Il giudizio abbreviato: le novità di Riforma Cartabia e correttivo del 2024

Redazione 11/09/24
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Il giudizio abbreviato è un rito alternativo nel processo penale che consente all’imputato di accedere a uno sconto di pena in caso di condanna, a fronte della rinuncia al dibattimento e della decisione basata sul fascicolo delle indagini preliminari. Si tratta di un’opzione che, nel corso degli anni, ha subito varie modifiche e integrazioni, in particolare con le recenti riforme introdotte dal d.lgs. n. 150/2022 (Riforma Cartabia) e dal d.lgs. n. 31/2024 (Correttivo Cartabia), che ne hanno ridefinito il funzionamento, ampliando alcuni diritti dell’imputato e ponendo nuovi limiti. Il “Formulario annotato dei riti alternativi nel processo penale” offre una guida pratica e approfondita su queste novità, risultando uno strumento indispensabile per gli operatori del diritto che desiderano restare aggiornati sulle più recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali

Indice

FORMATO CARTACEO

Formulario annotato dei riti alternativi nel processo penale

Il presente formulario raccoglie tutti gli schemi degli atti difensivi più rilevanti alla luce delle norme che disciplinano i cd. riti alternativi, quegli istituti che consentono una definizione rapida del procedimento in un’ottica deflattiva del carico dei tribunali, ma anche (e soprattutto) «premiale» per l’imputato.L’Opera si pone come valido strumento operativo di ausilio per l’avvocato penalista nella scelta del rito alternativo, fornendogli il quadro normativo di riferimento, spesso connotato da un elevato tecnicismo, le annotazioni dirette ad inquadrare sistematicamente l’istituto processuale e ad evidenziare i punti salienti di ogni questione problematica, e i riferimenti giurisprudenziali più significativi e recenti, il tutto per una più rapida e completa comprensione dell’istituto e per una più agevole redazione dell’atto difensivo.L’opera è corredata da utili schemi riepilogativi e da una sezione online in cui sono disponibili le formule in formato stampabile ed editabile.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma

Paolo Emilio De Simone | Maggioli Editore 2024

1. Le novità della Riforma Cartabia


Il d.lgs. n. 150/2022, conosciuto come Riforma Cartabia, ha portato innovazioni significative nell’ambito del giudizio abbreviato. Queste modifiche sono state pensate per rendere più flessibile e funzionale il rito alternativo, promuovendo al contempo l’efficienza processuale. Per approfondire questo tema consigliamo l’articolo: Giudizio abbreviato: modifiche della riforma Cartabia

  • Autenticazione della procura speciale: Una delle prime novità riguarda la modalità di autenticazione della procura speciale necessaria per richiedere il giudizio abbreviato. Prima della riforma, l’imputato poteva autenticare la sua firma solo tramite il difensore. Con il nuovo testo dell’art. 438, comma 3, c.p.p., è stata estesa la possibilità di autenticazione anche a un notaio o ad altre persone autorizzate, ampliando così le opzioni disponibili per l’imputato e rendendo il procedimento più accessibile.
  • Giudizio abbreviato condizionato e economia processuale: Un altro aspetto importante riguarda le condizioni per l’ammissibilità del giudizio abbreviato condizionato, in cui l’imputato chiede l’acquisizione di nuove prove. Il giudice deve ora valutare non solo la necessità di tali prove ai fini della decisione, ma anche se queste contribuiscono a un’effettiva economia processuale rispetto ai tempi del dibattimento. Questo approccio è stato pensato per evitare che l’integrazione probatoria vanifichi i vantaggi di celerità propri del rito alternativo.
  • Riduzione della pena: Infine, la riforma ha introdotto una riduzione ulteriore della pena. Se né l’imputato né il suo difensore impugnano la sentenza di condanna, il giudice dell’esecuzione può applicare una riduzione d’ufficio di un ulteriore sesto della pena inflitta, oltre allo sconto già previsto dal rito abbreviato (art. 442, comma 2-bis c.p.p.).

2. Il Correttivo Cartabia del 2024: ulteriori modifiche


Il d.lgs. n. 31/2024, noto come Correttivo Cartabia, ha ulteriormente modificato il quadro normativo del giudizio abbreviato, focalizzandosi principalmente sull’economia processuale e sulle condizioni per l’ammissibilità del rito.
Una delle principali novità introdotte riguarda la valutazione che il giudice deve effettuare in caso di richiesta di giudizio abbreviato condizionato. In particolare, il correttivo ha eliminato l’obbligo di considerare i “tempi prevedibili” del dibattimento in relazione all’istruttoria probatoria. Ora il giudice deve limitarsi a verificare se, nonostante l’integrazione probatoria richiesta dall’imputato, il giudizio abbreviato offra comunque un risparmio processuale rispetto a un dibattimento completo. Questo ha reso meno rilevante l’aspetto temporale e ha posto l’accento sull’efficienza complessiva del procedimento.

3. I limiti del giudizio abbreviato: ergastolo e reati gravi


Nonostante le numerose aperture della riforma, il giudizio abbreviato rimane precluso per alcuni reati gravi. La legge n. 33/2019, che ha introdotto l’art. 438, comma 1-bis c.p.p., stabilisce che per i reati puniti con la pena dell’ergastolo non è consentito il ricorso al giudizio abbreviato. Questa esclusione è stata pensata per evitare che i reati percepiti come di maggiore allarme sociale, come l’omicidio aggravato, possano beneficiare delle riduzioni di pena previste dal rito.
Tuttavia, la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha chiarito che se, al termine del dibattimento, il reato contestato viene riqualificato in una fattispecie meno grave, l’imputato ha diritto alla riduzione della pena prevista dal rito abbreviato, purché abbia presentato tempestiva richiesta di accesso al rito, ipotizzando la possibilità di una riqualificazione del reato. In tal caso, la riduzione di un terzo della pena resta applicabile (art. 442 c.p.p.).

4. Il rito abbreviato condizionato: duplice valutazione


Nel caso di giudizio abbreviato condizionato, il giudice è chiamato a effettuare una duplice valutazione: da un lato, deve verificare la necessità delle prove richieste dall’imputato ai fini della decisione; dall’altro, deve assicurarsi che queste non compromettano la celerità del procedimento. La Corte di Cassazione, con varie pronunce, ha chiarito che le prove richieste non possono essere sostitutive di quelle già raccolte, ma devono essere integrative e necessarie per accertare circostanze non sufficientemente chiarite nelle indagini preliminari.

5. Conclusioni


Le riforme introdotte con il d.lgs. n. 150/2022 e il d.lgs. n. 31/2024 hanno reso il giudizio abbreviato uno strumento ancora più efficace e flessibile nel processo penale italiano. Il “Formulario annotato dei riti alternativi nel processo penale” offre una guida pratica e approfondita su queste novità, risultando uno strumento indispensabile per gli operatori del diritto che desiderano restare aggiornati sulle più recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali. Con il supporto di questo volume, avvocati e magistrati potranno gestire al meglio le opportunità offerte dal giudizio abbreviato, valorizzando la strategia difensiva e garantendo il corretto svolgimento del processo penale.

FORMATO CARTACEO

Formulario annotato dei riti alternativi nel processo penale

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