Le società consortili – Scheda di Diritto

Le società consortili rappresentano una particolare forma giuridica nel panorama delle società commerciali italiane.

Redazione 05/11/24
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Le società consortili rappresentano una particolare forma giuridica nel panorama delle società commerciali italiane, costituite con l’obiettivo principale di facilitare e coordinare lo svolgimento di specifiche attività economiche dei soci. Queste società, disciplinate dal Codice Civile agli articoli 2602 e seguenti e dalle norme generali sulle società di capitali o di persone, hanno come scopo principale la gestione comune di un’attività o la realizzazione di un progetto comune tra più imprese. Vediamo in dettaglio cosa sono, come funzionano e quali sono i loro vantaggi e svantaggi.

Indice

1. Definizione e struttura delle società consortili


Una società consortile è una società creata per perseguire scopi consortili, ovvero per gestire in comune determinate attività o servizi che agevolino l’attività dei soci. La forma giuridica della società consortile può essere quella di una società di capitali (come una S.p.A., una S.r.l., o una S.a.p.a.) o di una società di persone (come una S.n.c. o una S.a.s.), con adattamenti specifici per l’attività consortile.
La principale caratteristica distintiva della società consortile è la finalità mutualistica, che mira a soddisfare gli interessi delle imprese associate piuttosto che a perseguire un profitto proprio. Di fatto, la società consortile è uno strumento collaborativo che permette alle imprese di unire risorse e competenze per ottenere benefici economici e competitivi.

2. Scopo e finalità


Le società consortili possono essere costituite per diverse finalità:

  • Coordinamento delle attività produttive: le imprese partecipanti possono condividere risorse per la produzione, la distribuzione o altri aspetti del ciclo economico.
  • Partecipazione a gare pubbliche: in molti casi, le società consortili sono costituite per partecipare a bandi e gare d’appalto che richiedono una certa capacità economica e tecnica, permettendo alle singole imprese di competere anche con aziende di maggiori dimensioni.
  • Servizi comuni: la società consortile può gestire servizi condivisi tra i soci, come logistica, marketing, approvvigionamento di materie prime, o formazione del personale.

3. Normativa di riferimento


Le società consortili sono regolate principalmente dagli articoli 2602 e seguenti del Codice Civile, che disciplinano i consorzi tra imprenditori. Tuttavia, quando una società consortile adotta la forma di una società di capitali o di persone, le norme di riferimento saranno anche quelle proprie del tipo societario scelto.
L’art. 2615-ter del Codice Civile prevede che alle società consortili si applichino le norme relative al tipo di società adottato, salvo disposizioni speciali legate alla finalità consortile. Questo significa che, per esempio, una società consortile a responsabilità limitata (S.r.l.) sarà soggetta alle regole previste per le S.r.l., con le particolarità necessarie per perseguire lo scopo mutualistico.

4. Costituzione della società consortile


La costituzione di una società consortile segue le procedure previste per il tipo societario scelto. Gli elementi essenziali per la costituzione includono:

  • Atto costitutivo: deve indicare chiaramente la natura consortile della società, lo scopo mutualistico e gli obiettivi comuni da perseguire.
  • Statuto: deve specificare le regole per il funzionamento della società, i diritti e i doveri dei soci, le modalità di gestione delle risorse comuni e le regole di distribuzione degli eventuali utili (che, per natura mutualistica, possono essere reinvestiti nell’attività comune).

5. Caratteristiche principali


Le principali caratteristiche delle società consortili sono:

  • Finalità mutualistica: l’obiettivo primario non è la distribuzione degli utili tra i soci, ma la fornitura di vantaggi economici o operativi agli stessi.
  • Forma flessibile: la scelta della forma societaria (di persone o di capitali) consente alle società consortili di adattarsi alle esigenze delle imprese partecipanti.
  • Partecipazione plurima: i soci possono essere imprenditori individuali o società, e il numero dei soci può variare in base al tipo di attività svolta.

6. Vantaggi delle società consortili


Le società consortili offrono numerosi vantaggi, tra cui:

  • Economia di scala: la condivisione delle risorse permette di ridurre i costi di produzione e operativi.
  • Maggior forza contrattuale: l’unione delle imprese consente di avere una maggiore capacità contrattuale nei confronti di fornitori, clienti e pubbliche amministrazioni.
  • Accesso a nuovi mercati: la collaborazione tra imprese permette di accedere a mercati o bandi di gara ai quali singolarmente non avrebbero potuto partecipare.
  • Sviluppo tecnologico e innovazione: la collaborazione tra imprese facilita la condivisione di conoscenze e tecnologie, incentivando l’innovazione.

7. Svantaggi e limiti


Nonostante i vantaggi, le società consortili presentano anche alcuni limiti:

  • Complessità gestionale: la gestione comune delle risorse e delle decisioni può risultare complessa, richiedendo un’organizzazione efficace e un coordinamento tra i soci.
  • Conflitti interni: gli interessi dei singoli soci possono entrare in conflitto, specialmente quando ci sono obiettivi divergenti o una distribuzione ineguale dei benefici.
  • Responsabilità: a seconda della forma giuridica scelta, i soci possono essere chiamati a rispondere delle obbligazioni della società consortile in misura diversa.

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