Ministero del lavoro: nuove linee guida assegno di inclusione

Lorena Papini 28/06/24
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Il 24 giugno 2024, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il Decreto n. 104, che introduce le linee di indirizzo aggiornate sugli elementi fondamentali per la presa in carico e il progetto personalizzato rivolti alle persone in condizioni di svantaggio. Queste linee di indirizzo sono cruciali per l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI), un’importante misura di sostegno economico e sociale.

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Indice

1. L’assegno di inclusione


L’Assegno di Inclusione, istituito dal decreto-legge del 4 maggio 2023, n. 48, e successivamente convertito in legge il 3 luglio 2023, n. 85, rappresenta un intervento fondamentale per garantire l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. L’ADI è destinato ai nuclei familiari con disabili, minori, anziani e componenti in condizione di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dai servizi socio-sanitari territoriali.

2. Definizione delle condizioni di svantaggio


Le linee di indirizzo aggiornate, emanate ai sensi del DM n. 160 del 29 dicembre 2023, ampliano e specificano ulteriormente le condizioni di svantaggio già individuate. Le principali categorie incluse sono:
1. Persone con disturbi mentali: assistenza prevista dai servizi sociosanitari, inclusi gli ex degenti di ospedali psichiatrici.
2. Persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali: con un grado di invalidità non inferiore al 46%, necessitano di cure domiciliari integrate e supporto familiare.
3. Persone con dipendenze patologiche: inserite in programmi di riabilitazione e cura per dipendenza da alcool, droghe o gioco.
4. Vittime di tratta e violenza di genere: in carico ai servizi sociali o sociosanitari e inserite in programmi di protezione.
5. Ex detenuti: nel primo anno successivo alla fine della pena o in misure alternative alla detenzione.
6. Persone senza dimora: in condizioni di povertà estrema e inserite in programmi di assistenza.
7. Neomaggiorenni fuori dalla famiglia di origine: in carico ai servizi sociali per evitare l’esclusione sociale.

3. Percorsi di cura e assistenza nelle nuove linee guida


Il documento sottolinea l’importanza della presa in carico integrata, che coinvolge sia i servizi sociali che sanitari. Questa integrazione è essenziale per definire percorsi personalizzati di assistenza, che comprendono:
– Valutazione multidimensionale dei bisogni: effettuata dai servizi territoriali per stabilire un piano di assistenza individualizzato.
– Progetti di assistenza domiciliare e semiresidenziale: rivolti a persone con disabilità e fragilità sociali, per garantire supporto continuo e monitoraggio.
– Interventi di inclusione sociale: come i tirocini di formazione e inserimento lavorativo per promuovere l’autonomia delle persone in condizione di svantaggio.

4. Certificazione della condizione di svantaggio


Per accedere all’ADI, la condizione di svantaggio deve essere certificata da un’amministrazione pubblica competente prima della presentazione della domanda. Questo processo di certificazione richiede una documentazione dettagliata che attesti la presa in carico e l’inserimento in programmi di cura e assistenza.

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