Autore: C. Delle Fave
Editrice: Maggioli Editore Rimini
Anno edizione:sett. 2008
ISBN: 978-88-387-4619-2
Prezzo: 36.00 €
Pagine: 379
Piano dell’opera:
– La polizia giudiziaria
– Attività informativa della pg
– Assicurazione delle fonti di prova
– Perquisizioni e sequestri
– Sit ed interrogatorio
– Individuazione ed ispezione
– Accertamenti ed intercettamenti
– Notifiche
– Misure precautelari e cautelari
– Azione penale atti irripetibili ed incidente probatorio
– Processo minorile
– Giudice di pace
– Sicurezza dei sistemi informatici
– Sicurezza pubblica
COMMENTO:
Nel 1981 ho vestito, per la prima volta, l’uniforme della polizia municipale… e da allora non l’ho più tolta.
Già avevo vestita quella della “guardia di pubblica sicurezza” eppoi quella della “guardia del comune”, in un altalenarsi di ripensamenti sulla correttezza della mia scelta, tra gli altri ed i bassi del nostro, anzi, dei nostri difficili mestieri.
E sì. Perché sempre guardie siamo stati e sempre poliziotti nazionali o locali restiamo.
Cambiano le uniformi che vestiamo, i ruoli che svolgiamo, le funzioni che talvolta (impropriamente) ci appiccicano addosso… ma sempre servitori dello Stato restiamo, giacché lo Stato italiano è lo Stato dei comuni ed i Comuni, sono la storia d’Italia!
Peraltro, un comune sentire ed agire unisce in una sola ed unica grande famiglia, sia le forze di polizia, come gli addetti ai corpi e servizi della polizia locale: la polizia giudiziaria.
L’attività di p.g. è sicuramente connotata da professionalità specifiche, in ragione dei diversi corpi di appartenenza o amministrazioni pubbliche a cui fare riferimento: ma sicuramente, unica è l’Autorità Giudiziaria alla quale tutti quanti debbono fare riferimento, secondo comune regola giuridiche e deontologiche rinvenibili nell’unica legge che tutti devono conoscere ed applicare: quella relativa alla procedura penale.
Molti, in tal senso, sono i manuali di polizia giudiziaria che ho avuto modo di leggere: tutti interessanti e tutti utili a meglio comprendere le funzioni della polizia giudiziaria ed il giusto rapporto che deve esistere tra polizia giudiziaria ed Autorità Giudiziaria.
Sicuramente, il manuale odierno è caratterizzato dalla attualità normativa (essendo aggiornato al c.d. pacchetto sicurezza) di quanto in esso descritto ma – non sempre accade – è atto a distinguersi da altri manuali per l’evidenziazione di quegli che possono essere considerati gli “errori ricorrenti” (talvolta banali) nell’attività di indagine. Non da meno, l’esperienza operativa nella polizia di Stato, ha permesso a questo Autore di aggiungere quegli accenni necessari ed importanti alle banche dati del Ministero dell’Interno, rilevanti anche per la sicurezza europea ed internazionale ed alla sicurezza informatica.
Del resto i tempi cambiano ed è ben possibile che la polizia giudiziaria debba imparar ben presto, non solo a correre in sicurezza sulle strade, ma sulla “rete”; sempre sulla rete, intercettare coloro i quali approfittano della realtà virtuale per commettere i c.d. “crimini informatici” che, non poche volte, violano l’intimità e l’evoluzione sociale e civile dei minori e procurano danno al patrimonio pubblico, come privato.
E’ peraltro evidente che quanto può offrirci l’Autore sono degli spunti di riflessione, relativamente ai quali ciascun operatore di polizia giudiziaria deve trarre le indicazioni più utili ad approfondire la materia ed a migliorare la propria capacità di indagare, al fine di reprimere i crimini reali, come virtuali.
Sicuramente, quello che è possibile ottenere dalla lettura di questo testo, sono indicazioni operative per non commettere quegli “errori ricorrenti” che da soli, possono inficiare una complessa attività di indagine. Quegli errori che non poche volte “inducono” (soprattutto) il nostro Giudice di pace a frustrare, con il proprio giudicato, un’intera indagine di polizia giudiziaria. Quegli errori che non riguardano, né il fatto, né la capacità investigativa dell’operatore di p.g., né la responsabilità dell’autore (anche palese) del fatto, quanto la formalizzazione di quegli stessi fatti e la raccolta delle fonti di prova che, in tal senso, non sono idonee a resistere sino alla prova dibattimentale.
Beh, chi era più vecchio di me è riuscito a convincermi che la forma è sostanza e tanto più forte è il regime democratico di riferimento, tanto più è nel rispetto delle regole, anche formali, che trova efficacia l’esercizio di qualsivoglia azione di controllo, tanto preventiva, quanto repressiva.
Sicuramente, tra i non pochi meriti di questo Autore, c’è quello di avere segnalato sulla strada della indagine, le insidie che possono essere trovate ed i modi per evitarle.
[1] L’Autore, Funzionario di Polizia Municipale presso il Corpo Polizia Municipale del Comune di Forte dei Marmi, Referente Regionale per la Toscana ANCUPM e Locale ASAPS, cultore di diritto ed autore di pubblicazioni e rubriche, in un chiarissimo rapporto reciproco di disponibilità e di gratuità, intende presentare l’opera o le opere commentate, con l’unico scopo di contribuire a diffondere strumenti di arricchimento della propria, come dell’altrui cultura professionale. In tal senso, libero da qualsivoglia vincolo di mandato e/o di risultato, accetta ben volentieri le opere che i cortesi Editori o Cultori e Colleghi tutti vorranno sottoporgli, proponendo altresì la pubblicazione dei propri liberi commenti a quanti intenderanno pubblicarli. Per eventuali contatti via mail scrivere a giovannifontana@bipieltel.it .
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