Legge di Bilancio 2025: novità sulle assunzioni dei Magistrati Tributari

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti cambiamenti nella gestione delle assunzioni dei magistrati tributari, ridefinendo tempistiche, modalità di reclutamento e ampliando le possibilità di utilizzo delle graduatorie esistenti. Queste modifiche mirano a migliorare l’efficienza della giustizia tributaria, rispondendo a esigenze organizzative e di carico di lavoro.

1. Posticipo e incremento delle assunzioni nella Legge di Bilancio 2025

Uno dei principali interventi riguarda il rinvio delle assunzioni originariamente previste per il 2024. Le nuove disposizioni trasferiscono queste assunzioni al 2026, aumentando il numero di unità da reclutare. Nello specifico:

• Nel 2026, saranno reclutate 78 unità di magistrati non assunte in precedenza, aumentate di 272 unità, per un totale di 350 nuovi ingressi.
• Per il 2029, resta confermata l’assunzione di altre 204 unità.

Questa strategia permette di concentrare le risorse umane in anni chiave, garantendo un aumento significativo del personale e una maggiore capacità operativa.
In tema, leggi anche Selezione Magistrati Tributari: centrali integrità e credibilità

2. Gestione della graduatoria del concorso 2024

Un altro punto cruciale è rappresentato dalle disposizioni relative al concorso bandito il 30 maggio 2024 per 146 posti di magistrato tributario, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2024. La Legge di Bilancio 2025 consente di sfruttare ulteriormente la graduatoria del concorso attraverso un meccanismo flessibile di ampliamento delle assunzioni. In particolare:

• Il Ministro dell’Economia e delle Finanze può chiedere al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria di assegnare ulteriori posti ai candidati idonei, seguendo l’ordine della graduatoria.
• Limite massimo: il numero di posti aggiuntivi non può superare il doppio del decimo dei posti messi a concorso.
• Nel caso specifico del concorso 2024, il decimo di 146 è 15, e il doppio è 30.
• Pertanto, possono essere assegnati fino a 30 posti aggiuntivi.

Questa misura consente una gestione più efficace delle graduatorie esistenti, evitando di dover bandire ulteriori concorsi a breve termine e rispondendo rapidamente al fabbisogno di personale. Al concorso 2024, alla spiegazione del bando e a tutte le novità abbiamo dedicato questo articolo. Alla preparazione, abbiamo dedicato l’articolo Concorso Magistratura Tributaria: tutti i consigli per la preparazione.

3. Nuovo concorso straordinario nel 2026

La Legge introduce un concorso straordinario per magistrati tributari da bandire nel 2026, in deroga alle regole generali previste dal decreto legislativo n. 545 del 1992. Le modalità di svolgimento, disciplinate dai commi 10-ter e 10-quater, prevedono:

• Ampliamento dei requisiti di competenza, includendo, ad esempio, il diritto commerciale.
• Applicazione delle disposizioni del Regio Decreto n. 1860/1925, che stabilisce criteri procedurali specifici.

Il concorso straordinario rappresenta una misura aggiuntiva per potenziare l’organico della giustizia tributaria, rafforzando le competenze professionali richieste ai candidati.

4. Ridefinizione organizzativa

La riforma tocca anche la denominazione degli organi della giustizia tributaria. La legge sostituisce il riferimento alle “corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado” con “uffici centrali e territoriali del Dipartimento della giustizia tributaria”. Questo cambiamento punta a rendere più chiara e funzionale l’organizzazione interna del sistema.

5. Implicazioni per la giustizia tributaria

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 hanno un impatto significativo sulla giustizia tributaria, sia a livello operativo che strategico. Gli obiettivi principali sono:

• Ottimizzare il reclutamento: attraverso un uso intelligente delle graduatorie esistenti e nuovi concorsi mirati.
• Aumentare l’efficienza: grazie a una maggiore capacità decisionale e a competenze aggiornate.
• Razionalizzare la struttura: semplificando la gestione amministrativa e garantendo una migliore distribuzione delle risorse.

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