Onere della prova: i patti modificativi

Redazione 12/06/20
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Onere della prova: è possibile modificarlo?

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Le prove nel processo civile

L’opera affronta i singoli mezzi di prova, tipici e atipici, analizzandone caratteristiche e valore, al fine di guidare il professionista nella scelta più corretta per sostenere la propria linea difensiva.La peculiarità del volume consiste nella trattazione della prova in relazione ai singoli tipi di procedimento: oltre alle prove nell’ambito del rito ordinario, gli Autori affrontano la tematica in relazione, fra gli altri, al procedimento di separazione, al procedimento monitorio e a quello cautelare.La trattazione si sviluppa basandosi sul dato normativo e sulle recenti pronunce giurisprudenziali relative all’utilizzo nonché alla portata probatoria dei singoli mezzi di prova, aiutando in tal modo l’operatore ad orientare il proprio lavoro, confrontandosi con casi pratici.a cura di Gianluca MorrettaAvvocato, partner dello studio R&P Legal, con particolare esperienza nel contenzioso civile e commerciale. È esperto nella tutela della proprietà industriale e intellettuale.Maria Teresa BartalenaAvvocato, si occupa di diritto civile e svolge la propria attività prevalentemente nel settore banking and finance.Nicola Berardi Avvocato, opera nel settore del diritto commerciale, con particolare riferimento al diritto della proprietà industriale e delle nuove tecnologie.Alberto CaveriAvvocato, partner dello studio R&P Legal, si occupa di contenzioso ordinario e arbitrale per conto di enti pubblici e primarie società.Ludovica CerettoAvvocato, svolge la propria attività nei settori del commercio elettronico, del trattamento dei dati personali, del diritto della comunicazione e della pubblicità, dei servizi online e del diritto d’autore.Antonio Faruzzi Avvocato, opera nel settore del diritto commerciale, occupandosi in particolare di operazioni straordinarie di fusione ed acquisizione e di contenziosi civili.Beatrice GalvanAvvocato, si occupa di diritto civile, con particolare esperienza nel contenzioso civile e nel diritto commerciale e societario.Paolo GrandiAvvocato, partner dello studio R&P Legal, esperto di contenzioso commerciale e societario. Assiste primarie aziende del comparto manifatturiero e metalmeccanico, del settore della moda, dell’automotive e della ristorazione.Enrico Lambiase Avvocato, partner dello studio R&P Legal, si occupa prevalentemente di contenzioso nell’ambito del diritto civile, oltre che di diritto di famiglia e delle successioni.Marco LaulettaAvvocato, opera principalmente nel settore del diritto bancario, della contrattualistica commerciale nazionale ed internazionale, del diritto dell’ambiente e dell’energia.Giovanna MaggiaAvvocato, esperta di diritto commerciale in riferimento alla tutela della proprietà intellettuale e al settore del commercio elettronico e della protezione dei dati personali.Luca Magistretti Avvocato, si occupa di contenzioso in materia societaria e assicurativa, di responsabilità civile professionale e da prodotto, di procedure concorsuali e di regolamentazione assicurativa.Daniele Merighetti Avvocato, svolge prevalentemente attività di assistenza nell’ambito del diritto civile, con particolare riferimento alla responsabilità contrattuale, alle locazioni ed alla tutela del consumatore.Massimo Moraglio Avvocato, si occupa prevalentemente di contenzioso civile, avendo maturato una particolare esperienza in ambito bancario e nei procedimenti di esecuzione immobiliare.Maria Grazia Passerini Avvocato, si occupa prevalentemente di diritto civile, avendo maturato una particolare esperienza nella gestione delle controversie di natura famigliare.Cristiano Principe Avvocato, si occupa prevalentemente di diritto civile e, in particolare, di responsabilità civile, diritto commerciale e societario. È autore di pubblicazioni su condominio e locazioni.Serena SibonaDottoressa, laureata nel 2017 presso l’Università di Torino, ha maturato esperienze accademiche all’estero. Da gennaio 2018 si dedica prevalentemente al diritto commerciale e al trattamento dei dati personali.Caterina Sola Avvocato, partner dello studio R&P Legal, da oltre 25 anni svolge la propria attività nell’ambito del contenzioso civile, avendo maturato particolare esperienza soprattutto nei procedimenti cautelari ed esecutivi.Stefania Tiengo Avvocato, partner dello studio R&P Legal, si occupa principalmente di contenzioso civile e di assistenza alle imprese nell’ambito della contrattualistica, soprattutto nel settore immobiliare e delle locazioni.Monica Togliatto Avvocato, partner dello studio R&P Legal, dottoressa di ricerca in diritto civile presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di diritto della pubblicità, proprietà intellettuale ed industriale, diritto dei consumatori.Margherita Vialardi Avvocato, si occupa prevalentemente di contenzioso civile ordinario e arbitrale, con particolare esperienza nel settore della responsabilità professionale.Matteo Visigalli Avvocato, si occupa di diritto civile prestando assistenza giudiziaria, ordinaria e arbitrale, con particolare specializzazione nel contenzioso commerciale e societario.

