Esecuzione penale esterna: pubblicato il nuovo report

Il Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità ha pubblicato i dati del sistema informativo dell’esecuzione penale esterna riferiti alla data del 15 novembre 2023. Il report fotografa, al 15 novembre 2023, la situazione dei soggetti in carico e dei flussi intercorsi fino a tale data. Per approfondimenti si consiglia il volume: Formulario annotato dell’esecuzione penale -Aggiornato al correttivo Riforma Cartabia e al decreto Carceri

Indice

1. Gli Uffici di esecuzione penale esterna e le loro aree di intervento


Uno dei settori di operatività più frequente degli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) afferisce all’esecuzione delle misure e sanzioni di comunità, incluse le pene sostitutive delle pene detentive brevi.
Tra le funzioni proprie di tali Uffici (ex legge 26 luglio 1975 n. 354, legge 28 aprile 2014, n. 67, decreto legislativo 10 ottobre 2022 n. 150, come anche ulteriori norme in materia di esecuzione penale) si esplicano ben cinque aree di intervento:

  • attività di indagine sulla situazione individuale e socio – familiare verso i soggetti che chiedono di essere ammessi alle misure alternative alla detenzione, alla messa alla prova, alle pene sostitutive;
  • attività di elaborazione nonché verifica dei programmi di trattamento;
  • svolgimento delle inchieste per l’applicazione, modifica, proroga o revoca delle misure di sicurezza, dietro istanza della magistratura di sorveglianza;
  • esecuzione delle misure alternative alla detenzione e delle sanzioni e misure di comunità, incluse le pene sostitutive delle pene detentive brevi;
  • attività di consulenza agli istituti penitenziari al fine di agevolare il buon esito del trattamento penitenziario.


Per approfondimenti si consiglia il volume: Formulario annotato dell’esecuzione penale -Aggiornato al correttivo Riforma Cartabia e al decreto Carceri

FORMATO CARTACEO

Formulario annotato dell’esecuzione penale

Con il presente Formulario – aggiornato al D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 (c.d. correttivo Riforma Cartabia) e alla Legge 8 agosto 2024, n. 112, di conversione del D.L. n. 92/2024 (c.d. decreto Carceri) – gli Autori perseguono l’obiettivo di guidare l’operatore del diritto penale verso la conoscenza dei vari istituti che caratterizzano la fase dell’esecuzione penale di una sentenza di condanna divenuta irrevocabile, analizzando tutte le misure alternative alla detenzione praticabili, attraverso un testo che si caratterizza per la sua finalità estremamente pratica e operativa, ma anche per la sua struttura snella che ne consente un’agevole e mirata consultazione.Il formulario rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, mettendo a sua disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi rilevanti nella fase dell’esecuzione penale, contestualizzati con il relativo quadro normativo di riferimento, spesso connotato da un elevato tecnicismo, e corredati da annotazioni dirette ad inquadrare sistematicamente l’istituto processuale evidenziando questioni problematiche, riferimenti giurisprudenziali e suggerimenti per una più rapida e completa redazione dell’atto difensivo.L’opera è corredata da un’utilissima appendice con pratici schemi riepilogativi in grado di agevolare ulteriormente l’attività del professionista. Le formule sono disponibili anche online in formato personalizzabile.Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.

Valerio de Gioia. Paolo Emilio De Simone | Maggioli Editore 2024

2. Linee d’intervento degli Uffici di esecuzione penale esterna


Nello svolgimento delle sopra elencate attività, gli UEPE operano in linea con una logica di intervento di prossimità e di presenza nel territorio, a supporto delle comunità locali e in sinergia con:

  • Enti Locali,
  • associazioni di volontariato,
  • cooperative sociali,
  • ulteriori agenzie pubbliche e del privato sociale presenti nel territorio,

nella finalità di realizzare l’azione di reinserimento e inclusione sociale, nonché con le forze di polizia, per l’azione di contrasto della criminalità e di tutela della sicurezza pubblica.
L’analisi statistica pubblicata fornisce un quadro degli individui sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, in carico agli Uffici di esecuzione penale esterna, con riferimento a:

  • i soggetti in carico alla data più aggiornata,
  • i soggetti in carico nel periodo dall’inizio dell’anno fino alla data più aggiornata (dati di flusso),
  • gli incarichi pervenuti nel periodo dall’inizio dell’anno fino alla data più aggiornata (dati di flusso).

Lo stesso report esamina le principali caratteristiche personali, come:

  • il genere,
  • la nazionalità,
  • la classe di età.

Secondo il medesimo documento, di peculiare importanza, ai fini dell’analisi dell’utenza, è la distinzione per tipologia di incarico, e infatti una prima classificazione distingue le persone in carico per misure, nonché indagini e consulenze.
Il primo gruppo considera:

  • le misure alternative alla detenzione,
  • le pene sostitutive,
  • le misure di sicurezza,
  • il lavoro di pubblica utilità,
  • la messa alla prova,

mentre il secondo gruppo fa riferimento a:

  • l’attività di consulenza per detenuti/internati,
  • l’attività istruttoria,
  • l’attività connessa all’esecuzione del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

Con riferimento alle misure alternative alla detenzione, il documento fornisce il dettaglio dello stato del soggetto al momento dell’applicazione della misura. Quanto ai soggetti in carico agli UEPE al 15 novembre 2023 risultano 133.631 unità, di cui 118.713 uomini e 14.918 donne, mentre le misure sono 74.521, invece le indagini e consulenze 44.192. Potrebbe interessarti anche: Esecuzione penale esterna: nuove linee guida dal Ministero

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Avv. Biarella Laura

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