Opzione donna 2023: al via le istanze all’INPS

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Indice

2. La disciplina

  • Anzianità contributiva: almeno 35 anni
  • Età anagrafica: almeno 60 anni per lavoratrici dipendenti e autonome, ridotta di un anno per ogni figlio e nel limite di 2 anni; almeno 58 anni per le lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in crisi, a prescindere dal numero di figli.
  • Ulteriori requisiti da possedere in modo alternativo:
    • lavoratrici caregivers che assistono da almeno 6 mesi il coniuge ovvero un parente di primo grado convivente con handicap grave, o un parente oppure un affine di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni ovvero siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
    • lavoratrici con disabilità che abbiano una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% (accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile);
    • lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in crisi per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’art. 1, c. 852, l. n. 296/06.

3. Opzione donna nel 2023: domande

  • tramite il portale istituzionale INPS, mediante SPID di Livello 2, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di identità elettronica 3.0, seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Pensione anticipata “Opzione donna” – Domanda”;
  • rivolgendosi al Patronato;
  • telefonando al Contact Center Integrato dell’INPS.

Avv. Biarella Laura

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