Maria Teresa Bartalena, Nicola Berardi, Alberto Caveri, Ludovica Ceretto, Antonio Faruzzi, Beatrice Galvan, Paolo Grandi, Enrico Lambiase, Marco Lauletta, Giovanna Maggia, Luca Magistretti, Daniele Merighetti, Massimo Moraglio, Gianluca Morretta, Maria Gr | 2020 Maggioli Editore

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L’art. 2698 c.c., rubricato “patti relativi all’onere della prova”, ammette la validità dei patti con cui i contraenti invertono o modificano l’onere della prova, salvo i casi in cui la controversia abbia ad oggetto diritti indisponibili ovvero la modifica della regola di giudizio stabilita dall’art. 2697 c.c. renda, per una delle parti in causa, eccessivamente difficile l’esercizio del diritto.
Fuori dalle ipotesi tassativamente elencate dall’articolo in questione è dunque consentito all’autonomia dei privati incidere sulle regole di riparto dell’onere della prova, stabilendo ad esempio che spetti al creditore che agisce in giudizio per ottenere la prestazione prevista contrattualmente dimostrare l’inadempimento del debitore. I patti tra le parti possono avere ad oggetto l’inversione dell’onere della prova ovvero la sua modificazione, cioè l’individuazione dei mezzi e delle modalità mediate le quali la parte potrà assolvere l’onere della prova a cui è tenuta. Così, ad esempio, le parti potranno escludere la rilevanza di alcuni mezzi istruttori, oppure derogare ai limiti normativamente previsti per altri (ammettendo ad esempio la prova testimoniale nonostante il valore del contratto sia superiore a quello previsto dall’art. 2721, comma 1, c.c.). Oppure ancora, sarà consentito alle parti attribuire fede privilegiata ad alcuni documenti (come per esempio le scritture contabili dell’imprenditore anche per i fatti a lui favorevoli) ovvero consentire l’utilizzazione in giudizio di un documento nonostante sia privo della sottoscrizione richiesta dalla legge.La validità degli accordi ex art. 2698 c.c. è subordinata a due condizioni. Anzitutto, deve trattarsi di una materia che rientra nella disponibilità delle parti, considerato che, disponendo degli oneri probatori, le parti finiscono col disporre (sia pure indirettamente) del diritto sostanziale azionato in giudizio.
La seconda condizione è quella per cui la situazione che risulta dall’inversione o modificazione degli oneri probatori non sia eccessivamente onerosa per una delle parti in causa. Si tratta evidentemente di una valutazione rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, che può vertere su ogni aspetto ritenuto rilevante, come i costi ovvero la difficoltà di procurarsi la prova. La giurisprudenza ammette l’inversione unilaterale dell’onere della prova, consentendo cioè che la modifica della regola di giudizio di cui all’art. 2697 c.c. derivi non già da un accordo tra le parti ma dalla sola volontà di chi potrebbe giovarsene.

