Green New Deal: deadline al 17 novembre

L’incentivo “Green New Deal” sostiene, per il tramite di agevolazioni finanziarie; la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito delle finalità di transizione ecologica e circolare.

     Indice

  1. In cosa consiste
  2. La normativa
  3. I destinatari
  4. I progetti finanziabili
  5. Le modalità per accedere
  6. I termini e le modalità di presentazione delle domande
  7. Le risorse
  8. Le agevolazioni

1. In cosa consiste

Il beneficio risulta destinato al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le piccole e medie imprese, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.

2. La normativa

L’intervento, realizzato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), è disciplinato dal decreto I dicembre 2021 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Il decreto interministeriale 1° dicembre 2021 delinea i contenuti dell’intervento. Con decreto direttoriale 23 agosto 2022 sono state definite le ulteriori condizioni di finanziamento e procedure attuative per la prima applicazione della misura.

3. I destinatari

Sono individuati nelle imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

4. I progetti finanziabili

L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti. Gli investimenti per l’industrializzazione, ammessi esclusivamente per le PMI, devono rivestire un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi, o a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto. I progetti ammissibili devono, inoltre:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni

5. Le modalità per accedere

Le imprese possono accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:

  • a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

6. I termini e le modalità di presentazione delle domande

Sono stati stabiliti con il decreto direttoriale 23 agosto 2022. Le imprese possono presentare l’istanza solo on line, dal 17 novembre 2022, anche in forma congiunta, dal lunedì al venerdì (ore 10.00-18.00), mentre dal 4 novembre 2022 è possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande accreditandosi all’area riservata, accessibile dal sito del Soggetto gestore.

7. Le risorse

Per l’agevolazione dei progetti risultano disponibili:

  • 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
  • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
  • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
  • 150 milioni di euro per la concessione dei contributi, di cui:
  • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
  • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.

8. Le agevolazioni

I finanziamenti agevolati del FRI sono di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia. Quanto ai contributi a fondo perduto, sono disponibili per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • pari al 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
  • pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Avv. Biarella Laura

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