La cesión de crédito en el derecho español.

La cesión de crédito entra en el género de la cesión de derechos y origina una modificación subjetiva de las obligaciones: el acreedor es sustituido por el adquirente del crédito. Normalmente, la cesión de crédito nace de un contrato por el qual el acreedor original, que se llama cedente, transmite el su derecho a un nuevo acreedor, que se llama cesionario.
El deudor (cedido) puede ser parte del contrato o no serlo, es decir su acreedor puede ser cambiado sin ser consultado.
Se puede distinguir una cesión de crédito a titulo oneroso (si tiene el caracter de venta o permuta), gratuito (si tiene el caracter de donación), de garantía o de pago.
A diferencia del Código Civil italiano, el Código Civil español se refiere a la cesión de crédito en sentido restringido. En efecto, el Código Civil español no regula la cesión de crédito en manera independiente de la relación fundamental que la origina, pero regula la cesión de crédito a titulo de venta, como un capitulo entre este contrato.  
En realidad, para evitar confusiones, la cesión de crédito debe ser incluida en la la teoria general de las obligaciones como un mecanismo que permite una modificación subjetiva de la parte activa de la obligación.
 
El crédito se transmite como consecuencia de un acuerdo de voluntades entre el cedente y el cesionario segùn el principio de consensualismo. En particular, la cesión de crédito es perfecta y el derecho se transmite al cesionario, aunque no se haya hecho la tradición (art. 1549 c.c.) que se hace con la entrega del título que justifica el crédito.  
La capacidad de las partes es un requisito necesario de validez del contrato de cesión.
En principio se pueden ceder todos los créditos, sin embargo existen créditos incedibles por su propria naturaleza, razones de humanidad y de orden público.
 
Objecto de la transferencia es un derecho de crédito. La cesión de crédito comprende sus accesorios, como las hipotecas, fianzas y privilegios que lo garanticen. Ademas, el deudor puede oponer al cesionario todas las excepciones que habría podido oponer al cedente.
 
Las obligaciones del cedente son la entrega del título que justifica el crédito, la garantía de la existencia del crédito y la garantía de la solvencia del deudor, si es pactado.
La entrega del título es necesaria al cesionario para ejercer el derecho transferido. En la cesión parcial, tanto el cedente como el cesionario tienen que haber a su disposición la prueba del crédito. Por consiguiente, es necesaria una entrega de copia auténtica de título. 
El cedente tiene que garantizar la existencia y legitimidad del crédito al tiempo de la cesión a no ser que el crédito he sido cedido como dudoso o sin garantía. De todas maneras el cedente es responsable si la inexistencia del crédito se debe a su hecho personal. El daño que debe ser reembolsado por la inexistencia del crédito comprende el precio del la cesión, los prejuicios y el lucro cesante.
El cedente no responde por la solvencia del deudor cedido, a menos que se hubiera obligado, con pacto expreso, a garantizar su solvencia. En este caso, a falta de acuerdo, la responsabilidad del cedente se limita al precio convenido para la cesión y la garantia de la solvencia se entiende por un año desde la época de la cesion de credito.
 
La eficacia de la cesión de crédito frente a terceros (el deudor, los acreedores del cedente y los cesionaros sucesivos) es una consecuencia de la notificación de la cesión al deudor o de su aceptación.  
Para la notificación o la aceptación no se requiere una forma especial, pero, para ser oponible a los terceros, es necesaria una fecha cierta.
La cesión puede ser notificada al deudor indistintamente por el cedente o el cesionario.
Mientras no se haya notificado o aceptado la césion, el deudor cedido se libera si paga al cedente y los acreedores del cedente pueden hacer una ejecución sobre el crédito. En efecto, la notificación al cedido o su aceptación no son requisitos de validez del contrato de césion. Sin embargo, la notificación al deudor cedido y su aceptación son condiciones de oponibilidad.
Ademas, la notificación o la aceptación es necesaria para establecer quien debe ser preferido entre los varios cesionarios de un mismo crédito. La regla es que se prefiere el primero cesionario cuya cesión fue notificada o aceptada.
No es necesaria la notificación o aceptación si se trata de títulos de crédito. Segun las normas dictadas para los mismos, los títulos al portador se transmiten por la simple entrega y los títulos a la orden o nominativos se transmiten por endoso.
 
Si existe una obligación preexistente entre el cedente y el cesionario, la cesión de crédito puede ser utilizado como un instrumento de pago. Las partes pueden condicionar la extinción de la obligación al momento en que el cedido pague al cesionario o pueden convenir su extinción inmediata. 
 
Traduzione.
 
La cessione del credito nel diritto spagnolo.
 
