Esame Avvocato 2019: i criteri di valutazione degli scritti

Redazione 05/12/19
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Secondo quanto comunicato dal Ministero della Giustizia nell’avviso 15 novembre 2019, sono nove i criteri da adottare per una corretta valutazione degli scritti dell’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

I criteri

In particolare, la Commissione presso il Ministero della Giustizia ha chiarito che i principi da prendere in considerazione per esaminare gli elaborati degli aspiranti avvocati sono i seguenti 8+1:

  1. Correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del lessico italiano e giuridico;
  2. Chiarezza, logicità, completezza, sinteticità e non ridondanza, nonché rigore metodologico delle esposizioni e delle argomentazioni giuridiche;
  3. Dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici anche attraverso riferimenti essenziali alla dottrina e agli orientamenti giurisprudenziali; il richiamo a massime giurisprudenziali riportate nei codici annotati è consentito; tuttavia, i relativi sintetici riferimenti testuali vanno adeguatamente virgolettati o comunque devono esserne indicati gli estremi giurisprudenziali;
  4. Dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati strettamente pertinenti al quesito da risolvere;
  5. Dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarietà;
  6. Coerenza dell’elaborato con la traccia assegnata ed esauriente e pertinente indicazione dell’impianto normativo di riferimento;
  7. In ordine alle conclusioni raggiunte, capacità di argomentarle adeguatamente, anche se in maniera difforme dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario;
  8. Dimostrazione della padronanza delle tecniche di persuasione per ciò che concerne, specificamente, l’atto giudiziario.

Prova scritta relativa alla redazione di un atto giudiziario (civile, penale o amministrativo):

  1. sussistenza nell’elaborato di tutti gli elementi essenziali previsti dall’ordinamento per la redazione dell’atto oggetto specifico della prova scritta quali ad esempio per l’atto di citazione:
    • curia adita,
    • indicazione delle parti,
    • esposizione in fatto e diritto,
    • vocatio in ius,
    • conclusioni,
    • data,
    • firma,
    • relata di notifica,
    • procura alle liti.

Il Ministero ricorda inoltre che è severamente vietato abbandonare il posto assegnato per interloquire con altri candidati o con i componenti delle sottocommissioni, ed uscire dall’aula in cui si svolge l’esame.

La correzione degli elaborati scritti dovrà iniziare non oltre il 21 gennaio 2020 e concludersi entro il 21 giugno 2020: tale data è prorogabile per una sola volta e per non oltre ulteriori 90 giorni.

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