Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato numerosi settori, e quello legale non fa eccezione. Una delle innovazioni più interessanti in questo ambito è il “legal prompting”, un insieme di tecnologie avanzate progettate per assistere gli avvocati e i professionisti del diritto nelle loro attività quotidiane. Ma cosa si intende esattamente per legal prompting e quali sono le sue applicazioni pratiche? Lo scopriamo con l’avvocato Giovanna Panucci, avvocato esperto in privacy, protezione dei dati personali e intelligenza artificiale e docente, insieme a Veronica Paolucci, dei nuovi corsi Maggioli in materia, Legal Prompting – Corso Base, giunto alla sua terza edizione, e Legal Prompting – Corso Avanzato.
Indice
1. Il legal prompting: cos’è e a cosa serve
Buongiorno avvocato Panucci, e grazie per aver acconsentito all’intervista. Cos’è il legal prompting e come può essere applicato nel settore legale?
Il legal prompting rappresenta oggi quello che una volta per l’avvocato erano la penna ed il calamaio. Sto estremizzando, ma la metafora rende bene l’idea. Il legal prompting è l’arte di scrivere istruzioni a sfondo legale per ottenere risposte coerenti e precise. Le intelligenze artificiali, come ChatGPT, vengono ormai utilizzate per generare testi giuridici, suggerire argomentazioni e supportare nella redazione di documenti legali. Tuttavia, è necessario saper dialogare con queste macchine: non basta digitare un comando sulla tastiera. Per questo motivo, il prompting è un’arte che va coltivata con cura. Non a caso ne è nata una disciplina, il prompt design.
Quali sono le principali funzionalità di ChatGPT4 OMNI e GEMINI che rendono il legal prompting uno strumento utile per gli avvocati?
Questa domanda è complessa poiché è difficile valutare qualcosa che è in continua evoluzione. ChatGPT4 OMNI e GEMINI sono due dei modelli di Intelligenza Artificiale più noti e utilizzati, con funzionalità avanzate che rivoluzionano e rivoluzioneranno sempre più il lavoro degli avvocati. In generale, possiamo dire che ChatGPT di OpenAI è progettato per una comprensione approfondita del linguaggio naturale, facilitando la ricerca giuridica, l’analisi di casi complessi e la redazione automatica di documenti. GEMINI di Google, invece, eccelle nell’interazione personalizzata, supportando la comunicazione con i clienti tramite chatbot intelligenti e nella gestione delle scadenze grazie a promemoria automatizzati e sistemi di calendario integrati. È difficile dire quale sia il migliore. Andrebbero utilizzati entrambi, facendo fine tuning, ovvero ritoccando il comando fino ad ottenere una risposta all’altezza delle aspettative.
In che modo l’intelligenza artificiale può supportare gli avvocati nella gestione delle scadenze e nella comunicazione con i clienti?
Per la gestione della comunicazione scritta con i clienti, questi strumenti sono straordinari, poiché nascono proprio per la modellazione del linguaggio parlato e permettono di fornire risposte rapide e precise, mantenendo alta la qualità del servizio e consentendo di risparmiare molto tempo. Per quanto riguarda la gestione delle scadenze o di compiti più “automatizzati”, esistono modi per “collegare” questi modelli ai nostri database o addirittura ai nostri programmi. Con pochi passaggi di configurazione, si può arrivare a programmare appuntamenti nel calendario o inviare email con ChatGPT.
Quali sono le principali sfide nell’implementazione del legal prompting e come possono essere superate?
Le sfide più grandi sono due, a mio parere. La prima è superare lo scetticismo e sostituirlo con la curiosità: bisogna entrare nell’ottica di abbracciare il cambiamento. Come afferma il prof. Pizzetti: “non si può fermare l’innovazione”. Non abbiamo alternative. La seconda sfida, forse la più difficile, è che sarà necessario tornare a studiare, aggiornarsi e crescere professionalmente. Superate queste “barriere” mentali, la strada diventa in discesa.
2. Come si può imparare?
Per insegnare questa nuova disciplina, abbiamo organizzato i due corsi Legal Prompting – Corso Base, giunto alla sua terza edizione, e Legal Prompting – Corso Avanzato. Per una presentazione, guarda il video qui sotto.
Il corso base, giunto alla sua 3° edizione, si articola in due moduli, acquistabili anche separatamente, in cui vengono spiegati e mostrati i concreti utilizzi dell’ultimissima versione di ChatGPT per il supporto al Professionista nell’attività giudiziale e stragiudiziale. Precisamente, il primo modulo mira a fornire una comprensione fondamentale di ChatGPT e delle sue logiche di base, mentre il secondo modulo è progettato per dotare gli avvocati di competenze avanzate nell’uso di ChatGPT per affrontare le sfide specifiche dell’ambiente giudiziale.
>>>Per info ed iscrizioni<<<
Il corso avanzato, presentato nel vidoe qui sotto, fornisce una guida avanzata all’uso dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare la gestione delle attività quotidiane dello studio legale. Il primo modulo illustra come ChatGPT possa diventare un potente alleato: attraverso tecniche di prompt engineering i partecipanti impareranno a creare e affinare prompt specifici per ottenere risposte precise e ad utilizzare pattern codificati in grado di specializzare ulteriormente i prompt e adattarli a varie applicazioni legali, mentre nel secondo modulo i partecipanti scopriranno come utilizzare ChatGPT integrandola con altri strumenti utili alla collaborazione e alla gestione delle attività all’interno dello studio. La seconda parte del modulo verterà in particolare su Copilot, mostrando i modi in cui può rivoluzionare la scrittura e la redazione degli atti legali, nonché sul confronto con Gemini, analizzando i pro e i contro di ciascuno strumento.
>>>Per info ed iscrizioni<<<
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