M. Serafini, Recensione a Giuseppe Cassano ”Rapporti familiari, responsabilità civile e danno esistenziale”, CEDAM, 2006, 1-350

Recensione a Giuseppe Cassano ”Rapporti familiari, responsabilità civile e danno esistenziale”, CEDAM, 2006, 1-350
 
 
          È stato pubblicato con la CEDAM e presentato, in occasione di un Convegno sul tema organizzato dall’AIAF Abruzzo presso il Tribunale di Pescara, il libro del prof. Giuseppe Cassano:”Rapporti familiari, responsabilità civile e danno esistenziale”.
          Con il suo libro, il Prof. Cassano si cala appieno nel tema “caldo” della responsabilità civile e del risarcimento del danno all’interno dei rapporti familiari, che sostanzialmente costituisce la fattispecie più nuova che, da trent’anni a questa parte, si è affacciata nel panorama giuridico del pianeta famiglia: fattispecie che ha in qualche modo recepito e portato a sintesi, in una configurazione con valenza giuridica, tutte le trasformazioni di non poco momento avvenute in questi anni dentro i rapporti familiari, avviate dai mutamenti del costume sociale, accolte e nello stesso tempo sollecitate dalla riforma del diritto di famiglia del 1975.
          Fattispecie che a sua volta, da una parte recepisce e dall’altra dà impulso ad un nuovo e più definito concetto di responsabilità dei soggetti e dei loro comportamenti nel rapporto familiare, che era andato progressivamente sbiadendo con un’interpretazione ed un progressivo svuotamento dell’istituto dell’addebito, (di natura peraltro del tutto diversa), i cui confini indefiniti e fumosi hanno rivelato tutti i loro limiti nell’applicazione giurisprudenziale.
          L’autore si propone di ricostruire, a partire da una analisi completa ed esauriente della categoria del danno, di così grande attualità nel nostro ordinamento, il passaggio giustamente definito “epocale” da molti studiosi, dalla concezione della famiglia come istituzione preordinata ad uno scopo esterno a sé, la conservazione dell’ordine sociale, alla famiglia sentita come comunità di soggetti autonomi, ciascuno dei quali è portatore di diritti che meritano tutela giuridica.
          E ciò fa attraverso una sistematica indagine, che intreccia i profili dottrinari con una accurata ricerca delle decisioni giurisprudenziali e dei principi che le hanno ispirate nel corso degli anni, conducendo il lettore a poco a poco dalla conoscenza e dall’esame delle diverse fattispecie di danno così come affermatesi in questi anni alla più specifica categoria del danno endofamiliare, che ha, da non molto tempo, trovato ampio spazio nel dibattito e qualche , ancora timida, applicazione, in particolare nella giurisprudenza di merito, fino ad arrivare alla ormai nota sentenza della Suprema Corte 10/5/05, n. 9801.
          Il testo, insomma, porta il lettore a focalizzare per tappe successive, insieme alla giurisprudenza sul punto , il passaggio da una idea consolidata nel mondo giuridico dell’esistenza di una disciplina chiusa e completa in se stessa del diritto familiare al progressivo ampliamento dei suoi confini, alla possibilità, anzi alla necessità che i rapporti familiari attingano risorse per la loro regolamentazione anche da altri significativi principi dell’ordinamento.
          Ne viene fuori un quadro sistematico del problema affrontato: partendo dalle riflessioni di una dottrina attenta a quanto maturava nei rapporti familiari sul piano sociologico ed alle conseguenze giuridiche da ciò prodotte sugli istituti tradizionali, l’autore opera una risitemazione dei principi, che hanno in qualche modo sollecitato la nascita del danno esistenziale per poi passare ad una trattazione più specifica dello stesso nelle singole fattispecie, badando a connotare e differenziare i vari tipi di danno, sia sul piano definitorio sia con il supporto delle sentenze di riferimento, adeguatamente riportate nei loro passaggi più significativi. Di particolare interesse per le novità che introduce il tema dei profili risarcitori in relazione alla violazione dei doveri coniugali: né vengono tralasciati sotto il profilo del danno, istituti nuovi, quali gli ordini di protezione, di cui alla legge n. 154/01, o quelli introdotti con la legge n. 40/04 sulle inseminazioni artificiali eterologhe, che configurano forme particolari di responsabilità, figure comunque emerse all’attenzione del legislatore a seguito del processo in corso di trasformazione della famiglia.
          I formulari finali, evidentemente diretti ai pratici, evidenziano la volontà dell’autore di fornire anche uno strumento pratico di lavoro a chi si avvicina per la prima volta alla materia e può così verificare la traduzione concreta delle riflessioni dottrinarie e degli orientamenti giurisprudenziali così efficacemente descritti.
          In definitiva, non solo uno strumento completo di studio, ma nel contempo una ricostruzione, che può offrirci spunti di domanda e di ulteriori riflessioni sul ruolo del risarcimento del danno all’interno della famiglia: certo una possibilità nuova per la tutela del coniuge nei confronti del comportamento dell’altro, quando questo viola e lede i valori fondamentali della persona, una possibilità tuttavia da maneggiare con delicatezza, ed attenzione, come sottolinea l’autore stesso, laddove il comportamento del familiare sia di gravità tale da violare diritti ritenuti inviolabili dall’ordinamento e pertanto meritevoli di tutela specifica, che fuoriesce dai tradizionali strumenti riservati al diritto familiare.
Il discorso è aperto, ci suggerisce l’autore: vedremo dove ci porterà.
 
                   Avv. Mariacarla SERAFINI
( AIAF – Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori)
 
 

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