Le novità introdotte dal decreto-legge Infrastrutture e trasporti

Il decreto-legge Infrastrutture e trasporti n. 121/2021 è stato approvato, con modifiche, dalla Camera dei deputati.
Numerose le modifiche introdotte relative alla messa in sicurezza ed alla sostenibilità delle infrastrutture e delle diverse modalità di trasporto.

Riforme e accelerazione degli interventi previsti dal PNRR

Per agevolare l’attuazione del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico, è stata introdotta una forma di semplificazione e accelerazione nella realizzazione degli investimenti relativi all’approvvigionamento primario. Si tratta di una delle riforme previste dal Pnrr. Viene tra l’altro chiarita la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni per l’approvazione di progetti e per la vigilanza sulle opere di adduzione alle dighe.

Per favorire lo sviluppo del sistema della portualità viene modificata la legge quadro misure di semplificazione in materia di programmazione strategica e di procedure di approvazione del piano regolatore portuale.

Viene chiarito il riparto delle competenze tra Enti locali e Anas/concessionari su ponti, viadotti, sottopassi e sovrappassi localizzati sulle strade secondarie che intersecano le strade principali.

Vengono, infine qualificate come prioritarie le procedure di valutazione di impatto ambientale dei progetti relativi agli interventi di cui all’Allegato IV del decreto – legge n. 77 del 2021 (c.d. semplificazioni bis).

Interventi per la portualità e i trasporti marittimi

Allo scopo di stimolare la crescita del tessuto economico industriale che gravita intorno ad alcuni porti Italiani vengono ridisegnate le circoscrizioni portuali.

Inoltre, sono introdotte misure di semplificazione in materia di dragaggi e riutilizzo dei materiali di escavo dai fondali marini, al fine di promuovere investimenti a favore di progetti di economia circolare, di favorire l’innovazione tecnologica, nel rispetto, al contempo, della sicurezza del trasporto marittimo.

Viene ampliata la platea dei soggetti beneficiari della decontribuzione relativa a imprese esercenti attività di cabotaggio. Si intende per cabotaggio quel traffico marittimo che si svolge fra due porti siti in territori nazionali e quindi anche quello tra la terraferma e le isole. In particolare, il beneficio si estende alle imprese armatoriali con sede legale, ovvero aventi stabile organizzazione, nel territorio italiano che utilizzano navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo e che esercitano attività di cabotaggio, di rifornimento dei prodotti petroliferi necessari alla propulsione ed ai consumi di bordo delle navi, nonché quelle adibite a deposito e assistenza alle piattaforme petrolifere nazionali.

Interventi per il sistema stradale e autostradale

Un importante modifica viene introdotta sull’assetto di ANAS Spa, prevedendo una separazione contabile delle attività di concessionaria delle strade statali e delle autostrade non a pedaggio dalle altre attività.

Vengono introdotte disposizioni finalizzate ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture autostradali e degli interventi di manutenzione straordinaria.

Interventi per la mobilità sostenibile

Per ridurre le emissioni di anidride carbonica e l’inquinamento nei centri urbani è prevista una graduale limitazione alla circolazione dei vecchi mezzi maggiormente inquinanti adibiti al trasporto pubblico locale e alimentati a benzina e gasolio.

Viene modificata la disciplina per il riconoscimento dei contributi previsti per chi installa i kit di riqualificazione elettrica su veicoli originariamente immatricolati con motore termico e per l’acquisto di veicoli nuovi alimentati esclusivamente ad energia elettrica.

Per sostenere la “mobilità dolce” sono inserite norme per garantire la sicurezza dei monopattini elettrici intervenendo sul limite di velocità e sull’obbligo di un segnalatore acustico oltre che di un regolatore di velocità e delle dotazioni luminose per la notte.

Autotrasporto merci

È previsto un contributo per i giovani fino a 35 anni e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso di parte delle spese sostenute per conseguire la patente di guida per i veicoli destinati all’autotrasporto delle merci o le altre abilitazioni professionali richieste. Il contributo è volto a incentivare l’inserimento di giovani nel mercato del lavoro in un settore che soffre di carenza strutturale di autisti.

Sono, inoltre, previste alcune semplificazioni in materia di trasporti eccezionali e particolari agevolazioni per i veicoli in dotazione alla protezione civile e agli enti del terzo settore..

Infine, per ristorare gli effetti negativi derivanti dall’emergenza COVID-19, è previsto l’esonero dal versamento di contributo per l’esercizio finanziario 2022 da parte degli operatori economici operanti nel settore del trasporto.

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Dott.ssa Laura Facondini

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