La gestione delle liste elettorali aggiunte in previsione delle elezioni del 2019

Redazione 19/02/19
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a cura di Gilberto Guerriero

Quest’anno in Italia si terranno le Elezioni europee, una tornata ordinaria di Consultazioni Amministrative comunali (oltre 3800 comuni) ed anche alcune Elezioni regionali (6 regioni); tutte queste consultazioni manterranno impegnati gli uffici elettorali comunali almeno sino al mese di giugno se non anche in autunno, visto che le regioni decidono autonomamente la data del rinnovo dei loro consigli, e richiederanno la massima attenzione sin da ora a causa della complessità delle operazioni da svolgere. Normalmente si attende l’emanazione delle consuete circolari ministeriali per avviare le attività necessarie, anche se, in realtà, alcune di queste potrebbero essere utilmente avviate ben prima della formale indizione dei comizi elettorali, allo scopo di giungere preparati in prossimità del voto. Uno degli aspetti importanti – direi fondamentale – per ogni elezione è il cosiddetto “corpo elettorale” che non è altro se non l’elenco formale di tutti coloro che hanno diritto di votare per la specifica consultazione. Piuttosto chiaro, tranne per il fatto che, soprattutto quando le elezioni si tengono in contemporanea (nel 2014 è andata così) l’ufficio elettorale si trova a dover gestire in parallelo più “corpi elettorali” a causa della differente modalità di costituzione degli stessi per ogni consultazione elettorale.

Le elezioni europee

Il Consiglio dell’Unione europea ha deciso che le Elezioni europee si debbano tenere in un giorno compreso tra giovedì 23 e domenica 26 maggio 2019. In Italia queste consultazioni dovrebbero tenersi con tutta probabilità domenica 26 maggio e, se si riproponesse la situazione del 2014, in tale data si potrebbe dover votare anche per amministrative e qualche consultazione regionale (Abruzzo e Sardegna a quella data avranno già votato). La cosa non è scontata perché le Regioni sono autonome nel decidere la data delle loro consultazioni mentre le elezioni amministrative devono tenersi in una data compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno di ogni anno su indicazione del Governo. Insomma, si potrà scegliere tra un corposo election day per i comuni che hanno anche le amministrative (molto complesso ma più economico per la ripartizione delle spese tra enti diversi) o una serie di consultazioni in date diverse (meno complesse ma più pesanti per gli uffici e costose per gli enti).
Come si costruisce il corpo elettorale per ognuna di queste consultazioni? Occorre innanzitutto ricordare che la platea dei potenziali elettori, come dovrà risultare alla comunicazione definitiva del corpo elettorale, cioè la situazione al blocco liste del 15° giorno precedente le elezioni, sarà diversa per ognuna di esse a causa della differenza di legislazione che le caratterizza…

(continua a leggere…)

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