L’approvazione da parte del Senato, nella mattinata del 18 settembre, del disegno di legge n. 729 inerente al legittimo impedimento degli avvocati, rappresenta un importante passo avanti per la tutela della professione legale. Il disegno di legge, proposto dalla senatrice Erika Stefani e approvato alla Commissione Giustizia del Senato a giugno, mira a introdurre nuove norme in materia di legittimo impedimento degli avvocati nel processo civile, un aspetto cruciale per garantire ai legali la possibilità di svolgere il proprio lavoro senza subire ingiusti condizionamenti.
Erika Stefani ha dichiarato: «Siamo soddisfatti per l’approvazione in Commissione Giustizia del disegno di legge in materia di legittimo impedimento degli avvocati nel processo civile. Una norma di buonsenso, da noi portata avanti per garantire ai legali il diritto-dovere di poter svolgere il proprio lavoro liberi da condizionamenti, tutelando così i cittadini».
Indice
1. I punti salienti del disegno di legge sul legittimo impedimento
Il disegno di legge n. 729 introduce la possibilità per gli avvocati e le avvocate di chiedere la “restituzione in termini” nel caso in cui siano incorsi in decadenza per cause come un’improvvisa malattia, particolari condizioni di salute legate allo stato di gravidanza, assistenza a figli, familiari con disabilità o grave patologia, o esigenze improrogabili di cura della prole in età infantile o scolare che non consentano di delegare le funzioni nella gestione del proprio mandato.
2. Reazioni dalla comunità legale
L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) ha espresso grande soddisfazione per questa approvazione. Il Presidente Foglieni ha sottolineato l’importanza di questo disegno di legge come strumento di bilanciamento tra la difesa dei diritti dei cittadini e quelli personali dell’avvocato, affermando: «L’approvazione di tale ddl rappresenta un importante passo per la tutela degli avvocati anche nella loro qualità di individui».
Anche l’Organismo Congressuale Forense (OCF) ha manifestato pieno apprezzamento, definendo la norma «una norma di civiltà, che deve essere riconosciuta quale diritto per gli avvocati e per le avvocate, ostacolati – nell’esercizio delle loro funzioni – da problemi di salute propri o dei familiari, o da cause di forza maggiore». L’OCF ha inoltre evidenziato come questo strumento preservi l’integrità del sistema giudiziario, consentendo al contempo la tutela dei propri assistiti.
3. Obiettivi e benefici della nuova normativa
Il disegno di legge si propone di colmare un vuoto normativo che spesso ha creato situazioni di disparità di trattamento tra giudici e avvocati. In molte occasioni, infatti, agli avvocati non è stato riconosciuto il diritto di rinviare un’udienza per motivi di salute o familiari urgenti, mentre ai magistrati è stato concesso.
Le nuove norme mirano a garantire che nessun avvocato debba affrontare situazioni di stress o preoccupazione che possano compromettere la qualità della difesa offerta ai propri clienti. In particolare, si prevede che l’impossibilità di comparire per legittimo impedimento, come una malattia improvvisa o la necessità di assistere un familiare, debba essere considerata valida per richiedere un rinvio dell’udienza o la restituzione in termini, purché documentata adeguatamente.
4. Conclusione
L’approvazione del disegno di legge n. 729 rappresenta un importante traguardo per la tutela dei diritti degli avvocati, migliorando le condizioni di lavoro e garantendo una maggiore equità nel sistema giudiziario. Questa normativa non solo protegge gli avvocati come professionisti, ma anche come individui con responsabilità familiari e personali, contribuendo così a un sistema di giustizia più umano e comprensivo.
Il prossimo passo sarà l’ulteriore esame e l’eventuale approvazione definitiva del disegno di legge da parte delle altre istanze parlamentari, auspicando una rapida implementazione di queste necessarie tutele per la classe forense.
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