Firmato il patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale

Redazione 10/03/21
Scarica PDF Stampa
Si è svolta, in Sala Verde a Palazzo Chigi, la cerimonia di firma del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e i Segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl), e Pierpaolo Bombardieri (Uil).

Di seguito una sintesi dei contenuti del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.

Volume consigliato

SMART WORKING E TELELAVORO

Il presente Ebook nasce dall’esigenza di far chiarezza sulle modalità di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Si parla di telelavoro e del lavoro agile o c.d. smart working, che oggi più che mai assume una grande importanza per fronteggiare l’emergenza di contenimento del virus Covid-19. Le PA sono impegnate in prima linea nell’utilizzo di questa nuova modalità di lavoro flessibile, in modo da consentire ai dipendenti pubblici di continuare a svolgere le proprie mansioni. Numerosi decreti e direttive, susseguitesi in questi giorni, invitano le PA ad utilizzare il lavoro agile o smart working come forma organizzativa del lavoro per far fronte al contenimento e gestione del Coronavirus. La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per tutta la durata dello stato di emergenza dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Ma come organizzarsi e quali regole seguire, lo spieghiamo in questo pratico Ebook, che contiene al suo interno della modulistica scaricabile e personalizzabile:- Bozza di Regolamento sull’organizzazione della prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile- Bozza di Delibera per l’adozione della modalità di lavoro agile- Progetto per attivare la modalità di lavoro agile per il periodo di emergenza sanitaria (con Allegati)- Schema di Direttiva del segretario generale sul lavoro agile   Angelo CapalboSegretario generale, avvocato, valutatore e pubblicista.

Angelo Capalbo | 2020 Maggioli Editore

25.00 €  20.00 €

Contesto e obiettivi del Patto

Il Patto si colloca nel solco di un’azione di rilancio del Paese, volta a realizzare gli obiettivi cruciali della modernizzazione del “sistema Italia” e dell’incremento della coesione sociale, a partire dalla straordinaria opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Innovazione e coesione sono obiettivi centrali dello storico programma Next Generation EU e saranno perseguiti simultaneamente. Un Paese più moderno, infatti, può offrire servizi migliori e maggiori opportunità di sviluppo ai propri cittadini; al contempo, un Paese più coeso assicura che ogni persona possa sentirsi parte del processo innovativo e che ciascuno possa trarre beneficio dagli sforzi comuni.

I pilastri fondamentali di ogni riforma e ogni investimento pubblico contenuti nel PNRR saranno la coesione sociale e la creazione di buona occupazione.

Tali priorità – cruciali per superare l’emergenza sanitaria, economica e sociale, ricordata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – richiedono uno straordinario impegno finanziario, progettuale e attuativo, che verte sul ruolo propulsivo delle donne e degli uomini della Pubblica Amministrazione.
In questa prospettiva, il Patto intende potenziare la Pubblica Amministrazione attraverso la semplificazione dei processi e un massiccio investimento nel capitale umano. Tali strumenti sono fondamentali per attenuare le storiche disparità del Paese, per ridurre il dualismo fra settore pubblico e privato, nonché per fornire risposte ai nuovi e mutati bisogni dei cittadini.

Si legga anche:”Concorsi pubblici: il Ministro Brunetta verso l’utilizzo del digitale”

Il Patto individua la flessibilità organizzativa delle Pubbliche Amministrazioni e l’incremento della loro rapidità di azione come obiettivi fondamentali di un processo di rinnovamento che le parti si impegnano a perseguire, con particolare riferimento a tre dimensioni: il lavoro, l’organizzazione e la tecnologia.
L’individuazione di una disciplina del lavoro agile (smart working) per via contrattuale è un elemento qualificante di questa strategia e va nella direzione auspicata dalle organizzazioni sindacali sin dall’inizio della crisi pandemica.

Il successo di ogni percorso di innovazione e riforma della Pubblica Amministrazione dipende non soltanto da opportuni investimenti nella digitalizzazione, ma anche da una partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori.

A tal proposito, il Patto individua la necessità di avviare una nuova stagione di relazioni sindacali, fondata sul confronto con le organizzazioni, e di portare a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021, ritenendoli un fondamentale investimento politico e sociale.

