Poste italiane s.p.a. – controllo sulla gestione finanziaria – Corte dei conti – determinazione n. 1/2005 – profili di criticità

La ?pregevole ed attenta relazione in allegato? concerne Poste Italiane S.P.A. trasformata in societ? giusta Delibera CIPE del 17.12.1997 ed assoggettata a? decorrere dal 1994 al controllo ?della Corte dei Conti nelle forme di cui all? art. 12 L. n. 259/1958.

L? articolazione di detta relazione? spazia dal quadro di riferimento normativo alla analisi di Corporate Governance e configurazione societaria assunta, dalla gestione patrimoniale, economico-finanziaria sino alle risorse umane, dalle divisioni di prodotto sino alla attivit? contrattuale ed alle societ? del gruppo ed al sistema dei controlli interni.

La Corte rileva un risultato netto di circa 4,5 volte superiore all? esercizio precedente determinato da una crescita di fatturato scaturente dalle attivit? della capogruppo. Parimenti il volume degli investimenti risulta di entit? considerevole con riferimento all? esercizio 2003 e destinato soprattutto a progetti di informatizzazione e di ristrutturazione degli uffici postali. Tuttavia, il complesso degli investimenti ? anche in netto decremento rispetto al trend evolutivo delle ultime annualit?. All? atto della privatizzazione Poste Italiane si colloca in un assetto aziendale polarizzato sul principio di competizione del mercato che presuppone efficienza, verifica dei costi, redditivit? di iniziative? e livelli elevati? di qualit? delle prestazioni. Si osserva che gli investimenti effettuati hanno permessi alla societ? il raggiungimento costante e progressivo di qualit? tali? da potersi confrontare con i migliori operatori postali. Ancorch? la Corte puntualizza? che parte della clientela lamenta insoddisfazione del servizio postale cos? da raccomandare di serbare? ad un livello elevato la soglia di attenzione dal punto di vista qualitativo permanendo ad esempio irrisolto il problema delle code presso gli uffici postali sia pure con notevoli differenziazioni territoriali. La diminuzione dei ricavi nei servizi postali investe la globalit? dei servizi, mentre si assiste ad un notevole incremento per la remunerazione per i servizi di conto corrente. Servizi recenti quali il Bancoposta ed altri quali quelli tradizionali dei proventi di conto corrente ( in particolare, la accettazione dei bollettini ) hanno prodotto un certo incremento ai ricavi. Il costo del personale appare stabile dovendosi precisare che il costo per il lavoro interinale compare in bilancio fra i costi per i servizi. L? indebitamento finanziario netto ? in miglioramento.

Peraltro, la relazione acclara? evidenti criticit? ed anomalie nella gestione della societ? e segnala la necessit? improcrastinabile di potenziamento del sistema di regole e di procedure tali da pervenire al contenimento delle irregolarit? riscontrate: plurime? connesse alla attivit? negoziale svolta da Poste Tutela, ai buoni postali fruttiferi ed alla partita dei derivati? nel periodo 1999-2003. Per quest? ultima moltissime operazioni? sono state meramente speculative e non a copertura di posizioni debitorie della stessa societ?. L? operativit? dei derivati ? stata posta in essere mediante elusione di deleghe e di? poteri di firma in violazione di quanto approvato dal CdA nel 2001. Ci? spiega anche un valore corrente negativo del portafoglio titoli della societ?.Permangono contrazioni dirette? alla partecipazione di pi? soggetti? con riferimento alle gare allargate con un lieve decremento del ricorso alla trattiva privata. Non indifferente l? utilizzo di personale a tempo determinato quali i CTD, gli interinali e gli apprendisti. Tali elementi di criticit? afferiscono alla sfera della qualit?, alla utenza ed alla clientela? a cui devono aggiungersi profili gestionali discutibili in disparte talune realt? positive? quali Poste Vita.

  • allegato

Francaviglia Rosa, Brunelli Marco

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