Uno degli ambiti più colpiti dall’emergenza sanitaria in corso è stato quello delle scuole, dove la DAD (orrendo acronimo che sta per Didattica a Distanza) la fa da padrona ormai da due anni e dove ai provvedimenti statali si aggiungono le quelli regionali (scuole e sanità sono due materie in cui le Regioni godono di una particolare autonomia decisionale, secondo il nostro ordinamento) e le iniziative fai da te dei singoli istituti.
Tra queste ultime, una delle più in voga è l’auto certificazione, un documento con cui i genitori attestano, sotto la propria responsabilità e consapevoli delle conseguenze delle dichiarazioni mendaci (sulla consapevolezza avrei qualcosa da eccepire, ma passiamo oltre) che il proprio figlio non ha il Covid, non è entrato in contatto con persone con il Covid, non è sottoposto alla misura della quarantena fiduciaria e non ha sintomi riconducibili all’infezione da Sars-CoV2.
Ora, a corollario di uno dei momenti più complessi della storia recente non solo del nostro Paese, ma dell’intera umanità, complicarsi ulteriormente la vita con iniziative che vanno non solo contro il comune buon senso, ma anche contro le normative in vigore ha, a mio sommesso parere, un che di masochistico. Che un bambino in inverno tossisca o abbia sintomi da comune raffreddamento è cosa talmente normale da risultare priva di qualsiasi interesse, e lasciarlo a casa da scuola in via precauzionale, anche a fronte di un tampone negativo, appare francamente misura eccessiva.
Tanto più che le regole per la scuola ci sono, sono state previste anche piuttosto dettagliatamente e suddivise anche per età e grado scolastico. Vediamo insieme quali sono.
Indice:
- Le scuole dell’infanzia
- La scuola primaria di primo grado (elementari)
- La scuola secondaria di primo grado (medie) e di secondo grado (superiori)
- Auto sorveglianza, isolamento e quarantena
Le scuole dell’infanzia
Per le scuole dell’infanzia, pietà l’è morta. Con un solo positivo in classe, tutta la classe va in quarantena per dieci giorni, con sospensione delle attività in presenza.
Un colpo duro per le famiglie con bambini piccoli, ma bisogna ricordare che alla materna la mascherina non è obbligatoria per i bimbi e si sa che le materne e gli asili nido sono di per sé un centro di produzioni di armi batteriologiche anche senza le complicazioni del Covid.
La scuola primaria di primo grado (elementari)
Alle elementari la didattica a distanza si applica con due casi positivi in classe e dovrà durare dieci giorni. Chiaramente i due bambini positivi potranno tornare in presenza solo dopo essersi negativizzati.
Con un solo positivo in classe, invece, si applica la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi al momento di presa di conoscenza del caso di positività e da ripetersi dopo 5 giorni.
In pratica, se un bambino delle elementari dovesse risultare positivo, quel bambino starà naturalmente a casa, mentre il resto della classe potrà continuare ad andare a scuola, ma dovrà effettuare un tampone nel momento in cui viene a conoscenza del caso e un altro dopo cinque giorni.
La scuola secondaria di primo grado (medie) e di secondo grado (superiori)
Per medie e superiori, visto che è più probabile che ci siano soggetti vaccinati (la vaccinazione per i soggetti over 12 anni è attiva già da tempo, mentre per i bambini dai 5 ai 12 anni è stata aperta solo a dicembre 2021) le regole cambiano ancora.
Con un solo positivo in classe si applica la sorveglianza e l’utilizzo in classe di mascherine di tipo FFP2.
Con due casi nella stessa classe la strada si scinde tra chi si è sottoposto al vaccino e chi invece no.
E’ prevista la DAD per gli studenti non vaccinati, per gli allievi che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo.
Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Con tre positivi nella stessa classe è prevista la DAD per tutta la classe per 10 giorni.
Questa distinzione tra vaccinati e non vaccinati pone, a sommesso parere di chi scrive, qualche leggerissimo problema di privacy, visto che il Garante ha espressamente stabilito che i docenti non possono chiedere agli studenti del ciclo scolastico primario e secondario informazioni sullo stato vaccinale proprio e dei familiari.
Per i soggetti al di sotto dei dodici anni, tra l’altro, non è nemmeno obbligatorio avere il green pass, quindi siamo in presenza di un evidente contrasto tra due norme di pari rango, oltre che, ma a questo ormai siamo tristemente abituati, ad una palese violazione delle norme sulla riservatezza, oltre che una preoccupante noncuranza delle disposizioni del Garante.
Auto sorveglianza, isolamento e quarantena
Ad ingarbugliare ulteriormente le cose c’è l’introduzione del nuovo concetto di auto sorveglianza, che si affianca a quelli di quarantena ed isolamento. Quali sono le differenze, le durate e gli obblighi a cui sottostare?
L’isolamento è lo stato in cui un soggetto risultato positivo al Covid si deve porre rispetto al resto della comunità, ivi compresi, per quanto possibile, i familiari conviventi.
Un soggetto in isolamento non solo non potrà uscire di casa, o frequentare chicchessia, ma difficilmente, se convivente con altri, potrà lasciare la propria stanza o un luogo deputato ad ospitarlo per tutta la durata della misura di isolamento.
La quarantena, invece, è da rispettare per tutti i soggetti non vaccinati, o vaccinati da oltre 120 giorni e senza la dose di richiamo, o guariti dal Covid da oltre 120 giorni, che siano entrati in contatto stretto con un positivo. Costoro dovranno astenersi dal frequentare la comunità, rimanendo in casa propria. La durata della quarantena è di cinque giorni nel caso di soggetti vaccinati da oltre 120 giorni, con tampone negativo al termine, e di dieci giorni per gli altri (in entrambi i casi se asintomatici), sempre con tampone al termine.
L’auto sorveglianza, che si applica tra le altre cose anche a scuola, prevede l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo (quindi l’undicesimo giorno dall’ultimo contatto).
È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Oltre che per le scuole, l’auto sorveglianza è prevista per tutte le persone venute a contatto con un positivo, che abbiano completato il ciclo vaccinale “primario” (senza richiamo) da 120 giorni o meno, le persone che sono guarite dal Covid da 120 giorni o meno, le persone che hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino (cosiddetta “terza dose” o “booster”).
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