Legge 104: cambiamenti e novità del 2024 e 2025

Redazione 30/09/24
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La Legge 104 del 1992, storicamente importante per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, ha subito una significativa modifica con l’approvazione del Decreto Disabilità, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel giugno 2024. Questa riforma introduce una serie di novità volte a rendere più efficiente e mirato il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Di seguito un’analisi dettagliata delle principali modifiche apportate.

Indice

1. Ridefinizione del concetto di disabilità nella legge 104


Una delle principali innovazioni introdotte dal Decreto riguarda la ridefinizione del concetto di disabilità. Secondo le nuove disposizioni, il termine non sarà più legato solo alla valutazione medica, ma comprenderà anche un’analisi sociale e ambientale della condizione della persona. La nuova valutazione terrà conto dell’impatto che questa ha sulla vita quotidiana dell’individuo e del contesto in cui vive, con l’obiettivo di garantire un sostegno più personalizzato e su misura.

2. Accertamento unico


Un altro cambiamento cruciale è l’introduzione di un processo di accertamento unico della disabilità. Entro 90 giorni dalla richiesta, l’INPS dovrà effettuare una valutazione completa delle condizioni della persona disabile, semplificando notevolmente le attuali procedure burocratiche. Questo sistema è stato pensato per ridurre i tempi di attesa e per eliminare le ripetute visite mediche a cui spesso sono sottoposti i disabili per confermare il proprio stato.

3. Sostegno graduato


In base alle necessità dell’individuo, è stato introdotto un meccanismo di sostegno graduato, che prevede tre livelli di assistenza: lieve, medio e intensivo. Questo sistema punta a fornire risposte mirate in base al grado di autonomia residua della persona, garantendo una maggiore flessibilità nell’erogazione dei servizi di supporto. L’intenzione è quella di evitare un approccio univoco, spesso inadatto a rispondere alle diverse esigenze delle persone con disabilità.

4. Progetto di vita individuale


Un altro punto centrale della riforma è il progetto di vita individuale, che entrerà in fase sperimentale a partire dal 2025. Questo progetto prevede un percorso personalizzato, costruito su misura per ogni persona disabile, che tenga conto delle sue aspirazioni, delle sue capacità residue e del supporto necessario. La valutazione sarà di tipo multidimensionale e coinvolgerà diversi professionisti, tra cui medici, psicologi e assistenti sociali. L’obiettivo è favorire l’inclusione sociale e il raggiungimento di una maggiore autonomia, riducendo al minimo l’istituzionalizzazione.

5. Eliminazione delle visite di rivedibilità


Un altro importante cambiamento riguarda l’eliminazione delle visite di rivedibilità per i soggetti con disabilità grave e permanente. Questa modifica vuole ridurre il carico burocratico e psicologico che spesso grava sulle persone disabili, obbligate a sottoporsi periodicamente a nuove visite per la conferma del proprio stato. A partire dal 2026, questa responsabilità passerà completamente all’INPS, che diventerà l’unico ente competente per la valutazione e il riconoscimento della disabilità.

6. Sperimentazione per il 2025


Nel 2025 inizierà una fase sperimentale che vedrà la partecipazione di alcuni comuni e regioni italiane nella valutazione multidimensionale delle persone con disabilità. Questo sistema permetterà di elaborare un percorso di assistenza personalizzato, coinvolgendo non solo l’individuo e la sua famiglia, ma anche gli enti locali e i servizi sociali. Il modello sarà poi esteso a livello nazionale se la sperimentazione darà risultati positivi.

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