Inoltre, la costruzione di una nuova e moderna Pubblica Amministrazione si fonda sulla valorizzazione delle persone, attraverso percorsi di crescita e aggiornamento professionale, e sulla definizione di un piano delle competenze su cui costruire la programmazione dei fabbisogni e le assunzioni del personale.

In questa ottica, il Patto afferma che ogni pubblico dipendente dovrà essere titolare di un diritto/dovere soggettivo alla formazione continua, al fine di essere realmente protagonista del cambiamento, e che la Pubblica Amministrazione dovrà utilizzare percorsi formativi di eccellenza, adatti alle persone e certificati.

Elementi del Patto

  1. Il Governo emanerà all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) gli atti di indirizzo di propria competenza per il riavvio della stagione contrattuale. I rinnovi contrattuali relativi al triennio 2019-2021 interessano oltre 3 milioni di dipendenti pubblici e vedranno confluire l’elemento perequativo delle retribuzioni all’interno della retribuzione fondamentale. Il Governo, poi, individuerà le misure legislative utili a promuovere la contrattazione decentrata e a superare il sistema dei tetti ai trattamenti economici accessori.
  2. Con riferimento al lavoro agile, nei futuri contratti collettivi nazionali dovrà essere definita una disciplina normativa ed economica che garantisca condizioni di lavoro trasparenti, che favorisca la produttività e l’orientamento ai risultati, conciliando le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori con le esigenze organizzative delle pubbliche amministrazioni. Saranno quindi disciplinati aspetti di tutela dei diritti sindacali, delle relazioni sindacali e del rapporto di lavoro quali il diritto alla disconnessione, le fasce di reperibilità, il diritto alla formazione specifica, la protezione dei dati personali, il regime dei permessi e delle assenze.
  3. Attraverso i contratti collettivi del triennio 2019-2021, si procederà alla successiva rivisitazione degli ordinamenti professionali del personale, ricorrendo a risorse aggiuntive con la legge di bilancio per il 2022 e adeguando la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze. È necessario, inoltre, valorizzare specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze specialistiche ed estendere i sistemi di riconoscimento delle competenze acquisite negli anni, anche tramite opportune modifiche legislative.
  4. Il Governo si impegna a definire politiche formative di ampio respiro, con particolare riferimento al miglioramento delle competenze digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale. Formazione e riqualificazione assumeranno il rango di investimento strategico e non saranno più considerati come mera voce di costo.
  5. Nell’ambito dei nuovi contratti collettivi saranno adeguati i sistemi di partecipazione sindacale, valorizzando gli strumenti di partecipazione organizzativa e il ruolo della contrattazione integrativa.
  6. Le parti concordano sulla necessità di implementare gli istituti di welfare contrattuale, con riferimento al sostegno alla genitorialità e all’estensione al pubblico impiego di agevolazioni fiscali già riconosciute al settore privato, relative alla previdenza complementare e ai sistemi di premialità diretti al miglioramento dei servizi.

Volume consigliato

SMART WORKING E TELELAVORO

Il presente Ebook nasce dall’esigenza di far chiarezza sulle modalità di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Si parla di telelavoro e del lavoro agile o c.d. smart working, che oggi più che mai assume una grande importanza per fronteggiare l’emergenza di contenimento del virus Covid-19. Le PA sono impegnate in prima linea nell’utilizzo di questa nuova modalità di lavoro flessibile, in modo da consentire ai dipendenti pubblici di continuare a svolgere le proprie mansioni. Numerosi decreti e direttive, susseguitesi in questi giorni, invitano le PA ad utilizzare il lavoro agile o smart working come forma organizzativa del lavoro per far fronte al contenimento e gestione del Coronavirus. La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per tutta la durata dello stato di emergenza dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Ma come organizzarsi e quali regole seguire, lo spieghiamo in questo pratico Ebook, che contiene al suo interno della modulistica scaricabile e personalizzabile:- Bozza di Regolamento sull’organizzazione della prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile- Bozza di Delibera per l’adozione della modalità di lavoro agile- Progetto per attivare la modalità di lavoro agile per il periodo di emergenza sanitaria (con Allegati)- Schema di Direttiva del segretario generale sul lavoro agile   Angelo CapalboSegretario generale, avvocato, valutatore e pubblicista.

Angelo Capalbo | 2020 Maggioli Editore

25.00 €  20.00 €

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento