Reati della stessa indole: estinzione delle pene e prescrizione

Quali sono i reati della stessa indole in materia di estinzione delle pene per decorso del tempo? Giurisprudenza commentata

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Corte di Cassazione -sez. I pen.- sentenza n. 47389 del 29-11-2024

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Indice

1. La questione: violazione dell’art. 172 cod. pen. (reati della stessa indole)


Il Tribunale di Milano, quale giudice dell’esecuzione, revocava il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Ciò posto, avverso questa decisione ricorreva per Cassazione il condannato, per il tramite del suo difensore, deducendo violazione dell’art. 172 cod. pen..
In particolare, secondo il ricorrente, il giudice dell’esecuzione aveva errato nel ritenere operativa l’ulteriore preclusione alla declaratoria di estinzione della pena, di cui all’ultimo comma dell’art.172 cod. pen. che riguarda il fatto di avere commesso – durante il tempo necessario alla prescrizione – una condanna per un reato della stessa indole. Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri

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2. La soluzione adottata dalla Cassazione


Il Supremo Consesso riteneva il ricorso suesposto fondato.
In particolare, tra le argomentazioni che inducevano i giudici di piazza Cavour ad addivenire a siffatto esito decisorio, era richiamato quell’orientamento nomofilattico secondo il quale, per individuare la nozione di “reati della stessa indole“, rilevante ai fini della configurabilità della causa ostativa alla vicenda estintiva per decorso del tempo prevista dall’art. 172, ultimo comma, cod. pen.[1], deve farsi riferimento all’art. 101 cod. pen.[2], secondo cui ricorre il requisito di identità di indole, non solo nell’ipotesi di reati che violano la stessa disposizione di legge, ma anche quando le diverse fattispecie di illecito penale presentano profili di omogeneità sul piano oggettivo, in relazione al bene tutelato ed alle modalità esecutive, ovvero sul piano soggettivo, in relazione ai motivi a delinquere che hanno avuto efficacia causale nella decisione criminosa (Sez. 1, Sentenza n. 44255 del 17/09/2014).

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3. Conclusioni


Per i reati della stessa indole, in materia di estinzione della pena, devono intendersi pure quei illeciti penali che presentano profili di omogeneità sul piano oggettivo, in relazione al bene tutelato ed alle modalità esecutive, ovvero sul piano soggettivo, in relazione ai motivi a delinquere che hanno avuto efficacia causale nella decisione criminosa
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito quali sono i reati della stessa indole in materia di estinzione delle pene per decorso del tempo.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo, che, per individuare i “reati della stessa indole” ai fini dell’art. 172, ultimo comma, cod. pen., è necessario fare riferimento all’art. 101 cod. pen., secondo cui tale identità si riscontra non solo nei reati che violano la stessa norma, ma anche quando le fattispecie presentano omogeneità sotto il profilo oggettivo (bene tutelato e modalità esecutive) o soggettivo (motivi a delinquere).
Questo provvedimento, dunque, deve essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si debba individuare siffatta tipologia di condotte criminose, laddove sia richiesta l’estinzione di una pena per decorso del tempo.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su tale tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

Note


[1] Ai sensi del quale: “L’estinzione delle pene non ha luogo, se si tratta di recidivi, nei casi preveduti dai capoversi dell’articolo 99, o di delinquenti abituali, professionali o per tendenza; ovvero se il condannato, durante il tempo necessario per l’estinzione della pena, riporta una condanna alla reclusione per un delitto della stessa indole”.
[2] Secondo cui: “Agli effetti della legge penale, sono considerati reati della stessa indole non soltanto quelli che violano una stessa disposizione di legge, ma anche quelli che, pur essendo preveduti da disposizioni diverse di questo codice ovvero da leggi diverse, nondimeno, per la natura dei fatti che li costituiscono o dei motivi che li determinarono, presentano, nei casi concreti, caratteri fondamentali comuni”.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

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