MASSIMA
“Ai fini della trasparenza della P.A. sarebbe opportuno, che ai verbali di contestazione venissero allegati anche i certificati di taratura in copia conforme”.
COMMENTO
Si tratta di un nuovo ed importante orientamento sulla questione della scarsa trasparenza degli enti in materia di rilevazione elettronica delle infrazioni al Codice della Strada, quello espresso il 5 maggio 2016 dal Giudice di Pace di Corleone – Dott.ssa Avv. Giovanna Cannizzaro.
Il Giudice ha posto l’attenzione sul più rilevante aspetto, che coinvolge la sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015 e cioè quello della trasparenza dell’azione amministrativa.
Secondo il magistrato, a seguito della suddetta pronuncia, le certificazioni di taratura periodica degli autovelox, non solo si pongono come presupposti di validità dei verbali di accertamento, ma addirittura ne dovrebbero far parte integrante.
Orbene, poiché ci sono voluti vent’anni per realizzare il necessario “adeguamento” al Codice della Strada, è auspicabile, che il Parlamento inizi subito a lavorare nella direzione segnalata dal Giudice di Pace di Corleone; del resto, l’esperienza ci ha insegnato, che l’Alta Corte non ha fatto altro che recepire la pluriennale elaborazione giurisprudenziale di pace, l’unica a contatto con il cittadino utente della strada, che cercava di supplire il legislatore inerte, pur senza stabili conforti in Cassazione.
(a cura dell’Avv. Dr. Mario Di Lorenzo)
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