Modifiche a norme incriminatrici di cui al d.lgs. n. 101/2020

Scarica PDF Stampa

Indice

1. Le modifiche apportate all’articolo 205 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101

2. Le modifiche apportate all’articolo 208 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101

3. Le modifiche apportate all’articolo 210 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101

4. Le modifiche apportate all’articolo 211 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101

  1. [1]

    Ai sensi del quale: “Nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 16 l’esercente e’ tenuto a completare le misurazioni della concentrazione media annua di attivita’ di radon in aria entro ventiquattro mesi decorrenti: a) dall’inizio dell’attivita’ nell’ipotesi di cui all’articolo 16 comma 1, lettere a) e d); b) dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dell’elenco di cui all’articolo 11, comma 2, nell’ipotesi di cui all’articolo 16, comma 1, lettera b); c) dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica Italiana del Piano di cui all’articolo 10 o delle sue successive modifiche, nell’ipotesi di cui all’articolo 16, comma 1, lettera c); d) dall’inizio delle attivita’ se questo e’ successivo al momento indicato nelle lettere b) e c)”.

  2. [2]

    Secondo cui: “Fermo restando quanto previsto dalle lettere a) e b) del comma 1 nei luoghi di lavoro in locali semisotterranei e situati al piano terra l’esercente è tenuto a completare le misurazioni entro 18 mesi dall’individuazione di cui all’articolo 11 comma 3 da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano”.

  3. [3]

    Per il quale: “Qualora la concentrazione media annua di attivita’ di radon in aria non superi il livello di riferimento di cui all’articolo 12, comma 1, lettera c) l’esercente elabora e conserva per un periodo di otto anni un documento contenente l’esito delle misurazioni nel quale e’ riportata la valutazione delle misure correttive attuabili. Tale documento costituisce parte integrante del documento di valutazione del rischio di cui all’articolo 17, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. L’esercente ripete le misurazioni di cui al comma 1 ogni otto anni e ogniqualvolta siano realizzati gli interventi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d) del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 che comportano lavori strutturali a livello dell’attacco a terra nonche’ gli interventi volti a migliorare l’isolamento termico”.

  4. [4]

    Secondo cui: “Qualora la concentrazione media annua di attivita’ di radon in aria superi il livello di riferimento di cui all’articolo 12, comma 1, lettera c), l’esercente e’ tenuto a porre in essere misure correttive intese a ridurre le concentrazioni al livello piu’ basso ragionevolmente ottenibile, avvalendosi dell’esperto di cui all’articolo 15, tenendo conto dello stato delle conoscenze tecniche e dei fattori economici e sociali. Dette misure sono completate entro due anni dal rilascio della relazione tecnica di cui al comma 6 e sono verificate, sotto il profilo dell’efficacia, mediante nuova misurazione. L’esercente deve garantire il mantenimento nel tempo dell’efficacia delle misure correttive. A tal fine ripete le misurazioni con cadenza quadriennale”.

  5. [5]

    Alla stregua del quale: “Per le pratiche di cui all’articolo 20, l’esercente, entro il ((30 giugno 2022)) o entro dodici mesi dall’inizio della pratica, provvede alla misurazione della concentrazione di attivita’ sui materiali presenti nel ciclo produttivo e sui residui derivanti dall’attivita’ lavorativa stessa ai sensi del comma 6”.

  6. [6]

    Secondo cui: “Fatto salvo quanto previsto nell’articolo 29, nel caso in cui i risultati delle misurazioni non siano superiori ai livelli di esenzione in termini di concentrazione di attivita’ di cui all’allegato II, l’esercente provvede alla ripetizione delle misure con cadenza triennale e comunque nel caso di significative variazioni del ciclo produttivo o delle caratteristiche radiologiche delle materie in ingresso. L’esercente conserva i risultati delle misurazioni per un periodo di sei anni”.

  7. [7]

    Per il quale: “Nel caso in cui i risultati delle misurazioni siano superiori ai livelli di esenzione in termini di concentrazione di attivita’ di cui all’allegato II, l’esercente, entro sei mesi dal rilascio della relazione tecnica di cui al comma 6, provvede alla valutazione delle dosi efficaci ai lavoratori e all’individuo rappresentativo derivanti dalla pratica. Nel caso in cui dalle valutazioni di dose efficace non risultino superati i livelli di esenzione di cui all’allegato II per i lavoratori e per l’individuo rappresentativo, l’esercente provvede a ripetere le misure di cui al comma 1 con cadenza triennale e comunque ogni volta che si verificano significative variazioni del ciclo produttivo o delle caratteristiche radiologiche dei materiali in ingresso. L’esercente trasmette la relazione tecnica di cui al comma 7 con i risultati delle valutazioni di dose efficace all’ISIN, nonché alle ARPA/APPA, agli organi del SSN e alla sede dell’INL territorialmente competenti e conserva la relativa documentazione per un periodo di 6 anni”.

