Con la circolare dell’11 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha fornito indicazioni sull’utilizzo degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione, cioè scuole primarie e medie.
Indice
1. Divieto di impiegare gli smartphone nelle scuole
La circolare fa riferimento a studi internazionali, i quali hanno rilevato la correlazione fra l’utilizzo del cellulare in classe, finanche a finalità educativa e didattica, e il livello degli apprendimenti degli studenti. Il rapporto Unesco del 2023 evidenzia che i dati delle valutazioni internazionali su larga scala, come quelli forniti dal programma per la valutazione internazionale degli studenti, sottolinea un nesso negativo tra l’uso eccessivo dei devices e il rendimento degli alunni. Viene riportato che in 14 paesi è stato riscontrato che la vicinanza a un mobile distrae gli studenti provocando un impatto negativo sull’apprendimento. Il rapporto Ocse Pisa 2022 evidenzia come gli smartphone rappresentino fonte di distrazione per gli alunni che lo impiegano con maggior frequenza a scuola, facendo scendere il livello di attenzione, in specie nel corso delle lezioni di matematica, così mettendo a rischio il rendimento nella materia. Inoltre, è stato rilevato che l’utilizzo continuo degli smartphone fin dall’infanzia e nella preadolescenza incide in modo negativo sullo sviluppo cognitivo determinando, tra le altre cose, perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, di spirito critico e adattabilità. Ulteriori analisi hanno comprovato una implementazione preoccupante, anche nel nostro stato, di minori affetti dalla sindrome della Hikikomori, ovvero il fenomeno dell’isolamento sociale volontario il quale comporta il ritiro dei ragazzi nel chiuso delle proprie abitazioni rinunciando ai rapporti col mondo esterno. In base a dette evidenze, a tutela dello sviluppo dell’individuo degli apprendimenti, il Ministro ha disposto il divieto di impiego in classe dello smartphone, finanche a scopi educativi e didattici, per gli alunni della scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, eccettuate le ipotesi ove il medesimo sia previsto dal piano indicativo individualizzato ovvero dal piano didattico personalizzato, quale supporto agli alunni con disabilità ovvero con disturbi specifici di apprendimento, o comunque per documentate condizioni personali. Al contrario, potranno essere utilizzati, per fini didattici, ulteriori device, quali pc e tablet, sotto la guida dei docenti. Restano fermi, per l’effetto, il ricorso alla didattica digitale e alla relativa valorizzazione, come l’impegno a rendere edotti gli alunni sul corretto ed equilibrato impiego delle nuove tecnologie, degli smartphone, dei social, e sui relativi rischi. Le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione dovranno provvedere ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa, anche prevedendo, nella scuola secondaria di primo grado, sanzioni disciplinari per gli alunni che dovessero contravvenire al divieto di impiego in classe dello smartphone.
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2. Utilizzo del registro elettronico
Tra i docenti è diffusa la consuetudine di assegnare i compiti da svolgere a casa solamente tramite notazione sul registro elettronico. Siffatta modalità comporta che gli alunni consultino in modo sistematico il registro elettronico tramite devices, quali smartphone e tablet, al fine di verificare le attività che devono essere svolte a casa e per quale giorno, sovente con la mediazione dei genitori titolari delle password di accesso. Per sostenere fin dai primi anni della scuola primaria e proseguendo nella scuola media, lo sviluppo della responsabilità degli studenti nella gestione dei compiti, dosando il ricorso alla tecnologia, la circolare raccomanda di accompagnare l’annotazione sul registro elettronico delle attività da svolgere a casa con quella giornaliera su diari o agende personali. Per la circolare, tenendo conto delle scadenze assegnate dai docenti nello svolgimento dei compiti, l’alunno potrà acquisire una crescente autonomia nella gestione degli impegni, senza dover ricorrere al registro elettronico.
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