Il silenzio amministrativo – Scheda di Diritto

Redazione 27/08/24
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Il silenzio amministrativo è la situazione giuridica che si verifica quando la pubblica amministrazione non risponde entro un termine prestabilito a una richiesta, istanza o domanda presentata da un cittadino o un’impresa. Il silenzio può avere diverse conseguenze giuridiche a seconda delle norme specifiche applicabili.

Indice

1. Tipologie di silenzio amministrativo

  • Silenzio-Assenso:
    • Descrizione: Se la pubblica amministrazione non risponde entro il termine previsto, la richiesta si considera accolta. Questo meccanismo è volto a garantire una risposta rapida e a ridurre la burocrazia.
    • Base Normativa: Il principio del silenzio-assenso è regolato dalla legge n. 241/1990, articolo 20, che stabilisce i casi in cui si applica.
    • Ambito di Applicazione: Non si applica in settori sensibili come l’ambiente, la salute, la sicurezza pubblica e l’immigrazione, dove una risposta esplicita dell’amministrazione è sempre richiesta.
  • Silenzio-Rigetto (o Silenzio-Rifiuto):
    • Descrizione: Se la pubblica amministrazione non risponde entro il termine, la richiesta si considera respinta. Questo tipo di silenzio tutela l’amministrazione dalla formazione di atti impliciti non voluti.
    • Base Normativa: Viene utilizzato in settori specifici dove il legislatore ritiene necessaria una valutazione esplicita da parte dell’amministrazione (ad esempio, in materia urbanistica).
    • Ambito di Applicazione: Spesso applicato nei casi in cui l’accoglimento della domanda implicherebbe il rilascio di autorizzazioni o concessioni che necessitano di una valutazione discrezionale.

2. Effetti giuridici

  • Silenzio-Assenso: L’effetto è quello di considerare l’istanza accolta, con la conseguente produzione degli effetti giuridici come se fosse stato emanato un provvedimento favorevole esplicito.
  • Silenzio-Rigetto: L’effetto è quello di considerare l’istanza respinta, aprendo la possibilità per il cittadino di impugnare tale rigetto davanti al giudice amministrativo.

3. Tutela giurisdizionale

  • Ricorso al TAR: In caso di silenzio amministrativo, il cittadino può proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per ottenere un pronunciamento sulla legittimità del silenzio e, eventualmente, l’ordine all’amministrazione di pronunciarsi.
  • Termini: Il ricorso deve essere presentato entro un termine specifico, solitamente 60 giorni dal momento in cui il silenzio viene considerato formatosi.

4. Eccezioni e limiti


Settori esclusi: come già menzionato, il silenzio-assenso non si applica in settori di particolare importanza pubblica. Qui è richiesta una decisione esplicita dell’amministrazione.
Necessità di risposta esplicita: in alcuni casi, il legislatore impone comunque una risposta esplicita da parte dell’amministrazione, anche nei casi di silenzio rigetto.

5. Evoluzione normativa


La disciplina del silenzio amministrativo è stata oggetto di varie riforme, volte a semplificare i rapporti tra amministrazione e cittadini e a ridurre i tempi della burocrazia.
Il silenzio amministrativo rappresenta uno strumento importante per garantire l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, ma comporta anche la necessità di bilanciare la tutela dei diritti dei cittadini con l’interesse pubblico.

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