  8. [8]

    Secondo cui: “Nelle contravvenzioni per le quali la legge stabilisce la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda, il contravventore può essere ammesso a pagare, prima dell’apertura del dibattimento, ovvero prima del decreto di condanna, una somma corrispondente alla metà del massimo dell’ammenda stabilita dalla legge per la contravvenzione commessa, oltre le spese del procedimento. Con la domanda di oblazione il contravventore deve depositare la somma corrispondente alla metà del massimo dell’ammenda. L’oblazione non è ammessa quando ricorrono i casi previsti dal terzo capoverso dell’articolo 99, dall’articolo 104 o dall’articolo 105, né quando permangono conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore. In ogni altro caso il giudice può respingere con ordinanza la domanda di oblazione, avuto riguardo alla gravità del fatto. La domanda può essere riproposta sino all’inizio della discussione finale del dibattimento di primo grado. Il pagamento delle somme indicate nella prima parte del presente articolo estingue il reato”.

  9. [9]

    Alla stregua del quale: “Ferma restando l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 44, quando dalle valutazioni di dose efficace di cui al comma 3 risulta superato il livello di esenzione di dose efficace per i lavoratori o per l’individuo rappresentativo, l’esercente adempie gli obblighi previsti dall’articolo 24, e gli obblighi di cui al Titolo  XI nel caso di superamento della dose efficace per i lavoratori ovvero gli obblighi del Titolo XII nel caso di superamento della dose efficace per l’individuo rappresentativo”.

  10. [10]

    Per cui: “1. Il deposito temporaneo e occasionale di materie fissili speciali o di combustibili nucleari non irradiati, purche’ conservati negli imballaggi di trasporto e nelle quantita’ autorizzate per le singole spedizioni, puo’ essere costituito per non oltre trenta giorni con il nulla osta del prefetto che lo rilascia secondo le procedure di cui all’articolo 50, ferme tutte le disposizioni di cui alla legge 31 dicembre 1962, n. 1860, sull’obbligo della garanzia finanziaria per la responsabilita’ civile di cui agli articoli 19, 20 e 21 della stessa legge. Per i depositi di zona portuale e aeroportuale il nulla osta e’ rilasciato dal comando di porto, sentito il dirigente dell’ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, o dal direttore della circoscrizione aeroportuale. 2. Del deposito temporaneo e occasionale e’ data preventiva comunicazione all’ISIN e al Comando provinciale dei vigili del fuoco e nei casi di deposito in zona portuale o aeroportuale, anche al Prefetto. 3. La sosta tecnica in corso di trasporto effettuata per non oltre ventiquattro ore non e’ soggetta alle disposizioni del presente articolo”.

  11. [11]

    Secondo il quale: “Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro della salute, sentiti l’INAIL, l’Istituto Superiore di Sanita’, l’ISIN e il Garante per la protezione dei dati personali, sono stabilite le modalita’ e i criteri di costituzione, alimentazione e gestione dell’Archivio nazionale di cui al comma 1 nonche’ le modalita’ di accesso all’archivio da parte dell’ISIN, delle altre autorita’ di vigilanza e delle amministrazioni dello Stato interessate per le specifiche finalita’ istituzionali.
     

Volume consigliato

FORMATO CARTACEO

La Riforma Cartabia della giustizia penale

Al volume è associata un’area online in cui verranno caricati i contenuti aggiuntivi legati alle eventuali novità e modifiche che interesseranno la riforma con l’entrata in vigore.Aggiornato ai decreti attuativi della Riforma Cartabia, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre 2022, la presente opera procede ad una disamina della novella, articolo per articolo.Il Legislatore delegato è intervenuto in modo organico sulla disciplina processualpenalistica e quella penalistica, apportando considerevoli modificazioni nell’ottica di garantire un processo penale più efficace ed efficiente, anche attraverso meccanismi deflattivi e la digitalizzazione del sistema, oltre che ad essere rivolte al potenziamento delle garanzie difensive e della tutela della vittima del reato.La riforma prevede poi l’introduzione della giustizia riparativa, istituto in larga parte del tutto innovativo rispetto a quanto previsto in precedenza dall’ordinamento.Antonio Di Tullio D’ElisiisAvvocato iscritto presso il Foro di Larino (CB). Referente di Diritto e procedura penale della rivista telematica http://diritto.it. Membro del comitato scientifico della Camera penale di Larino. Collaboratore stabile dell’Osservatorio antimafia del Molise “Antonino Caponnetto”. Membro del Comitato Scientifico di Ratio Legis, Rivista giuridica telematica.

Antonio Di Tullio D’Elisiis | Maggioli Editore 2022

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento