook, ha accolto con soddisfazione la conferma di Morrone, il quale si sarebbe altresì impegnato per un possibile rinvio dell’entrata in vigore del regolamento che prevede la frequenza obbligatoria delle scuole forensi per i tirocinanti iscritti nel registro speciale dal 27 settembre 2018.
Queste le parole di cui al comunicato Aiga:
“Accogliamo con estrema soddisfazione la conferma ricevuta dal Sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone – che ringraziamo per l’estrema attenzione che in questi primi mesi di legislatura ha dedicato all’AIGA ed alle esigenze della giovane avvocatura – di un’importante notizia per i giovani praticanti, ossia quella riguardante la probabile proroga del regime transitorio del nuovo esame di abilitazione. Grazie all’impegno costante di AIGA e, soprattutto, grazie alle sollecitazioni che gli Onorevoli Ciro Maschio e Carolina Varchi (FdI) hanno dedicato al tema, sottoponendo in Commissione Giustizia alla Camera una precipua interrogazione alla quale l’altro Sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, ha risposto positivamente, anche per il 2018 l’esame di abilitazione si spera potrà continuare a svolgersi con l’ausilio dei codici commentati annotati con la giurisprudenza; verrà, altresì, ridiscussa l’entrata in vigore del regolamento che ha statuito la frequenza obbligatoria delle c.d. scuole forensi per i tirocinanti iscritti nel registro dei praticanti con decorrenza posteriore al 180° giorno successivo alla sua entrata in vigore e cioè, per i praticanti iscritti dal 27 settembre 2018. L’AIGA, infatti, aveva sottoposto ai propri interlocutori politici la necessità di intervenire con una ulteriore proroga, richiedendo che il “nuovo esame” venisse rinviato stante l’esigenza di “armonizzazione” con la nuova pratica forense ed in particolare con i corsi di formazione obbligatori e propedeutici all’esame per come previsti dalla legge professionale, ma non ancora entrati pienamente a regime. La proroga richiesta, tuttavia, non vuole essere fine a se stessa ma rappresenta semplicemente l’estrinsecazione della necessaria opportunità di non creare disparità di trattamento tra i giovani tirocinanti in un momento in cui non vi è uniformità di preparazione tra gli stessi, nonché quella di non appesantire ulteriormente, in questa fase storica, l’ingresso nel mondo forense – già di per sé estremamente difficoltoso – e ciò in attesa di ripensare profondamente al tema dell’accesso attraverso la formulazione ed attuazione di una riforma organica, sistematica e veramente meritocratica dell’intero percorso professionale. Su tale tema, ha affermato l’avv. Mariella Sottile, componente della Giunta Nazionale, AIGA continuerà a sollecitare le proprie riflessioni sperando che le proprie idee, frutto di una elaborazione seria, ragionata e volta alla tutela effettiva della giovane avvocatura, non solo del presente ma anche del futuro, potranno trovare accoglimento sia da parte dei rappresentanti dei massimi livelli istituzionali del mondo forense che da quelli politici che già oggi, con la richiesta riguardante la proroga dei nuovi “esami avvocato”, ci hanno dato dimostrazione di un concreto ascolto”.
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