Gratuito patrocinio e compensazione crediti/debiti, circolare dal Ministero

Redazione 12/06/18
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Il Ministero della Giustizia ha diramato una propria circolare dell’8 giugno 2018, avente ad oggetto la compensazione dei debiti fiscali con i crediti per spese, diritti ed onorari spettanti agli avvocati del patrocinio a spese dello Stato, ex D.m. 15 luglio 2016 e artt. 116 e 116 D.p.r. n. 115/2012.

Il Ministero, con la circolare in questione, prende atto di una prassi in essere presso diversi Uffici giudiziari, per cui non vengono ammessi alla predetta procedura di compensazione i crediti liquidati in favore degli avvocati per attività svolte nell’ambito del processo penale quali difensori d’ufficio, nell’ipotesi in cui “il difensore dimostra di aver esperito inutilmente le procedure per il recupero dei crediti professionali” (art. 116 D.p.r. n. 115/2002) oppure quando l’assistito è “persona irreperibile” (art. 117 citato D.p.r.). Ebbene, chiarisce il medesimo Ministero, detta prassi è errata.

Ammessa la compensazione per tutti i crediti derivanti dalla difesa d’ufficio

Deve pertanto essere portato in compensazione – con quanto dovuto dall’avvocato per imposte e tasse, compresa l’Iva, nonché per contributi previdenziali a favore dei dipendenti – qualunque credito maturato ai sensi degli artt. 82 ss. D.p.r. n. 115/2002, compresi dunque gli eventuali crediti derivanti dall’attività di difesa d’ufficio, in ogni caso ed indipendentemente dalla circostanza che il difensore abbia tentato il recupero dei crediti stessi o che l’assistito sia o meno irreperibile.

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