I criteri
In particolare, la Commissione presso il Ministero della Giustizia ha chiarito che i principi da prendere in considerazione per esaminare gli elaborati degli aspiranti avvocati sono i seguenti 8+1:
- Correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del lessico italiano e giuridico;
- Chiarezza, logicità, completezza, sinteticità e non ridondanza, nonché rigore metodologico delle esposizioni e delle argomentazioni giuridiche;
- Dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici anche attraverso riferimenti essenziali alla dottrina e agli orientamenti giurisprudenziali; il richiamo a massime giurisprudenziali riportate nei codici annotati è consentito; tuttavia, i relativi sintetici riferimenti testuali vanno adeguatamente virgolettati o comunque devono esserne indicati gli estremi giurisprudenziali;
- Dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati strettamente pertinenti al quesito da risolvere;
- Dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarietà;
- Coerenza dell’elaborato con la traccia assegnata ed esauriente e pertinente indicazione dell’impianto normativo di riferimento;
- In ordine alle conclusioni raggiunte, capacità di argomentarle adeguatamente, anche se in maniera difforme dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario;
- Dimostrazione della padronanza delle tecniche di persuasione per ciò che concerne, specificamente, l’atto giudiziario.
Prova scritta relativa alla redazione di un atto giudiziario (civile, penale o amministrativo):
- sussistenza nell’elaborato di tutti gli elementi essenziali previsti dall’ordinamento per la redazione dell’atto oggetto specifico della prova scritta quali ad esempio per l’atto di citazione:
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- curia adita,
- indicazione delle parti,
- esposizione in fatto e diritto,
- vocatio in ius,
- conclusioni,
- data,
- firma,
- relata di notifica,
- procura alle liti.
Il Ministero ricorda inoltre che è severamente vietato abbandonare il posto assegnato per interloquire con altri candidati o con i componenti delle sottocommissioni, ed uscire dall’aula in cui si svolge l’esame.
La correzione degli elaborati scritti dovrà iniziare non oltre il 21 gennaio 2020 e concludersi entro il 21 giugno 2020: tale data è prorogabile per una sola volta e per non oltre ulteriori 90 giorni.
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