Sono in programma per la prossima settimana i lavori per riformare la Giustizia, i quali prevedono: riorganizzazione amministrativa, riforma della giustizia civile e tributaria, modifiche al sistema penale.

Il Ministro Cartabia  dichiara che lo strumento prescelto per le riforme del settore giustizia sarà quello del decreto legislativo.

Riorganizzazione della giustizia

La priorità è la riduzione dei tempi della giustizia, secondo un modello di efficienza e competitività che sappia da un lato riconquistare la fiducia dei cittadini garantendo una tutela effettiva dei diritti e dall’altro permettere la ripresa degli investimenti.

Tale obiettivo si potrebbe raggiungere con:

  • l’Ufficio per il Processo, ovvero quel modello organizzativo che supporta il magistrato nella parte “conoscitiva” della causa, tramite assistenti addetti alla classificazione dei casi, alle ricerche di precedenti e dottrina, alla predisposizione di bozze di provvedimenti
  • integrazione, nelle cancellerie, di personale con professionalità tecniche diverse da quelle giuridiche, in considerazione anche dell’innovazione digitale in atto;
  • implementazione delle best practices
  • formazione dei magistrati destinati agli incarichi direttivi, che dovranno avere competenze organizzative e gestionali.

Implementazione della mediazione

L’intento è quello di valorizzare soluzioni alternative alle controversie (ADR), ritenute “complementari” al sistema giustizia, sia perchè permettono l’alleggerimento del carico giudiziario sia perchè tengono conto delle relazioni sociali coinvolte, risanano lacerazioni e stemperano le tensioni sociali”.

La mediazione dovrà essere toccata da un intervento normativo finalizzato a:

  • estenderne l’ambito di applicazione;.
  • prevedere incentivi processuali economici e fiscali;
  • disporre una mediazione endoprocessuale, delegata dal giudice.

La “giustizia preventiva e consensuale” sarà strumento indispensabile secondo la Ministra, per prevenire un’ondata di contenzioso all’indomani dello sblocco dei licenziamenti e degli sfratti.

Si legga anche:

-“Cosa prevede Draghi con la riforma della giustizia”;

-Riforma della giustizia e della Pubblica amministrazione: il discorso integrale di Mario Draghi

Riforma del processo civile

Il processo civile deve essere velocizzato utilizzando la sinteticità degli atti, dei filtri alle impugnazioni e della valorizzazione della funzione nomofilattica della Corte di Cassazione .

Riforma processo tributario

La riforma della giustizia tributaria rafforzerebbe professionalità e indipendenza dei giudici tributari e far in modo che la Corte di Cassazione possa esercitare la propria funzione nomofilattica.

Riforma processo penale

 

I punti salienti del disegno di legge riguardano:

  • deposito telematico degli atti e notificazioni telematiche;
  • riforma delle indagini e dell’udienza preliminare con fasi più certe stringenti;
  • ampliamento dei riti alternativi;
  • misure organizzative per rendere più scorrevole il dibattimento di primo grado e mantenerlo il luogo di svolgimento dell’esercizio dialettico del diritto di difesa;
  • rafforzare al presunzione di innocenza e il diritto di presenziare al processo
  • velocizzazione del giudizio di appello.

Occorre pensare anche a una deflazione sostanziale, con:

  • intervento sui meccanismi di procedibilità,
  • incremento del rilievo delle condotte riparatorie
  • ampliamento di messa alla prova e non punibilità per particolare tenuità del fatto.

La nuova prescrizione

Quanto relativamente al tema della prescrizione, il convincimento della Ministra è che un processo dalla durata ragionevole risolverebbe  il problema, contribuendo a sdrammatizzare i toni del dibattito. Un gruppo di lavoro procederà ad esaminare le diverse opzioni, fra le quali anche la distinzione tra prescrizione sostanziale e processuale.

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