La cessione del credito rientra nel genere della cessione dei diritti e determina una modifica soggettiva del rapporto obbligatorio in quanto il creditore è sostituito da un nuovo soggetto.
Di solito, la cessione del credito deriva da un contratto in forza del quale il creditore originario, che si chiama cedente, trasferisce il suo diritto ad un nuovo creditore, detto cessionario.
Non è necessario che il debitore (ceduto) partecipi al contratto di cessione, pertanto il creditore può essere cambiato senza che il debitore presti il suo consenso.
Si può distinguere una cessione del credito a titolo oneroso (se ha il carattere di vendita o permuta), gratuito (se ha il carattere di donazione), di garanzia o di pagamento.
A differenza del Codice Civile italiano, il Codice Civile spagnolo si riferisce alla cessione del credito in senso stretto. Infatti, il Codice Civile spagnolo non regola la cessione del credito in modo indipendente dal rapporto fondamentale che la origina, ma regola la cessione del credito a titolo di vendita, come un capitolo all’interno di questo contratto.
In realtà, al fine di evitare confusioni, la cessione del credito deve essere ricompresa nella teoria generale delle obbligazioni, come un meccanismo che consente una modifica soggettiva dal lato attivo del rapporto obbligatorio.    
 
Il credito si trasmette come conseguenza di un incontro di volontà fra il cedente ed il cessionario in base al principio consensualistico. In particolare, la cessione del credito si perfeziona e il diritto si trasmette al cessionario, anche in mancanza della consegna del titolo giustificativo del credito.
Per la validità del contratto di cessione occorre la capacità delle parti.
In linea di principio si possono cedere tutti i crediti, tuttavia esistono crediti incedibili per loro natura, motivi di umanità e di ordine pubblico.
Oggetto del trasferimento è un diritto di credito. La cessione del credito comprende anche i suoi accessori, come le ipoteche, le cauzioni e i privilegi che lo garantiscono. Inoltre, il debitore può opporre al cessionario tutte le eccezioni che avrebbe potuto opporre al cedente.
 
Le obbligazioni a carico del cedente sono la consegna del titolo giustificativo del credito, la garanzia dell’esistenza del credito e la garanzia della solvibilità del debitore se sussiste un accordo sul punto.
La consegna del titolo è necessaria affinché il cessionario possa esercitare il diritto trasferito. In caso di cessione parziale, tanto il cedente come il cessionario devono avere a disposizione la prova del credito. Di conseguenza, occorre la consegna della copia autentica del titolo.
Il cedente deve garantire l’esistenza e la legittimità del credito al momento della cessione salvo che il credito sia stato ceduto senza tale garanzia. In ogni caso il cedente è responsabile se l’inesistenza del credito è dovuta ad un fatto proprio. Il danno che deve essere risarcito a causa dell’inesistenza del credito comprende il prezzo della cessione, le spese sostenute e il lucro cessante.
Il cedente non è responsabile della solvibilità del debitore ceduto, salvo che si sia obbligato in tal senso con patto espresso. In tal caso, in mancanza di diverso accordo, la responsabilità del cedente è limitata al prezzo pattuito per la cessione e la garanzia della solvibilità si intende della durata di un anno a decorrere dal momento della cessione.
 
L’efficacia della cessione del credito di fronte ai terzi (il debitore, i creditori del cedente e i cessionari successivi) si produce con la notificazione della cessione al debitore o con la sua accettazione da parte dello stesso debitore.
Per la notificazione o l’accettazione non si richiede una forma speciale, ma, ai fini dell’opponibilità ai terzi, è necessaria una data certa.
La cessione può essere notificata al debitore indifferentemente dal cedente o dal cessionario.
Finché la cessione non sia stata notificata o accettata, il debitore ceduto si libera se paga al cedente e i creditori del cedente possono esperire azioni esecutive sul credito. Infatti, la notificazione al ceduto o la sua accettazione non sono requisiti di validità del contratto di cessione. Tuttavia, la notificazione al ceduto e la sua accettazione sono requisiti di opponibilità.
Inoltre, la notificazione o l’accettazione è necessaria per stabilire chi deve essere preferito fra i vari cessionari di uno stesso credito. La regola è che viene preferito il cessionario la cui cessione è stata notificata o accettata per prima.
Non è necessaria la notificazione o l’accettazione se si tratta di titoli di credito. In base alle norme dettate specificamente per gli stessi, se si tratta di titoli di credito al portatore il trasferimento avviene con la semplice consegna, se si tratta di titoli di credito all’ordine o nominativi il trasferimento avviene per girata.
 
Se sussiste un’obbligazione precedente fra il cedente ed il cessionario, la cessione del credito può essere impiegata in luogo dell’adempimento. Le parti possono convenire che la loro obbligazione si estingua con il pagamento fatto dal ceduto al cessionario, oppure possono stabilire che si estingua immediatamente.
 
Avv. Marcello Malavasi
 

Malavasi Marcello

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