Giudici di Pace: l’aggiornamento del monitoraggio OCF

La giustizia di prossimità in Italia, affidata in gran parte agli uffici dei Giudici di Pace, sta attraversando ormai una vera e propria emergenza.

Redazione 08/11/24
Allegati

La giustizia di prossimità in Italia, affidata in gran parte agli uffici dei Giudici di Pace, sta attraversando una fase critica, configurandosi ormai come una vera e propria emergenza. Questo quadro di difficoltà è reso ancor più preoccupante dall’imminente incremento di competenze attribuito ai Giudici di Pace, previsto dalla riforma Cartabia, che rischia di appesantire ulteriormente un sistema già fortemente compromesso. Al monitoraggio di luglio abbiamo dedicato l’articolo “Giudici di pace in emergenza: i dati del monitoraggio OCF”

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Indice

1. La riunione OCF per presentare i risultati


Presso l’Organismo Congressuale Forense (OCF), si è svolta una riunione che ha coinvolto oltre 130 Ordini italiani, i quali hanno partecipato all’aggiornamento del monitoraggio sulla situazione dei Giudici di Pace. L’incontro ha rappresentato un’occasione per fare il punto su una situazione drammatica e per raccogliere l’input degli Ordini, che hanno richiesto interventi immediati e concreti.
L’Organismo Congressuale Forense ha espresso l’urgenza di avviare una forte interlocuzione politica e una campagna di sensibilizzazione pubblica per evidenziare la necessità di una riforma strutturale degli uffici dei Giudici di Pace. Secondo i rappresentanti degli avvocati, è fondamentale un intervento legislativo e organizzativo che scongiuri il collasso delle attività giudiziarie di prossimità.

2. Il monitoraggio di luglio: un quadro già critico, ora aggiornato


L’attuale aggiornamento si basa su un monitoraggio iniziale effettuato a luglio, che aveva già delineato una situazione di forte criticità per gli uffici dei Giudici di Pace. In quell’occasione, l’Organismo Congressuale Forense (OCF) aveva lanciato l’allarme sulle carenze strutturali e di personale che compromettevano il funzionamento della giustizia di prossimità. I dati raccolti, già allora, indicavano ritardi nel deposito delle sentenze, insufficienza di risorse umane e condizioni di lavoro inadeguate. Il monitoraggio di luglio ha rappresentato una base fondamentale per l’intervento successivo: l’OCF ha infatti deciso di intensificare il rilevamento delle problematiche inviando questionari a tutti gli Ordini e agli uffici giudiziari. Questo aggiornamento permette ora di ottenere una visione ancora più chiara e dettagliata delle difficoltà operative e organizzative che affliggono gli uffici di Giudice di Pace su scala nazionale, e che rischiano di essere aggravate dall’imminente ampliamento delle competenze introdotto dalla riforma Cartabia. Al monitoraggio di luglio abbiamo dedicato l’articolo “Giudici di pace in emergenza: i dati del monitoraggio OCF”

3. Situazione per aree geografiche: Nord, Centro, Sud e Isole


Il monitoraggio ha permesso di delineare un quadro ancora più dettagliato, analizzando la situazione su base geografica:

  • Nord Italia: Nei tribunali monitorati, sono previsti 899 giudici, ma solo 253 sono attualmente in servizio. Questo si traduce in gravi ritardi nei procedimenti e difficoltà operative.
  • Centro Italia: Su una pianta organica di 364 giudici, sono operativi soltanto 124. Anche in questo caso, la scarsità di personale ostacola la tempestività dei processi.
  • Sud Italia: La situazione è altrettanto critica. Dei 764 giudici previsti, solo 261 sono effettivamente in servizio, contribuendo a generare lunghi ritardi.
  • Isole: Nei tribunali delle isole, si registra la presenza di 134 giudici su 324 previsti, evidenziando una copertura di personale insufficiente e gravi difficoltà nel deposito delle sentenze.

Questa carenza di organico si ripercuote pesantemente sulla qualità del servizio giustizia, in particolare negli uffici con piante organiche superiori alle 50 unità, dove i giudici in servizio rappresentano solo il 20,8% del personale necessario.

4. I dati dei grandi Tribunali: situazioni particolarmente critiche


Nei principali tribunali italiani, la situazione appare particolarmente preoccupante:

  • Napoli: Su 250 giudici previsti, solo 37 risultano in servizio, lasciando scoperta una quantità considerevole di posizioni essenziali per il corretto funzionamento dell’ufficio.
  • Roma: Dei 210 giudici previsti, solo 58 sono effettivamente operativi, con conseguenze negative su tutto l’andamento delle procedure giudiziarie.
  • Milano: Anche qui si registrano carenze significative: su 180 giudici in organico, solo 39 sono in servizio, aggravando i ritardi nei procedimenti.

5. Le richieste dell’OCF e le proposte per un intervento urgente sui Giudici di Pace


Alla luce di questi dati, gli Ordini di tutta Italia chiedono un intervento legislativo tempestivo per far fronte alla crisi dei Giudici di Pace. L’OCF sottolinea la necessità di misure straordinarie per garantire la copertura delle posizioni mancanti e per migliorare le condizioni di lavoro negli uffici giudiziari. Senza un’inversione di tendenza, gli uffici dei Giudici di Pace rischiano di essere travolti dall’aumento delle competenze previsto dalla riforma Cartabia.
Oltre alla richiesta di un intervento legislativo, l’OCF promuove una campagna di sensibilizzazione pubblica per far conoscere alla cittadinanza le difficoltà che stanno minando il sistema di giustizia di prossimità. Il coinvolgimento dell’opinione pubblica è visto come uno strumento essenziale per aumentare la pressione politica e sollecitare risposte concrete.

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