Brevemente, ricordiamo che il Reddito di cittadinanza è un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari e prevede un sussidio economico che va da 400 a 840 euro al mese. Tale beneficio è calcolato sulla base dell’Isee che deve essere inferiore a 9360 euro annui ed è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale.
Novità dalla Legge di Bilancio 2022
La legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) ha introdotto in particolare 3 novità che riguardano il Reddito di cittadinanza:
- il titolare del reddito di cittadinanza decade dal beneficio dopo due, e non più tre, offerte di lavoro rifiutate;
- viene previsto uno scambio di dati tra INPS e Ministero della Giustizia per un maggior controllo sulla situazione penale dei componenti del nucleo familiare;
- la verifica sui patrimoni all’estero grazie a un incrocio di dati con le autorità straniere.
Rifiuto offerta di lavoro
Analizzando nel dettaglio, nel caso in cui venga rifiutata un’offerta di lavoro congrua, l’importo mensile del Reddito di cittadinanza viene ridotto di 5 euro mensili, a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata l’offerta.
Tale nuova regola non vale nei seguenti casi:
– nuclei familiari in cui non vi siano componenti tenuti agli obblighi di lavoro;
– nuclei familiari in cui vi sia un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave;
– nuclei familiari in cui il beneficio risulti inferiore a 300 €, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
La riduzione, inoltre, verrà sospesa dal mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato attività da lavoro dipendente o autonomo, da almeno un mese continuativo.
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Decadenza dal beneficio
La decadenza dal beneficio secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022 si verifica con il rifiuto di sole due offerte di lavoro congrue e non più tre.
Vengono modificati anche i criteri con i quali l’offerta di lavoro viene ritenuta congrua (potrà adesso essere anche a tempo determinato, fino a 80 chilometri da casa, part time, in somministrazione per almeno tre mesi e ovunque in Italia per i contratti stabili).
Inoltre, i beneficiari dovranno partecipare ad attività e colloqui in presenza, presso il centro per l’impiego, con frequenza almeno mensile. In caso di mancata presentazione senza giustificato motivo è prevista la decadenza dal beneficio.
Maggiori controlli su situazione penale beneficiari
La Manovra 2022 prevede lo scambio di dati tra Ministero della Giustizia e INPS.
In particolare:
“l’INPS trasmette al Ministero della giustizia l’elenco dei soggetti beneficiari del Rdc, per la verifica dei soggetti che risultino già condannati con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, come modificato dal comma 74, per consentire all’INPS di disporre, ai sensi dell’articolo 7, comma 10, del medesimo decreto-legge n. 4 del 2019, la revoca del Rdc eventualmente percepito ovvero di non riconoscere il beneficio. A tal fine il Ministero della giustizia trasmette all’INPS gli esiti della verifica entro sessanta giorni dalla ricezione dell’elenco ivi previsto.”
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