La liberalità – Scheda di Diritto

La liberalità è un istituto giuridico che trova il suo fondamento nell’intenzione di una persona di arricchire un’altra senza una controprestazione.

Redazione 08/01/25

La liberalità è un istituto giuridico che trova il suo fondamento nell’intenzione di una persona di arricchire un’altra senza pretendere una controprestazione. Questo atto di generosità si caratterizza per l’assenza di obblighi reciproci, configurandosi come una manifestazione di altruismo o gratitudine. Analizziamo di seguito i principali aspetti normativi, le forme tipiche e gli effetti della liberalità.

Indice

1. Fondamento giuridico


L’istituto trova regolamentazione nel Codice Civile italiano agli articoli 769 e seguenti. La definizione principale si rintraccia nell’art. 769, secondo il quale la donazione è “il contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione”.

2. Tipologie di liberalità


Le liberalità possono essere distinte in due macro-categorie:

  • Tipiche: sono quelle previste espressamente dal legislatore, come la donazione. Quest’ultima è un contratto formale che richiede l’atto pubblico e la presenza di testimoni, a pena di nullità. Tra le sue varianti troviamo la donazione modale (che impone un obbligo al donatario) e quella remuneratoria (motivata da un sentimento di riconoscenza).
  • Atipiche: si tratta di atti che, pur non rientrando nei confini della donazione, hanno come scopo l’arricchimento di un’altra persona. Esempi sono il pagamento di un debito altrui o la rinuncia a un credito. Queste liberalità non seguono il regime formale della donazione ma devono rispettare eventuali vincoli imposti dalla legge.

3. Elementi essenziali


Perché un atto possa essere qualificato come liberalità, sono necessari alcuni requisiti fondamentali:

  • L’intenzione liberale (animus donandi): il soggetto deve agire con lo scopo di arricchire il destinatario senza ottenere alcuna controprestazione.
  • L’arricchimento del beneficiario: deve esserci un trasferimento patrimoniale o un beneficio economicamente valutabile.
  • L’assenza di causa onerosa: non ci deve essere uno scambio tra le parti.

4. Forma e limiti


La forma della liberalità varia in base alla tipologia:

  • La donazione richiede, come accennato, l’atto pubblico. Tuttavia, esistono donazioni di modico valore (art. 783 c.c.) che possono essere effettuate in forma orale, purché vi sia la consegna materiale del bene.
  • Le liberalità indirette, come la vendita a prezzo simbolico, non necessitano di particolari formalità, ma devono comunque rispettare i limiti imposti dalla normativa.

Inoltre, le liberalità sono soggette a controlli e restrizioni, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei legittimari. L’art. 549 c.c. dispone che le donazioni e le liberalità lesive della quota di legittima possano essere impugnate attraverso l’azione di riduzione.

5. Revocabilità


La legge prevede la possibilità di revocare la donazione in casi specifici:

  • Per ingratitudine: ad esempio, se il donatario commette un reato contro il donante (art. 801 c.c.).
  • Per sopravvenienza di figli: nel caso in cui il donante, al momento dell’atto, non avesse figli o discendenti e successivamente ne abbia (art. 803 c.c.).

6. Effetti patrimoniali e fiscali


Dal punto di vista fiscale, le liberalità possono essere soggette a imposte di donazione, con aliquote e franchigie variabili a seconda del grado di parentela tra le parti. Per esempio, le donazioni tra coniugi o parenti in linea retta godono di franchigie più elevate rispetto a quelle tra soggetti non legati da vincoli familiari.

Volume consigliato per l’approfondimento

FORMATO CARTACEO

Manuale pratico dell’amministrazione di sostegno

Il presente volume propone un’analisi pratica dell’istituto dell’amministrazione di sostegno, dal procedimento di nomina fino all’estinzione della funzione di amministratore. Una particolare attenzione è dedicata alle disposizioni in materia di assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare e al ruolo ricoperto dagli enti no profit. L’opera è arricchita da un’aggiornata rassegna giurisprudenziale al termine di ciascun capitolo, da un formulario e da casi pratici, che aiutano il professionista nella comprensione delle attività che l’amministratore è chiamato ad espletare nell’interesse del beneficiario. Il manuale si caratterizza per la chiarezza dell’impostazione rivolta agli aspetti pratici e operativi per il professionista. Completa il volume una sezione online contenente le formule in formato editabile e un’ampia rassegna giurisprudenziale. Francesca SassanoAvvocato, già cultrice di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Bari, ha svolto incarichi di docenza in molti corsi di formazione ed è legale accreditato presso enti pubblici ed istituti di credito. È autrice di numerose pubblicazioni e monografie.

Francesca Sassano | Maggioli Editore 2024

Ti interessano questi contenuti?


Salva questa pagina nella tua Area riservata di Diritto.it e riceverai le notifiche per tutte le pubblicazioni in materia. Inoltre, con le nostre Newsletter riceverai settimanalmente tutte le novità normative e giurisprudenziali!
Iscriviti!

Iscriviti alla newsletter
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento