La Suprema Corte si esprime sul concetto di retribuzione globale di fatto

Scarica PDF Stampa
Il concetto di “retribuzione globale di fatto”, (…), rinvia sinallagmaticamente al compenso che il lavoratore percepisce in conseguenza del “normale” svolgimento di una prestazione, senza che possano quindi essere valorizzate ulteriori indennità connesse non all’attività lavorativa svolta, ma ad altri parametri (per esempio, rimborso per oneri di trasferimento, di sede, etc.), emolumenti volti a compensare non la maggiore gravosità/difficoltà della prestazione, ma altri disagi, come – ad esempio – quelli connessi al trasferimento, ai viaggi, alla locazione di un immobile nel nuovo luogo di lavoro, etc.

Indice:

  1. La vicenda
  2. Il motivo addotto nel ricorso per Cassazione
  3. La pronuncia della Suprema Corte

La vicenda

I giudici di secondo grado, nel confermare la sentenza del giudice di prime cure, negavano che nella liquidazione delle retribuzioni globali di fatto dovute a Tizia per il periodo dal 28 marzo 2003 al 3 aprile 2004, in ragione del giudicato intervenuto sulla illegittimità del licenziamento alla stessa irrogato per giustificato motivo soggettivo, andasse computata l’indennità di servizio estero (cd. ISE). Più nel dettaglio, la Corte distrettuale sottolineava che Tizia non beneficiava affatto dell’indennità di servizio estero, essendo già stata ritrasferita d’ufficio a Roma, di modo che, evidentemente, l’emolumento in questione non poteva in alcun modo rientrare nel computo della retribuzione globale di fatto. Inoltre, i giudici d’Appello precisavano che il trasferimento d’ufficio della lavoratrice in Italia non era stato fatto oggetto di impugnativa giudiziale.

Il motivo addotto nel ricorso per Cassazione

Tizia ricorreva in Cassazione deducendo, in particolare, la violazione e la falsa applicazione dell’art. 171, comma 1, d.P.R. n. 18 del 1967 e dell’art. 23, comma 1, del D. Lgs. n. 62 del 1998, in relazione all’art. 360 n. 4 c.p.c. La ricorrente asseriva che il concetto di retribuzione globale di fatto è nozione che comprende tutte le poste ed indennità in godimento al momento del licenziamento, a prescindere dalla natura retributiva o indennitaria degli emolumenti ricevuti.

La pronuncia della Suprema Corte

La Corte di Cassazione rigettava il ricorso stabilendo che “Il concetto di “retribuzione globale di fatto”, (…), rinvia sinallagmaticamente al compenso che il lavoratore percepisce in conseguenza del “normale” svolgimento di una prestazione, senza che possano quindi essere valorizzate ulteriori indennità connesse non all’attività lavorativa svolta, ma ad altri parametri (per esempio, rimborso per oneri di trasferimento, di sede, etc.), emolumenti volti a compensare non la maggiore gravosità/difficoltà della prestazione, ma altri disagi, come – ad esempio – quelli connessi al trasferimento, ai viaggi, alla locazione di un immobile nel nuovo luogo di lavoro, etc.”.

Per i giudici di legittimità, la nozione di “retribuzione globale di fatto”, riconosciuta in caso di licenziamento illegittimo, non può che rimandare a quella che il dipendente avrebbe percepito se avesse lavorato, esclusi i compensi eventuali di cui non sia certa la percezione, quelli legati a particolari modalità di svolgimento della prestazione stessa ed aventi carattere occasionale o eccezionale.

Volume consigliato:

Compendio di Diritto del lavoro

Questa nuova edizione affronta in modo semplice e sistematico le tematiche rilevanti per lo studio del diritto del lavoro e si sofferma sui più importanti interventi normativi e giurisprudenziali che sono intervenuti a disciplinare tale materia. In particolare, il presente volume è aggiornato alla legge 2 novembre 2019, n. 128 di conversione del D.L. 3 settembre 2019, n. 10 (che ha previsto delle particolari forme di tutela per i lavoratori autonomi assunti mediante piattaforme digitali (i cosiddetti riders) e alla legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020). Il presente volume si avvale, inoltre, di specifici accorgimenti grafici (caratteri di stampa diversi per distinguere gli argomenti fondamentali dagli approfondimenti, utilizzo del grassetto per una più efficace memorizzazione) e mirati apparati per evidenziare i punti che richiedono maggiore attenzione e fornire informazioni supplementari per una migliore comprensione degli argomenti trattati. L’inserimento di quesiti in calce ad ogni capitolo consente di individuare più agevolmente gli argomenti salienti trattati e rappresenta un utile supporto alla ripetizione. L’opera si completa infatti delle domande più frequenti alle sessioni d’esame e degli esempi di risposta.

Daniela Irollo, Gaetano Irollo | 2021 Maggioli Editore

22.00 €  17.60 €

Sentenza collegata

118173-1.pdf 134kB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Avv. Giuseppina Maria Rosaria Sgrò

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento