Quali sono le procedure amministrative che servono per vendere un’auto?

Lorena Papini 16/02/24
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Hai comprato un’auto qualche anno fa e vorresti rivenderla, ma non sai come funziona il mercato e le procedure amministrative? Te lo diciamo noi in questa guida esaustiva. Per prima cosa dovrai decidere se affidarti a una concessionaria, per esempio una rivendita multimarca che abbia marchi importanti come BMW, Toyota, Renault o Ford, oppure se desideri vendere la tua auto in modo privato. In quest’ultimo caso potresti voler mettere un annuncio online, che è il metodo migliore per vendere una vettura usata se vuoi fare tutto da solo. Ma vediamo insieme i documenti necessari e le procedure che ti serviranno per vendere la tua automobile.

Indice

1. Quali sono i documenti necessari per vendere un’auto


Sia che tu voglia affidarti a un venditore di auto, sia che tu abbia intenzione di vendere la tua auto da solo, avrai comunque bisogno di tutti i documenti di cui ti parlo in questo paragrafo. Non è semplice districarsi tra le varie carte che si avranno in mano, anche perché i documenti da redigere saranno due: l’atto di vendita e la voltura dell’auto, ovvero il passaggio di proprietà.

2. L’atto di vendita


Per quanto riguarda l’atto di vendita, il contratto che mette nero su bianco la compravendita, è necessario che siano presenti i dati anagrafici di entrambi, sia quelli di chi vende l’auto sia di chi la compra. Sarà obbligatorio avere:

  • I documenti di identità di entrambi
  • Il libretto di circolazione in originale (vietata qualsiasi altra forma come la fotocopia o la sola foto)
  • Il certificato di proprietà dell’auto, questo sia in formato cartaceo che in digitale. Attenzione però all’anno di immatricolazione. Le auto che sono state immatricolate prima del 2015 lo hanno cartaceo
  • Una marca da bollo da 16 euro

L’atto di vendita deve sempre essere stipulato secondo delle convenzioni. Queste possono essere: o con la sola firma del venditore (dichiarazione unilaterale), con le firme di entrambi (dichiarazione bilaterale), oppure con un atto pubblico. L’ultimo caso è il più comodo. Per poter autenticare questo atto ci si può rivolgere a un notaio. In questo caso si paga la prestazione, e sappiamo che il prezzo non è mai economico. Altrimenti, possiamo affidarci a un ufficio pubblico tra il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), la Motorizzazione, o gli Uffici Comunali. Si dovrà sicuramente pagare la marca da bollo da 16 euro, e, talvolta, qualche spesa di ufficio. Conviene, in ogni caso, rispetto alla firma e al timbro del notaio. Vendere l’auto a un concessionario è la scelta più semplice perché saranno loro a occuparsi di tutto. 

3. La voltura dell’auto


Una volta convalidato l’atto di vendita si passa allo step successivo, che è la voltura dell’auto. Questo rappresenta il vero e proprio passaggio di proprietà. Se si è deciso di farlo da privati, allora è a discrezione di acquirente e venditore decidere chi paga questo passaggio. Solitamente il costo se lo attesta chi acquista l’auto.
Per la voltura è necessario presentarsi all’ACI o a un’agenzia che si occupa dei passaggi di proprietà. Ogni società farà un suo prezzo, quindi è sempre bene confrontarne diverse per assicurarsi il prezzo più onesto. In questo caso saranno necessari altri documenti. Ma quali sono?

  • Il certificato di proprietà dell’auto, sia in formato cartaceo sia in formato digitale. Dal 2015 è solo in digitale
  • Il libretto di circolazione, per il quale è possibile presentare sia l’originale sia una fotocopia. È di notevole importanza perché la motorizzazione ne dovrà (in breve tempo) creare una copia
  • Tutti i documenti che identificano l’acquirente, ovvero un documento d’identità e il codice fiscale. Per chi lo possiede, anche il permesso di soggiorno
  • L’atto di vendita, già stipulato e confermato

All’ufficio in cui farai la voltura dovrai anche compilare due moduli:

  • L’NP3C, che è il vero e proprio documento che attesta il trasferimento di proprietà
  • Il TT2119, che richiede l’aggiornamento della carta di circolazione (o libretto)

Nel caso in cui decidi di vendere un’auto dal concessionario non dovrai affidarti alla motorizzazione, al PRA, all’ACI… L’atto di vendita sarà stipulato direttamente in concessionaria e per tutte le pratiche per la voltura si occuperà di tutto la struttura. Per cui sarà molto più comodo farlo. Tuttavia, spesso vendere in concessionaria significa anche dare via la propria auto a un prezzo inferiore rispetto a quanto potremmo fare da privati. Vendere l’auto a una concessionaria permette di tagliare i tempi di compravendita, di contrattazione e di incertezze che sono sempre presenti in queste contrattazioni.

Lorena Papini

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