Volume consigliato
Privacy e GDPR: Manuale applicativo con esempi e casistiche settoriali
Il volume si distingue per il suo carattere multidisciplinare ponendosi quale strumento pratico e immediato per rispondere in modo corretto alle finalità della legge.Per ogni tipologia di attività, dalla sanità, alle assicurazioni, dalle banche, alle PMI fino ad arrivare al settore scolastico, il manuale diventa uno strumento per interpretare in modo efficace, il quadro regolatorio in materia di protezione dei dati personali e le sue indicazioni pratiche, riescono a dare criteri precisi su come applicarlo. Il manuale oltre a contenere le disposizioni della legge, è dotato di un formulario che permette un’analisi accurata della situazione in cui il soggetto si trova e, con chek-list, fac-simili, lettere di nomina, informative, istruzioni operative a tutto quello che occorre, permette di riuscire ad avere in breve tempo, una soluzione a tutte le problematiche che il GDPR ha introdotto. Il manuale può essere utilizzato, non solo a chi la legge la deve applicare, ma anche a quei soggetti, certificatori e verificatori delle norme UNI EN ISO, che sono preposti alla valutazione per i sistemi di qualità.Sistemi che oggi sono fondamentali per porre le aziende nella condizione di trovarsi, in un mercato concorrenziale, pronte a soddisfare le sempre più esigenti richieste di tutti gli stakeholder. Il volume affronta, in particolare, i seguenti settori:- banche;- assicurazioni;- sanità;- lavoro;- scuole. MONICA MANDICOGià DPO e legal Specialist di privati e aziende, è avvocato e founder di Mandico & Partners. È stata coautrice di diverse opere, oltre ad aver pubblicato diverse monografie e contribuito ad opere collettanee in materia di privacy. Docente nel Corso di Perfezionamento “ Privacy e potere di controllo nelle imprese e nei rapporti di lavoro”, organizzato e patrocinato dalle Università delle Marche ed UNICAM.
Monica Mandico | 2019 Maggioli Editore
32.00 € 25.60 €
Premessa
Vi siete accorti o vi hanno segnalato che le vostre foto si trovano sui social network con un Falso Profilo e non sapete come procedere per tutelarvi ?
Siete vittima di un reato e dovete agire velocemente.
La falsità di un profilo social, oggi, è fatto rilevante nella vita di ognuno di noi, nella maggior parte dei casi, al fake è associata una reale foto accompagnata di solito da una descrizione degradante.
Quello che non tutti sanno, però, è che tale comportamento costituisce un reato, passibile di condanna penale. Il nostro ordinamento sanziona penalmente chi crea profili fittizi o utilizza foto altrui per indurre terzi in errore con diverse finalità.
Cassazione Penale Sez. V, sentenza n. 22049 del 06/07/2020
Integra il delitto di sostituzione di persona la condotta di colui che crea ed utilizza un “profilo” su “social network“, servendosi abusivamente dell’immagine di un diverso soggetto, inconsapevole, in quanto idonea alla rappresentazione di un’identità digitale non corrispondente al soggetto che ne fa uso. (Fattispecie relativa alla creazione di falsi profili “facebook“)
CASSAZIONE PENALE Sez. V – , Sentenza n. 22049 del 06/07/2020[1]
Cassazione Penale Sez. V, sentenza n. 25774 del 23/04/2014
Gli ermellini con la sentenza n. 22049 del 2020 riprendono quanto precisato dalla Corte di Cass. Sez. V, n. 25774 del 23/04/2014, secondo la quale “integra il delitto di sostituzione di persona (art. 494 cod. pen.) la condotta di colui che crea ed utilizza un “profilo” su social network, utilizzando abusivamente l’immagine di una persona del tutto inconsapevole, associata ad un “nickname” di fantasia ed a caratteristiche personali negative, e la descrizione di un profilo poco lusinghiero sul “social network” evidenzia sia il fine di vantaggio, consistente nell’agevolazione delle comunicazioni e degli scambi di contenuti in rete, sia il fine di danno per il terzo, di cui è abusivamente utilizzata l’immagine”.[2]
Fattispecie giuridicamente rilevanti
- Si configura il reato di sostituzione di persona, in tale ipotesi, se le frasi dette in chat o pubblicate ledono la reputazione della persona di cui si è creato il falso profilo, si commetterà il reato di diffamazione aggravata[3]. “Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno. L’attribuzione di un falso nome riguarda non tanto il nome o il cognome, quanto l’assunzione di un’identità diversa dalla propria. Non è necessario che l’identità che ci si attribuisce sia quella di altri, potendo essere immaginaria
- Si configura il reato di diffamazione aggravata quando si tratta di una condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o, comunque, quantitativamente apprezzabile di persone e l’offesa alla reputazione consiste nell’attribuzione di un fatto determinato. Reato, appunto, aggravato dall’uso di un mezzo di pubblicità, come tali sono ritenuti dalla Corte i social network.[4]
- Si tratta di reato di violazione della privacy se viene pubblicata un’immagine in cui viene ritratta una persona senza che questa abbia mai dato autorizzazione[5].
- Si configura l’illecito della violazione del diritto d’autore invece quando l’immagine rubata è uno scatto d’autore[6].
Linee guida per una tutela legale
Dal momento in cui avete scoperto che la vostra immagine è stata rubata e usata per creare un profilo falso su un social network, cercate di non andare nel panico e seguite le seguenti linee guida:
Vi consigliamo di presentare una denuncia alla polizia postale[7] ma la prima cosa da fare è procurarti le prove del furto di identità.
Molti siti consigliano di fare subito una segnalazione, noi invece abbiamo posto questa azione all’ultimo posto per il semplice motivo che l’intenzione è anche quella di prendere dei provvedimenti legali.
Dovete cercare di individuare l’account del falso profilo procedendo nel modo seguente:
- catturate uno screenshot della pagina falsa.
- Identificate il profilo falso con l’ID. Nella maggioranza dei casi è possibile leggerlo anche tramite la URL[8] del profilo in questione
Oppure tramite App
Per Facebook:
- Vai al profilo o alla Pagina dell’account che ha assunto l’identità di qualcun altro tramite App facebook;
- Clicca sui tre pallini sotto lìimmagine copertina;
- Nella pagina che si apre ( impostazioni profilo) clicca su copia link ;
- Copia link su App Note e lo userai per la denuncia;
Per Instagram:
- accedete al profilo falso tramite App Instagram;
- Clicca sui tre pallini vicino il nome profilo;
- Si aprirà una finestra che si apre clicca su copia URL del profilo ;
- Copia URL su App Note e lo userai per la denuncia;
- È bene (non obbligatorio ma consigliato) ricorrere alla prova testimoniale chiamando un amico affinché possa notare anche lui il profilo falso e dichiararlo eventualmente, in un momento successivo, dinanzi al giudice.
- Segnalate l’abuso alla Polizia postale del luogo di residenza, indicando il nome del falso profilo e il numero recuperato nel modo appena descritto. É possibile contattare la Polizia postale tramite apposito modulo altrimenti si può sporgere denuncia anche ai Carabinieri o alla Polizia, poi provvederanno gireranno per competenza la denuncia alla Polizia postale.
Ricordate di fare la denuncia alle Forze dell’Ordine prima di segnalare il profilo in quanto se andate a fare una denuncia ed il profilo è stato già cancellato non avrete nulla che, in quella data ed in quel giorno esatto,dimostri che questo fosse online.
Se invece non avete alcuna intenzione di sporgere denuncia, allora la semplice segnalazione può essere eseguita subito ma non potrete più avanzare richieste legali successive, se il profilo fosse cancellato. Per le modalità di segnalazione di un profilo ecco alcuni link : Segnalazione Profilo su Facebook [ click qui ] , Segnalazione Profilo su Instagram [ click qui ][9].
Reclamo al Garante per la protezione dei dati personali
Potreste, inoltre, utilizzare un ulteriore strumento il reclamo al Garante per la protezione dei dati personali che consente all’interessato di lamentare una violazione. Il reclamo può essere Il reclamante potrà far pervenire l’atto utilizzando la modalità ritenuta più opportuna, consegnandolo a mano presso gli uffici del Garante o mediante l’inoltro di:
- a) raccomandata A/R
- b) messaggio di posta elettronica certificata indirizzata a: protocollo@pec.gpdp.it (solo da altra pec).[10]
Il reclamo può essere sottoscritto direttamente dall’interessato oppure, per suo conto, da un avvocato, un procuratore, un organismo, un’organizzazione o un’associazione senza scopo di lucro. In tali casi, è necessario conferire una procura da depositarsi presso il Garante assieme a tutta la documentazione utile ai fini della valutazione del reclamo presentato.
ll reclamo e l’eventuale procura dovranno essere sottoscritti con firma autenticata, ovvero con firma digitale, ovvero con firma autografa (in tale ultimo caso, al reclamo dovrà essere allegata copia di un documento di riconoscimento dell’interessato/a in corso di validità).
La tutela è quella fornita dall’art 7 del GDPR[11], la vittima del furto dei dati e immagini può chiedere al social network di riferimento la cancellazione dei dati sottratti ed utilizzati indebitamente.
