Gratuito patrocinio: aperta la prima finestra 2025 per la compensazione dei crediti

Fino al 30 aprile 2025 gli avvocati titolari di crediti da gratuito patrocinio possono compensarli con i contributi previdenziali dovuti a Cassa Forense.

Lorena Papini 18/03/25

Fino al 30 aprile 2025 gli avvocati titolari di crediti derivanti dal gratuito patrocinio possono compensarli con i contributi previdenziali dovuti a Cassa Forense. Si tratta della prima delle due finestre temporali previste per quest’anno, con una seconda apertura fissata tra il 1° settembre e il 31 ottobre.
Questa opportunità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (L. n. 197/2022), consente ai legali di ottenere un recupero più rapido delle somme maturate, evitando i ritardi nei pagamenti da parte dello Stato. Tuttavia, la procedura richiede l’iscrizione alla Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC), il sistema che certifica i crediti e ne consente la successiva gestione.

Indice

1. Le modalità di accesso alla compensazione


Gli avvocati interessati devono registrarsi sulla PCC, che permette di monitorare le operazioni di certificazione, compensazione, cessione e pagamento dei crediti vantati nei confronti dello Stato.
Per ottenere l’accesso alla piattaforma, i professionisti che non sono ancora registrati devono richiedere le credenziali di accesso tramite due modalità:

  • Presso il Funzionario delegato alle spese di giustizia, che rilascia le credenziali necessarie;
  • Tramite PEC all’Ufficio Territoriale della Ragioneria dello Stato, inoltrando apposita richiesta.

L’iscrizione può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno, ma la compensazione dei crediti è possibile solo durante le finestre temporali previste.

2. Scadenze e operatività del sistema della compensazione crediti da gratuito patrocinio


Le richieste di compensazione inserite entro il 30 aprile 2025 saranno elaborate dal sistema, che procederà alla registrazione e alla gestione delle fatture. Al termine della finestra, non sarà più possibile presentare richieste fino alla successiva riapertura nel mese di settembre.
Questa misura si inserisce nel quadro degli strumenti volti a semplificare l’accesso agli importi maturati dagli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato, evitando lunghe attese nei pagamenti e offrendo un’alternativa concreta per la gestione della liquidità professionale.

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