Spese extra su voli low-cost: la maxi multa a difesa dei consumatori

Lorena Papini 03/06/24
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Chiunque prenoti un volo, soprattutto su compagnie low-cost, sa che al costo del biglietto base devono essere aggiunti parecchi costi accessori, più o meno evitabili. Questi costi, che includono anche pasti a bordo, rappresentano, secondo un report di IdeaWorks e CarTraweler, un giro di affari di 117.9 miliardi di dollari. Tuttavia, la scarsa trasparenza di queste spese ha portato le autorità spagnole a intervenire. Dopo un’istruttoria durata mesi, il Ministero dei diritti dei consumatori ha imposto una multa di 150 milioni di euro a Ryanair, easyJet, Vueling e Volotea, a seguito di una denuncia presentata dalle associazioni dei consumatori nel 2023.

Indice

1. Il costo dei bagagli a mano sulle compagnie low cost


Le pratiche riguardanti i bagagli a mano sono state già oggetto di controversie legali. Nel 2019, un tribunale spagnolo aveva sanzionato Ryanair per la sua politica sul pagamento del bagaglio a mano, considerata abusiva. Nonostante ciò, Ryanair ha continuato a imporre tali costi, sostenendo che la determinazione delle dimensioni del bagaglio a mano è di competenza delle compagnie aeree.
Il successo delle compagnie aeree low cost, con la loro politica di prezzi bassi, ha portato anche le compagnie tradizionali a ridurre servizi gratuiti come cibo, bevande e intrattenimento sui voli a breve e medio raggio. Questo ha creato un mercato dove i passeggeri devono pagare per servizi che un tempo erano inclusi nel prezzo del biglietto.

2. Tutela dei diritti dei passeggeri: le cause negli anni


Il Ministero dei diritti dei consumatori ha rilevato numerose violazioni dei diritti dei passeggeri. Secondo il comunicato sul sito di Facua, un’associazione dei consumatori, “Le multe includono (oltre al problema del costo dei bagagli a mano, N.d.R.) anche altre tre pratiche illecite: il costo per la selezione del posto quando si viaggia con persone dipendenti, come disabili e bambini piccoli, che, al pari della questione del bagaglio a mano, è stata classificata come infrazione molto grave. E altre due per infrazioni qualificate come gravi: proibire il pagamento in contanti nell’acquisto di biglietti negli aeroporti e l’omissione di informazioni e la mancanza di chiarezza nei prezzi pubblicati, rendendo difficile per gli utenti la possibilità di confrontare le offerte e distorcendo il posizionamento delle compagnie aeree nelle ricerche su internet. La notizia è stata anticipata questo venerdì dalla Cadena SER”.
Le associazioni dei consumatori spagnole, OCU e Facua, hanno segnalato queste pratiche dal 2018, il che ha portato all’apertura dell’indagine ministeriale nel 2023. L’OCU ha sottolineato l’importanza di una maggiore trasparenza e ha auspicato che altri Paesi europei seguano l’esempio spagnolo.
L’Associazione delle linee aeree spagnole (ALA) ha espresso forti critiche alla decisione del governo, ritenendo che questa violi le regole del mercato unico dell’Unione Europea e la libertà delle compagnie aeree di determinare i propri prezzi. Javier Gandara, presidente dell’ALA, ha dichiarato: “Difendiamo il diritto del consumatore di scegliere la migliore opzione di viaggio”. Tuttavia, le autorità hanno ribattuto che la protezione dei diritti dei consumatori è prioritaria e che le pratiche delle compagnie aeree devono essere trasparenti e corrette.

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3. Le multe e l’annuncio di OCU e Facua


Le sanzioni, annunciate dalle associazioni per la tutela dei consumatori OCU e Facua e confermate dall’ALA, variano tra le compagnie. Ryanair, la prima a introdurre la pratica del bagaglio a mano a pagamento nel 2018, ha ricevuto la multa maggiore. Vueling ha ricevuto una sanzione inferiore, mentre le multe per easyJet e Volotea sono risultate ancora più basse. Inoltre, il ministero ha applicato un “ammonimento speciale” a Ryanair per l’imposizione di una tariffa di 20 euro per la stampa della carta d’imbarco in aeroporto, considerata sproporzionata.
Come si legge sul sito di Facua, infatti, queste pratiche violano la Legge spagnola di Navigazione Aerea, “dove si stabilisce che “il vettore sarà obbligato a trasportare gratuitamente in cabina, come bagaglio a mano, gli oggetti e i pacchi che il viaggiatore porta con sé“. Sono previste eccezioni solo per “ragioni di sicurezza, legate al peso o alle dimensioni dell’oggetto in relazione alle caratteristiche dell’aeromobile” Allo stesso modo, l’articolo 82 del Decreto Legislativo 1/2007, del 16 novembre, che approva il testo unico della Legge Generale per la Difesa dei Consumatori e degli Utenti e altre leggi complementari, considera abusive tutte quelle “clausole non negoziate individualmente e tutte quelle pratiche non espressamente consentite che causano, a danno del consumatore e dell’utente, uno squilibrio significativo dei diritti e delle parti derivanti dal contratto“, così come quelle che “limitano i diritti del consumatore e dell’utente“, “determinano la mancanza di reciprocità nel contratto“ e “risultano sproporzionate in relazione alla perfezione ed esecuzione del contratto“, tra le altre.”

4. Conclusioni


La sanzione di 150 milioni di euro inflitta alle compagnie aeree low cost rappresenta un passo significativo nella tutela dei diritti dei consumatori. Questa vicenda potrebbe avere ripercussioni a livello europeo, incoraggiando altri Paesi a esaminare le pratiche delle compagnie aeree e a promuovere una maggiore trasparenza nei costi aggiuntivi imposti ai passeggeri. La protezione dei diritti dei consumatori rimane un obiettivo fondamentale, e questo caso sottolinea l’importanza di un mercato aereo equo e trasparente.

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