Il 30 giugno ha avuto avvio il PCT presso gli Uffici dei Giudici di Pace, come previsto dalla Riforma civile Cartabia.
Indice
1. Cosa prevede la riforma?
Il 30 giugno è stata avviata l’Estensione del Processo Civile Telematico ai Giudici di Pace, progetto che ha comportato:
- l’avvio a valore legale delle comunicazioni e notificazioni telematiche,
- la disponibilità della funzionalità di deposito nelle svariate fasi processuali per gli attori esterni,
- la realizzazione di un Portale dei Giudici, portale web a supporto dell’attività giudiziaria dei Magistrati Onorari.
2. Le innovazioni in campo
Il Ministero ha predisposto le attività per assicurare il supporto richiesto dagli uffici per agevolare la transizione dal cartaceo al digitale. Il Dipartimento per la transizione digitale della giustizia e la Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati, peraltro, hanno approntato progetti di formazione del personale, nonché implementato, sulla base delle richieste pervenute, la dotazione hardware e software. Lo stesso Ministero si è impegnato a garantire supporto per eventuali problematiche che potrebbero insorgere nella fase iniziale di attuazione del progetto.
Al fine di comprendere l’entità e la portata degli interventi realizzati per consentire, nei tempi imposti, l’attuazione della riforma Cartabia, in una nota il Ministero della Giustizia ha segnalato che:
- sono stati implementati gli schemi xsd dei depositi degli atti introduttivi ed endo-processuali per gli Avvocati, consentendo adeguate tempistiche per l’inevitabile e doveroso aggiornamento dei vari software gestionali da parte delle software house,
- è stata implementata la funzionalità di deposito ed accettazione telematica degli atti nel sistema di registro già in uso presso le Cancellerie (SIGP),
- è stato realizzato il Portale dei Giudici di Pace, dove sono stati implementati e resi disponibili gli schemi xsd “base” dei depositi degli atti del Magistrato, unitamente alle funzionalità di firma remota e deposito telematico, sul Portale dei Giudici di Pace.
La soluzione applicativa prevede due sistemi:
- SIGP, a uso delle Cancellerie degli Uffici dei Giudici di Pace, ampliato funzionalmente, per le funzionalità sopra riportate;
- Portale dei Giudici di Pace, un portale web a supporto dell’attività dei Giudici di Pace, in analogia funzionale a quanto previsto dalla Consolle del Magistrato per gli altri settori del contenzioso civile.
3. L’implementazione della riforma
La soluzione è implementata sui 26 Distretti dei Giudici di Pace. Il Portale dei Giudici di Pace consente la firma digitale dei procedimenti da parte dei Giudici di Pace, prevista nativamente tramite la firma remota Multisign da richiedere tramite il canale IR (incaricato alla registrazione) o, laddove non presente, tramite la firma del capo dell’Ufficio. Inoltre, per ampliare le possibilità di firma per chi non fosse ancora dotato di firma digitale Multisign, è stata prevista anche la firma tramite dispositivo SmartCard, e la firma tramite eventuale dispositivo personale di firma digitale, firma ed
upload dell’atto.
Si è anticipato il rilascio rispetto alla scadenza normativa (30 giugno 2023) avvalendosi di alcuni Distretti Sperimentatori (Napoli, Firenze, Milano, Roma e Catania).
È stato istituito con anticipo un apposito Gruppo di Lavoro con rappresentanti di:
- Tribunali,
- Procure,
- Avvocati,
- CSM,
- SSM,
- DOG.
Le attività di sperimentazione hanno visto la partecipazione di:
- Magistrati Onorari,
- Personale di Cancelleria,
- Avvocati dello Stato,
- Avvocati,
- liberi Professionisti per il tramite dei rispettivi Ordini Professionali.
In ambito formazione sono stati attuati plurimi interventi per il personale degli UU.GG. e per i giudici, tramite:
- produzione e pubblicazione di materiale informativo e video tutorial sul portale e-learning del Ministero della Giustizia fin dal dicembre 2022;
- pianificazione ed erogazione di molteplici sessioni di affiancamento con modalità di erogazione in aula virtuale e con sessioni di affiancamento e supporto Training on the Job (ToJ) erogate in maggio e giugno.
Tali sessioni hanno visto, fino ai primi del mese di giugno, la prenotazione di 2719 utenti.
Sono stati quindi previsti ulteriori appositi canali di supporto e comunicazione tramite:
- Le strutture territoriali dei CISIA, con appositi referenti dedicati ai GdP, per il supporto alle configurazioni, alle dotazioni hw/sw, aspetti tecnici ed ulteriori problematiche che richiedono supporto locale;
- La casella email gdp@giustizia.it, come canale di contatto diretto con l’Ufficio II Giurisdizione Digitale Civile, per qualsiasi supporto inerente le sessioni di sperimentazione e formazione e per qualsiasi informazione ed eventuali chiarimenti.
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