Reati perseguibili d’ufficio e a querela -Scheda di diritto

Redazione 07/06/24

In Italia, il sistema penale distingue tra reati perseguibili d’ufficio e reati perseguibili a querela di parte. Questa distinzione è fondamentale per comprendere come la giustizia penale interviene in caso di reati e quali sono le implicazioni per le vittime e gli autori dei reati.
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Indice

1. Reati perseguibili d’ufficio


I reati perseguibili d’ufficio sono quelli per i quali l’azione penale viene avviata automaticamente dalle autorità giudiziarie, indipendentemente dalla volontà della vittima. Questi reati sono generalmente considerati di particolare gravità o di interesse pubblico, poiché colpiscono valori fondamentali della società. Alcuni esempi includono omicidio, rapina e sequestro di persona.
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2. Caratteristiche dei reati perseguibili d’ufficio


I reati perseguibili d’ufficio presentano caratteristiche specifiche che li differenziano da quelli perseguibili a querela di parte. Queste caratteristiche riflettono la gravità e l’interesse pubblico insiti in tali reati, garantendo che la giustizia intervenga senza la necessità di una denuncia da parte della vittima.
1. Interesse Pubblico Prioritario: i reati perseguibili d’ufficio riguardano interessi pubblici rilevanti. Essi sono considerati lesivi di valori fondamentali per la società, come la vita, la sicurezza e l’ordine pubblico. Questo rende necessaria l’azione immediata e indipendente delle autorità per tutelare tali interessi.
2. Avvio Automatico delle Indagini: le autorità giudiziarie, come la Polizia Giudiziaria e il Pubblico Ministero, sono obbligate ad avviare le indagini non appena vengono a conoscenza di un reato perseguibile d’ufficio. Questo può avvenire attraverso una denuncia, un rapporto o anche tramite la propria attività di indagine.
3. Irreversibilità dell’Azione Penale: una volta iniziata l’azione penale per un reato perseguibile d’ufficio, essa non può essere interrotta su richiesta della vittima. Anche se la vittima decidesse di non collaborare o di ritirare una eventuale denuncia, l’azione penale prosegue fino alla conclusione del procedimento.
4. Inesistenza della Querela: per i reati perseguibili d’ufficio, non è necessaria la querela da parte della vittima. La procedura viene avviata e prosegue indipendentemente dalla volontà della persona offesa. Questo assicura che reati gravi non rimangano impuniti a causa della mancata denuncia da parte della vittima, che potrebbe essere intimidita o incapace di agire.
5. Prescrizione dell’Azione Penale: anche per i reati perseguibili d’ufficio, esiste un termine di prescrizione, cioè un periodo entro il quale l’azione penale deve essere avviata e conclusa. Tuttavia, i termini di prescrizione per questi reati sono spesso più lunghi rispetto a quelli per i reati minori, data la loro gravità.

3. Reati perseguibili a querela di parte


I reati perseguibili a querela di parte, invece, richiedono che la vittima del reato presenti una querela per avviare l’azione penale. Questi reati sono generalmente considerati di minore gravità o riguardano interessi privati più che pubblici. Alcuni esempi sono diffamazione, lesioni personali lievi e furto semplice.

4. Caratteristiche dei reati perseguibili a querela di parte


Questi reati, generalmente, non sono considerati di estrema gravità e colpiscono prevalentemente interessi privati piuttosto che pubblici.
Interesse privato: toccano principalmente gli interessi privati della vittima.
Querela della vittima: l’azione penale è avviata solo se la vittima presenta una querela entro un termine stabilito, solitamente tre mesi dal momento in cui viene a conoscenza del reato.
Termini di Presentazione: il termine per la presentazione della querela è generalmente di tre mesi dal giorno in cui la persona offesa ha avuto conoscenza del fatto che costituisce reato. Questo termine perentorio è stabilito per garantire una rapida risoluzione delle controversie.
Possibilità di ritiro della querela: la querela può essere ritirata dalla vittima, il che comporta l’estinzione del reato.

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