Le frontiere dell’applicazione degli appalti verdi: economia circolare

Redazione 26/10/18
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di Max Mauri

Gli appalti verdi sono il frutto di un approccio innovativo del Legislatore per la tutela dell’ambiente e degli aspetti sociali e si innestano sulle politiche europee di sostenibilità, fornendo alla p.a. uno strumento capace di generare un effetto leva sui sistemi di produzione e consumo, forte della dimensione economica della spesa pubblica per approvvigionamenti.

Criteri ambientali minimi

Da alcuni anni l’Italia ha introdotto nel codice appalti l’obbligo di utilizzare criteri ambientali minimi (CAM) per qualificare tutti gli approvvigionamenti pubblici, ponendosi in posizione pionieristica in testa a tutti gli altri Stati membri. I CAM si stanno adeguando alle nuove disposizioni e rendono più robusti e semplici i Criteri, soprattutto per quel che riguarda quelli che si applicano in modo trasversale a tutte o quasi le tipologie di appalti previste dal Piano d’azione nazionale GPP.
Due temi in particolare hanno avuto una considerevole evoluzione, e su di essi vale la pena di concentrare l’attenzione. Si tratta dell’Economia circolare e degli aspetti sociali, e questo articolo affronta il primo dei due temi demandando ad un successivo approfondimento l’analisi degli aspetti sociali legati alle acquisizioni delle stazioni appaltanti.

Approccio e normativa europea sulla circolarità

L’Unione europea sta lavorando da anni per la transizione dall’approccio economico classico (lineare o a crescita illimitata), a un sistema economico in cui le materie vengono costantemente riutilizzate.
Questo implica una logica circolar, a partire dalla Gerarchia dei rifiuti definita dall’Unione europea, che prevede misure secondo il seguente ordine di priorità:
· prevenzione;
· preparazione per il riutilizzo;
· riciclaggio;
· recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
· smaltimento.

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L’applicazione dei criteri ambientali minimi negli appalti pubblici

Con il “Collegato ambiente” alla legge di stabilità 2015, sono state introdotte nel nostro ordinamento una serie di novità in materia di appalti verdi e alcune modifiche al codice dei contratti pubblici. Le norme hanno previsto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, di contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali, attraverso l’inserimento nei documenti di gara delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei decreti ministeriali sui CAM (Criteri Ambientali Minimi), adottati in attuazione del Piano di Azione Nazionale (PAN GPP). Ovviamente, tutte le disposizioni (sugli acquisti verdi e sulla obbligatorietà dei CAM) costituiscono una vera e propria rivoluzione nel mondo degli appalti e gli operatori pubblici e privati sono chiamati a conoscere ed utilizzare gli strumenti di gestione ambientale (EMAS e ISO 14001), le etichettature ecologiche (Ecolabel etc.), le dichiarazioni ambientali di prodotto (DAP), le metodologie di analisi del ciclo di vita (LCA) ed infine l’impronta ecologica dei prodotti (PEF) che, tra l’altro, sarà utilizzata per il nuovo marchio “Made Green in Italy”, recentemente oggetto del Decreto 21 marzo 2018, n. 56 del Ministero dell’Ambiente di cui questa edizione tiene conto. Il focus del libro risulta concentrato sui Criteri Minimi Ambientali e sull’impatto che la loro applicazione avrà sul sistema attuale degli appalti pubblici. Un capitolo è dedicato alla conoscenza del GPP; vengono altresì illustrate alcune esperienze regionali riconosciute come virtuose. Oltre agli strumenti predetti, vengono analizzati i Manuali Europei sugli acquisti verdi e le varie direttive, la normativa nazionale, il Piano di Azione Nazionale (PAN GPP). Si illustreranno i CAM, sia quelli in vigore (ad oggi 18) che quelli in itinere, con commenti e valutazioni ed alcune schede operative. Tutti i contenuti del volume sono aggiornati e commentati con il D.Lgs. n. 56/2017. Inoltre, è stato introdotto un nuovo paragrafo sui “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici” (G.U. serie generale n. 259 del 6 novembre 2017), entrati in vigore il 7 novembre 2017. Seguendo le istruzioni presenti in terza di copertina, si potrà consultare una selezione della normativa europea e nazionale in materia, i PAN GPP, i CAM attualmente in vigore e documentazione varia selezionata dalle esperienze regionali.

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