Modulo online: Reclamo – Garante Privacy
Ottenere informazioni sul falso account da Instagram e Facebook
Posso ottenere informazioni sull’account Instagram di qualcuno?
Le persone che desiderano informazioni non relative ai contenuti devono individuare lo specifico account in questione fornendo il nome utente di Instagram, l‘URL del profilo e la data pertinente. Non si posono individuare gli account senza queste informazioni. È possibile reperire i nomi utente e/o gli URL del profilo nell’URL (Uniform Resource Locator) disponibile in un browser da cui si visualizza l’account in questione. Ad esempio, nell’ URL https://help.instagram.com/abc, “abc” è il nome utente.[12]
Come faccio a richiede informazioni su un diario di un account che aveva assunto la mia identità su Facebook?
Se desideri richiedere una copia dei dati pubblicati su un account che aveva assunto la tua identità, devi innanzitutto riferire il problema a un legale o alle forze dell’ordine locali.
Se decidi di intraprendere un’azione legale, ti consigliamo di chiedere al tuo avvocato o al funzionario preposto al caso di consultare le linee guida operative e di contattare seguendo le istruzioni riportate qui.[13]
Volume consigliato
Privacy e GDPR: Manuale applicativo con esempi e casistiche settoriali
Il volume si distingue per il suo carattere multidisciplinare ponendosi quale strumento pratico e immediato per rispondere in modo corretto alle finalità della legge.Per ogni tipologia di attività, dalla sanità, alle assicurazioni, dalle banche, alle PMI fino ad arrivare al settore scolastico, il manuale diventa uno strumento per interpretare in modo efficace, il quadro regolatorio in materia di protezione dei dati personali e le sue indicazioni pratiche, riescono a dare criteri precisi su come applicarlo. Il manuale oltre a contenere le disposizioni della legge, è dotato di un formulario che permette un’analisi accurata della situazione in cui il soggetto si trova e, con chek-list, fac-simili, lettere di nomina, informative, istruzioni operative a tutto quello che occorre, permette di riuscire ad avere in breve tempo, una soluzione a tutte le problematiche che il GDPR ha introdotto. Il manuale può essere utilizzato, non solo a chi la legge la deve applicare, ma anche a quei soggetti, certificatori e verificatori delle norme UNI EN ISO, che sono preposti alla valutazione per i sistemi di qualità.Sistemi che oggi sono fondamentali per porre le aziende nella condizione di trovarsi, in un mercato concorrenziale, pronte a soddisfare le sempre più esigenti richieste di tutti gli stakeholder. Il volume affronta, in particolare, i seguenti settori:- banche;- assicurazioni;- sanità;- lavoro;- scuole. MONICA MANDICOGià DPO e legal Specialist di privati e aziende, è avvocato e founder di Mandico & Partners. È stata coautrice di diverse opere, oltre ad aver pubblicato diverse monografie e contribuito ad opere collettanee in materia di privacy. Docente nel Corso di Perfezionamento “ Privacy e potere di controllo nelle imprese e nei rapporti di lavoro”, organizzato e patrocinato dalle Università delle Marche ed UNICAM.
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Note
[1] Cass. Pen. sez. V, sent. n. 22049 del 06/07/2020 “Social network” – Creazione di un falso profilo associato alla immagine di soggetto inconsapevole
[2] https://www.neldiritto.it Cassazione Penale Sez. V, sentenza n. 25774 del 23/04/2014.
[3] Art.494 c.p – Sostituzione di persona; .Rif. Giurisprudenza Cass.sent. Sez. V, sent. 8 giugno 201.8, n. 33862.
[4] Art. 595 co. 3 c.p. .Diffamazione; Rif. Giurisprudenza Cass. sent. n. 50/2017 e sent. 8482/2017
[5] Art. 167 Codice della privacy D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196. Trattamento illecito dei dati ; art. 15, D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 «chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell’art.2050 del codice civile» Rif. Giurisprudenza Cass., sent. n. 42565/2019.
[6] Legge a protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio -L. 22 aprile 1941 n. 633
[7] Sportello per la sicurezza degli utenti del web – Segnala online – Polizia Postale: Segnala online (commissariatodips.it)
[8] L’URL è l’indirizzo visualizzato all’interno della barra degli indirizzi del browser.
[9] Articolo “Profilo Social Falso : identificazione e provvedimenti legali”( vedi nota4)
[10] Modello di reclamo .docx – Garante Privacy
[11] Art. 7 GDPR Reg. UE/2016/679 Condizioni per il consenso.
[12] Instagram: account che fingono l’identità di altre persone.
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