Rafforzamento Codice Rosso e misure contro i femminicidi: le ultime novità

Lorena Papini 23/11/23

Dopo il terribile femminicidio di Giulia Cecchettin, la politica si sta muovendo per intervenire riguardo la legislazione in materia; dal Governo si attende una votazione lampo per il rafforzamento del Codice Rosso, e si parla anche di una campagna nelle scuole. Vediamo quali misure si prevedono, e cosa bisogna aspettarsi.

Indice

1. Le discussioni sui prossimi passi


La normativa riguardante la violenza di genere, legge n. 69 del 2019 (detta Codice Rosso), aveva già subito delle modifiche a lo scorso settembre, che riguardavano i poteri del procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell’art. 362, c. 1-ter c.p.p., in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere, e, nello specifico, accorciavano i tempi per l’ascolto delle vittime e l’acquisizione di informazioni. Tuttavia, i continui casi di violenza e femminicidi, di cui quello di Giulia Cecchettin è solo il più mediaticamente eclatante, hanno reso chiaro che il Codice Rosso necessita di ulteriori modifiche; un impegno arrivato nei giorni scorsi anche dalla ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, e dalla leader del PD, Elly Schlein, che ha iniziato un dialogo “in merito alla possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere”, ma che precisa: “Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia”.


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2. Il rafforzamento del Codice Rosso


Il più rapido tra gli interventi in campo è un pacchetto di misure, detto ddl Roccella, che il Governo spera di far diventare legge alla vigilia della Giornata contro la violenza alle donne, del 25 novembre. Alla Camera è stato approvato all’unanimità, e la commissione Giustizia del Senato, il 21 novembre, ha votato all’unanimità il mandato al relatore di riferire in Aula: il ddl è stato approvato il 22 novembre in una votazione-lampo all’unanimità, anche grazie alla convergenza di intenzioni che sembra animare sul punto maggioranza e opposizione.
Il pacchetto prevede diverse misure, volte da un lato a rafforzare gli strumenti di prevenzione come l’ammonimento e il braccialetto elettronico, applicandoli anche ai “reati spia”, in modo da eradicare la violenza sul nascere, evitando del tutto che degeneri nelle estreme conseguenze; dall’altro lato, si punta ad aumentare la tutela delle vittime. Tra le misure previste, come riporta IlSole24ore ci sono:

  • Tempi stringenti, il più possibile rapidi e certi, per la valutazione del rischio da parte della magistratura e per la conseguente eventuale applicazione delle misure preventive e cautelari
  • Arresto in flagranza differita
  • Nuove regole per favorire la specializzazione dei magistrati e la formazione degli operatori che entrano in contatto con le vittime
  • Una provvisionale a titolo di ristoro anticipato a favore delle vittime
  • Allontanamento d’urgenza dalla casa familiare anche fuori dei casi di flagranza
  • Rafforzamento degli obblighi di comunicazione alla persona offesa.

3. I progetti nelle scuole


In merito invece alle dichiarazioni di Elly Schlein riportate, la ministra Roccella annuncia: «È già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni. (…) Stiamo intensificando le iniziative sulla prevenzione, sulla formazione e sull’accoglienza delle vittime. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, per dire a tutte le Giulia d’Italia “non sei sola”». In effetti, era già stato messo a punto, ed è stato presentato dalla Ministra, il progetto “Educare alle relazioni”, un progetto per le scuole creato dal ministero dell’Istruzione e del merito dopo aver sentito il parere delle associazioni dei genitori, degli studenti, dei docenti, dei sindacati, dell’ordine degli psicologi e di diversi esperti.
Il progetto, che dovrebbe durare due anni, con possibilità di rinnovo, prevede il coinvolgimento di allievi e docenti, tramite la creazione di gruppi di discussione e autoconsapevolezza tra gli studenti delle scuole superiori, che si riunirà una volta alla settimana in orario extracurricolare e che potrà coinvolgere anche esperti in educazione affettiva e relazionale, avvocati, assistenti sociali, operatori di organizzazioni. Per avvicinare i ragazzi al progetto, è previsto anche il coinvolgimento di influencer, cantanti e personaggi famosi come ambassador.

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