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Tuttavia, in queste ipotesi, la volontà di rinunciare ai benefici derivanti dall’onere della prova deve emergere espressamente e inequivocabilmente: secondo la giurisprudenza, infatti, non è sufficiente che la parte su cui non grava l’onere deduca o, fin anche, offra la prova di un fatto ex adverso allegato, «occorrendo, invece, la inequivoca manifestazione della parte medesima di volere rinunciare ai benefici e ai vantaggi che le derivano dal principio che regola la distribuzione dell’onere stesso e di subire le conseguenze dell’eventuale fallimento della prova dedotta od offerta».

Onere della prova: la posizione della giurisprudenza

La giurisprudenza si è spesso occupata dei patti di modificazione dell’onere della prova in materia bancaria, ammettendo che il contratto di conto corrente possa contenere un’espressa previsione che attribuisce ai libri e alle scritture contabili della banca piena efficacia probatoria nei confronti dei clienti. Solo in presenza di questa clausola contrattuale è consentito alla banca di dimostrare, in un giudizio a cognizione piena, l’esatto ammontare del proprio credito attraverso l’estratto conto bancario (altrimenti destinato ad assumere rilevanza probatoria solo nei procedimenti a cognizione sommaria).
«Infatti, ai sensi dell’art. 50 del D. Lgs.1.9.1993, n. 385, l’estratto conto bancario può costituire piena prova dell’ammontare del credito soltanto nell’ambito dei procedimenti monitori giacché, nel caso in cui venga proposta opposizione, assumerà mero valore indiziario salvo l’ipotesi in cui il cliente abbia sottoscritto una clausola, nel contratto di conto corrente, con la quale riconosca che i libri e le altre scritture contabili della banca facciano piena prova nei suoi confronti in quanto la stessa non appare eccedere il principio dell’onere della prova di cui all’art. 2698 del codice civile, né un eccessivo aggravamento dell’esercizio del diritto» (così, Cass. civ., 2.12.2011, n. 25857, in “CED Cassazione”, 2011 e, più di recente, Trib. Latina, 23.2.2018, in “Utetgiuridica.it”).
Il principio appena esposto va ovviamente coordinato con il richiamato art. 33 del Codice del Consumo: qualora la controparte della banca sia un consumatore, l’accordo che attribuisce efficacia probatoria privilegiata all’estratto del conto bancario dovrà ritenersi vessatorio (e dunque invalido), salvo prova contraria che dovrà essere fornita dalla banca (ad esempio dimostrando che la clausola è stata frutto di specifica contrattazione con il cliente).

