Avv. Gabriella Filippone – via Caravaggio n.103 – 65125 Pescara – tel.085.4710623
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Se si è vittime di mobbing, in altre parole se si è oggetto di persecuzioni e angherie sul lavoro, la rete offre dei siti da consultare.
La lega antimobbing
www.aziende.iol.it/prima : è il sito della prima associazione italiana contro il mobbing, in difesa di chi subisce l’isolamento e la persecuzione sul lavoro; l’associazione ha sede a Bologna.
Il gruppo di aiuto-aiuto
www.freeweb.org/associazioni/mobby2000/: è il sito di un gruppo milanese che si sono organizzate per scambiarsi i racconti delle proprie esperienze.
Quando arriva lo stress
Omscons@mailserver.unimi.it : è l’indirizzo di posta elettronica del centro per la prevenzione e la cura del disadattamento lavorativo della clinica del lavoro di Milano, che è attualmente l’unica struttura pubblica in Italia ad occuparsi degli effetti sulla salute (ansia, depressione, stress) causati dal mobbing. Al Centro lavorano un neuropsichiatra, uno psicologo e un medico del lavoro. L’assistenza offerta è gratuita.
Il sito più completo
www.successunlimited.co.uk/: sito creato da un esperto inglese, Tim Field, che si occupa da anni di mobbing o bullyng, come viene chiamato in Inghilterra.
L’enciclopedia
www.leymann.se/: nel sito si trova la cosidetta Mobbing Enciclopaedia, in lingua inglese, scritta da Heinz Leymann, lo studioso svedese che ha inventato il termine mobbing per definire l’insieme di angherie, vessazioni, persecuzioni che che un lavoratore subisce da colleghi e superiori.
E’ importante capire quando è il momento di cercare un nuovo lavoro e cogliere al volo gli indizi perché “il lavoro logora chi non ce l’ha, qualche volta però anche chi ce l’ha non è sempre così felice”.. Frustrazione, insoddisfazione, litigi …, sono molte le ragioni che spingono. Nel numero di dicembre 99 di Class un test vi indica alcuni segnali per capire che è veramente ora di cambiare aria, di aggiornare il curriculum e cominciare a farlo circolare, magari via Internet:
Andate in ufficio come andare al fronte: vi sentite spesso scavalcati dai colleghi, incompresi dai superiori, guardati male persino dal portinaio.
Fate fatica a uscire di casa ogni mattina: vi riaddormentate dopo che è suonata la sveglia; arrivate spesso in ritardo in ufficio senza il tempo di radervi.
Insonnia e perdita di desiderio sessuale; mangiate troppo o troppo poco; anche nel week-end non fate a meno di pensare a quel cretino del vostro compagno di scrivania.
Siete convinti di guadagnare poco; studiate a lungo la busta paga per scoprire quanti straordinari l’azienda non vi ha pagato; pensate di meritare un aumento; provate frequenti accessi d’ira nell’ambiente lavorativo.
Avete improvvisi buchi di memoria: uscendo dall’ufficio vi succede di andare in direzione opposta a quella in cui avete parcheggiato la macchina.
Il lavoro vi fa ammalare.
Dove cercare una nuova occupazione? Su Internet: il futuro sta nella rete. Questi i siti italiani più visitati: – Jobonline.it, dove si possono consultare offerte e mettere in rete annunci; carriera.com; Lavoronline.com; Bancalavoro.com e Yahoo.it/Affari e Economia/Occupazione; su Europalavoro.it utili link per cercare lavoro all’estero.
La febbre da spostamento è senz’altro favorita dal diffondersi delle agenzie di cacciatori di teste e delle società di ricerca del personale (31 mila negli stati Uniti), dai siti Internet dedicati alle opportunità lavorative.
In America Headhunter.net consente ricerche per livelli retributivi e ha uno slogan convincente: <Entrate e cercate. Nessuno nel vostro ufficio, neppure il vostro boss, verrà mai a saperlo>.
Negli Stati Uniti un dipendente su sette ha cambiato posto di lavoro nell’ultimo anno. In Italia, a fine 1999, il 15% dei dirigenti ha firmato per una nuova società.. Si cambia per soldi, per carriera, per cercare stimoli. Una girandola che fa felici i cacciatori di teste.
In America, il peak time in cui si registrano più contatti ai siti Internet che offrono lavoro è fra le 13 e le 14, nel momento di pausa sandwich: chi cerca nuove opportunità in rete lo fa soprattutto dalla sua scrivania, ovviamente di nascosto dai superiori.
(Articolo di Gabriella Filippone)
Bibliografia e riferimenti: – Lista siti sul mobbing: “Difenditi il web ti da una mano” di Emanuela Torricelli pubblicato su HappyWeb N.1 febbraio 2000; – “Beato lui, l’hanno tutti nel mirino. Sempre più gente vuol cambiare lavoro. Ecco chi vi aiuta” di Roberto Copello, articolo pubblicato sul n.12/99 della rivista Class.
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