Di seguito una sintesi dei contenuti del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.
Volume consigliato
SMART WORKING E TELELAVORO
Il presente Ebook nasce dall’esigenza di far chiarezza sulle modalità di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Si parla di telelavoro e del lavoro agile o c.d. smart working, che oggi più che mai assume una grande importanza per fronteggiare l’emergenza di contenimento del virus Covid-19. Le PA sono impegnate in prima linea nell’utilizzo di questa nuova modalità di lavoro flessibile, in modo da consentire ai dipendenti pubblici di continuare a svolgere le proprie mansioni. Numerosi decreti e direttive, susseguitesi in questi giorni, invitano le PA ad utilizzare il lavoro agile o smart working come forma organizzativa del lavoro per far fronte al contenimento e gestione del Coronavirus. La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per tutta la durata dello stato di emergenza dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Ma come organizzarsi e quali regole seguire, lo spieghiamo in questo pratico Ebook, che contiene al suo interno della modulistica scaricabile e personalizzabile:- Bozza di Regolamento sull’organizzazione della prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile- Bozza di Delibera per l’adozione della modalità di lavoro agile- Progetto per attivare la modalità di lavoro agile per il periodo di emergenza sanitaria (con Allegati)- Schema di Direttiva del segretario generale sul lavoro agile Angelo CapalboSegretario generale, avvocato, valutatore e pubblicista.
Angelo Capalbo | 2020 Maggioli Editore
25.00 € 20.00 €
Contesto e obiettivi del Patto
Il Patto si colloca nel solco di un’azione di rilancio del Paese, volta a realizzare gli obiettivi cruciali della modernizzazione del “sistema Italia” e dell’incremento della coesione sociale, a partire dalla straordinaria opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Innovazione e coesione sono obiettivi centrali dello storico programma Next Generation EU e saranno perseguiti simultaneamente. Un Paese più moderno, infatti, può offrire servizi migliori e maggiori opportunità di sviluppo ai propri cittadini; al contempo, un Paese più coeso assicura che ogni persona possa sentirsi parte del processo innovativo e che ciascuno possa trarre beneficio dagli sforzi comuni.
I pilastri fondamentali di ogni riforma e ogni investimento pubblico contenuti nel PNRR saranno la coesione sociale e la creazione di buona occupazione.
Tali priorità – cruciali per superare l’emergenza sanitaria, economica e sociale, ricordata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – richiedono uno straordinario impegno finanziario, progettuale e attuativo, che verte sul ruolo propulsivo delle donne e degli uomini della Pubblica Amministrazione.
In questa prospettiva, il Patto intende potenziare la Pubblica Amministrazione attraverso la semplificazione dei processi e un massiccio investimento nel capitale umano. Tali strumenti sono fondamentali per attenuare le storiche disparità del Paese, per ridurre il dualismo fra settore pubblico e privato, nonché per fornire risposte ai nuovi e mutati bisogni dei cittadini.
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Il Patto individua la flessibilità organizzativa delle Pubbliche Amministrazioni e l’incremento della loro rapidità di azione come obiettivi fondamentali di un processo di rinnovamento che le parti si impegnano a perseguire, con particolare riferimento a tre dimensioni: il lavoro, l’organizzazione e la tecnologia.
L’individuazione di una disciplina del lavoro agile (smart working) per via contrattuale è un elemento qualificante di questa strategia e va nella direzione auspicata dalle organizzazioni sindacali sin dall’inizio della crisi pandemica.
Il successo di ogni percorso di innovazione e riforma della Pubblica Amministrazione dipende non soltanto da opportuni investimenti nella digitalizzazione, ma anche da una partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori.
A tal proposito, il Patto individua la necessità di avviare una nuova stagione di relazioni sindacali, fondata sul confronto con le organizzazioni, e di portare a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021, ritenendoli un fondamentale investimento politico e sociale.
Inoltre, la costruzione di una nuova e moderna Pubblica Amministrazione si fonda sulla valorizzazione delle persone, attraverso percorsi di crescita e aggiornamento professionale, e sulla definizione di un piano delle competenze su cui costruire la programmazione dei fabbisogni e le assunzioni del personale.
In questa ottica, il Patto afferma che ogni pubblico dipendente dovrà essere titolare di un diritto/dovere soggettivo alla formazione continua, al fine di essere realmente protagonista del cambiamento, e che la Pubblica Amministrazione dovrà utilizzare percorsi formativi di eccellenza, adatti alle persone e certificati.
Elementi del Patto
- Il Governo emanerà all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) gli atti di indirizzo di propria competenza per il riavvio della stagione contrattuale. I rinnovi contrattuali relativi al triennio 2019-2021 interessano oltre 3 milioni di dipendenti pubblici e vedranno confluire l’elemento perequativo delle retribuzioni all’interno della retribuzione fondamentale. Il Governo, poi, individuerà le misure legislative utili a promuovere la contrattazione decentrata e a superare il sistema dei tetti ai trattamenti economici accessori.
- Con riferimento al lavoro agile, nei futuri contratti collettivi nazionali dovrà essere definita una disciplina normativa ed economica che garantisca condizioni di lavoro trasparenti, che favorisca la produttività e l’orientamento ai risultati, conciliando le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori con le esigenze organizzative delle pubbliche amministrazioni. Saranno quindi disciplinati aspetti di tutela dei diritti sindacali, delle relazioni sindacali e del rapporto di lavoro quali il diritto alla disconnessione, le fasce di reperibilità, il diritto alla formazione specifica, la protezione dei dati personali, il regime dei permessi e delle assenze.
- Attraverso i contratti collettivi del triennio 2019-2021, si procederà alla successiva rivisitazione degli ordinamenti professionali del personale, ricorrendo a risorse aggiuntive con la legge di bilancio per il 2022 e adeguando la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze. È necessario, inoltre, valorizzare specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze specialistiche ed estendere i sistemi di riconoscimento delle competenze acquisite negli anni, anche tramite opportune modifiche legislative.
- Il Governo si impegna a definire politiche formative di ampio respiro, con particolare riferimento al miglioramento delle competenze digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale. Formazione e riqualificazione assumeranno il rango di investimento strategico e non saranno più considerati come mera voce di costo.
- Nell’ambito dei nuovi contratti collettivi saranno adeguati i sistemi di partecipazione sindacale, valorizzando gli strumenti di partecipazione organizzativa e il ruolo della contrattazione integrativa.
- Le parti concordano sulla necessità di implementare gli istituti di welfare contrattuale, con riferimento al sostegno alla genitorialità e all’estensione al pubblico impiego di agevolazioni fiscali già riconosciute al settore privato, relative alla previdenza complementare e ai sistemi di premialità diretti al miglioramento dei servizi.
Volume consigliato
SMART WORKING E TELELAVORO
Il presente Ebook nasce dall’esigenza di far chiarezza sulle modalità di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Si parla di telelavoro e del lavoro agile o c.d. smart working, che oggi più che mai assume una grande importanza per fronteggiare l’emergenza di contenimento del virus Covid-19. Le PA sono impegnate in prima linea nell’utilizzo di questa nuova modalità di lavoro flessibile, in modo da consentire ai dipendenti pubblici di continuare a svolgere le proprie mansioni. Numerosi decreti e direttive, susseguitesi in questi giorni, invitano le PA ad utilizzare il lavoro agile o smart working come forma organizzativa del lavoro per far fronte al contenimento e gestione del Coronavirus. La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per tutta la durata dello stato di emergenza dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Ma come organizzarsi e quali regole seguire, lo spieghiamo in questo pratico Ebook, che contiene al suo interno della modulistica scaricabile e personalizzabile:- Bozza di Regolamento sull’organizzazione della prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile- Bozza di Delibera per l’adozione della modalità di lavoro agile- Progetto per attivare la modalità di lavoro agile per il periodo di emergenza sanitaria (con Allegati)- Schema di Direttiva del segretario generale sul lavoro agile Angelo CapalboSegretario generale, avvocato, valutatore e pubblicista.
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