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L’opera affronta i singoli mezzi di prova, tipici e atipici, analizzandone caratteristiche e valore, al fine di guidare il professionista nella scelta più corretta per sostenere la propria linea difensiva.La peculiarità del volume consiste nella trattazione della prova in relazione ai singoli tipi di procedimento: oltre alle prove nell’ambito del rito ordinario, gli Autori affrontano la tematica in relazione, fra gli altri, al procedimento di separazione, al procedimento monitorio e a quello cautelare.La trattazione si sviluppa basandosi sul dato normativo e sulle recenti pronunce giurisprudenziali relative all’utilizzo nonché alla portata probatoria dei singoli mezzi di prova, aiutando in tal modo l’operatore ad orientare il proprio lavoro, confrontandosi con casi pratici.a cura di Gianluca MorrettaAvvocato, partner dello studio R&P Legal, con particolare esperienza nel contenzioso civile e commerciale. È esperto nella tutela della proprietà industriale e intellettuale.Maria Teresa BartalenaAvvocato, si occupa di diritto civile e svolge la propria attività prevalentemente nel settore banking and finance.Nicola Berardi Avvocato, opera nel settore del diritto commerciale, con particolare riferimento al diritto della proprietà industriale e delle nuove tecnologie.Alberto CaveriAvvocato, partner dello studio R&P Legal, si occupa di contenzioso ordinario e arbitrale per conto di enti pubblici e primarie società.Ludovica CerettoAvvocato, svolge la propria attività nei settori del commercio elettronico, del trattamento dei dati personali, del diritto della comunicazione e della pubblicità, dei servizi online e del diritto d’autore.Antonio Faruzzi Avvocato, opera nel settore del diritto commerciale, occupandosi in particolare di operazioni straordinarie di fusione ed acquisizione e di contenziosi civili.Beatrice GalvanAvvocato, si occupa di diritto civile, con particolare esperienza nel contenzioso civile e nel diritto commerciale e societario.Paolo GrandiAvvocato, partner dello studio R&P Legal, esperto di contenzioso commerciale e societario. Assiste primarie aziende del comparto manifatturiero e metalmeccanico, del settore della moda, dell’automotive e della ristorazione.Enrico Lambiase Avvocato, partner dello studio R&P Legal, si occupa prevalentemente di contenzioso nell’ambito del diritto civile, oltre che di diritto di famiglia e delle successioni.Marco LaulettaAvvocato, opera principalmente nel settore del diritto bancario, della contrattualistica commerciale nazionale ed internazionale, del diritto dell’ambiente e dell’energia.Giovanna MaggiaAvvocato, esperta di diritto commerciale in riferimento alla tutela della proprietà intellettuale e al settore del commercio elettronico e della protezione dei dati personali.Luca Magistretti Avvocato, si occupa di contenzioso in materia societaria e assicurativa, di responsabilità civile professionale e da prodotto, di procedure concorsuali e di regolamentazione assicurativa.Daniele Merighetti Avvocato, svolge prevalentemente attività di assistenza nell’ambito del diritto civile, con particolare riferimento alla responsabilità contrattuale, alle locazioni ed alla tutela del consumatore.Massimo Moraglio Avvocato, si occupa prevalentemente di contenzioso civile, avendo maturato una particolare esperienza in ambito bancario e nei procedimenti di esecuzione immobiliare.Maria Grazia Passerini Avvocato, si occupa prevalentemente di diritto civile, avendo maturato una particolare esperienza nella gestione delle controversie di natura famigliare.Cristiano Principe Avvocato, si occupa prevalentemente di diritto civile e, in particolare, di responsabilità civile, diritto commerciale e societario. È autore di pubblicazioni su condominio e locazioni.Serena SibonaDottoressa, laureata nel 2017 presso l’Università di Torino, ha maturato esperienze accademiche all’estero. Da gennaio 2018 si dedica prevalentemente al diritto commerciale e al trattamento dei dati personali.Caterina Sola Avvocato, partner dello studio R&P Legal, da oltre 25 anni svolge la propria attività nell’ambito del contenzioso civile, avendo maturato particolare esperienza soprattutto nei procedimenti cautelari ed esecutivi.Stefania Tiengo Avvocato, partner dello studio R&P Legal, si occupa principalmente di contenzioso civile e di assistenza alle imprese nell’ambito della contrattualistica, soprattutto nel settore immobiliare e delle locazioni.Monica Togliatto Avvocato, partner dello studio R&P Legal, dottoressa di ricerca in diritto civile presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di diritto della pubblicità, proprietà intellettuale ed industriale, diritto dei consumatori.Margherita Vialardi Avvocato, si occupa prevalentemente di contenzioso civile ordinario e arbitrale, con particolare esperienza nel settore della responsabilità professionale.Matteo Visigalli Avvocato, si occupa di diritto civile prestando assistenza giudiziaria, ordinaria e arbitrale, con particolare specializzazione nel contenzioso commerciale e societario.

Maria Teresa Bartalena, Nicola Berardi, Alberto Caveri, Ludovica Ceretto, Antonio Faruzzi, Beatrice Galvan, Paolo Grandi, Enrico Lambiase, Marco Lauletta, Giovanna Maggia, Luca Magistretti, Daniele Merighetti, Massimo Moraglio, Gianluca Morretta, Maria Gr | 2020 Maggioli Editore

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