Sussiste una responsabilità ai sensi dell’art. 2051 c.c. anche qualora la caduta in un’area di cantiere sia stata provocata dal tentativo della danneggiata di evitare di scontrarsi con un terzo?
Per approfondimenti si consiglia il seguente volume il quale ha la finalità di spiegare, orientare e far riflettere sulla introduzione delle “nuove” possibilità della giustizia civile: La Riforma Cartabia della giustizia civile
Indice
1. La fattispecie
Al fine di ottenere il ristoro del danno subito a causa di una caduta nell’area di cantiere presente nella galleria di un centro commerciale l’attrice citava in giudizio l’ente gestore delle relative parti comuni. Una volta chiamati in causa come terzi la società proprietaria del centro commerciale e le rispettive compagnie assicurative, veniva prodotto in fase di istruttoria un video che riprendeva il momento della caduta. In particolare, l’area di cantiere risultava delimitata e la caduta era avvenuta quando l’attrice stava camminando in prossimità della predetta area e, al sopraggiungere di un terzo che procedeva in direzione opposta alla sua, vista l’insufficienza di spazio per consentire a entrambi di transitare, anziché indietreggiare o attendere qualche secondo, si allargava nell’area delimitata mentre il terzo cercava di scavalcarla.
Per approfondimenti si consiglia il seguente volume il quale ha la finalità di spiegare, orientare e far riflettere sulla introduzione delle “nuove” possibilità della giustizia civile:
La Riforma Cartabia della giustizia civile
Aggiornata ai decreti attuativi pubblicati il 17 ottobre 2022, la presente opera, che si pone nell’immediatezza di questa varata “rivoluzione”, ha la finalità di spiegare, orientare e far riflettere sulla introduzione delle “nuove” possibilità della giustizia civile. Analizzando tutti i punti toccati dalla riforma, il volume tratta delle ricadute pratiche che si avranno con l’introduzione delle nuove disposizioni in materia di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, nonché di processo di cognizione e impugnazioni, con uno sguardo particolare al processo di famiglia, quale settore particolarmente inciso dalle novità. Un focus è riservato anche al processo del lavoro, quale rito speciale e alle nuove applicazioni della mediazione e della negoziazione assistita, che il Legislatore pare voler nuovamente caldeggiare. Francesca SassanoAvvocato, è stata cultrice di diritto processuale penale presso l’Università degli studi di Bari. Ha svolto incarichi di docenza in numerosi corsi di formazione ed è legale accreditato presso enti pubblici e istituti di credito. Ha pubblicato: “La nuova disciplina sulla collaborazione di giustizia”; “Fiabe scritte da Giuristi”; “Il gratuito patrocinio”; “Le trattative prefallimentari”; “La tutela dell’incapace e l’amministrazione di sostegno”; “La tutela dei diritti della personalità”; “Manuale pratico per la protezione dell’incapace”; “Manuale pratico dell’esecuzione mobiliare e immobiliare”; “Manuale pratico delle notificazioni”; “Manuale pratico dell’amministrazione di sostegno”; “Notifiche telematiche. Problemi e soluzioni”.
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2. Il quesito
Il Giudice del Tribunale di Roma, alla luce della prova dell’accaduto, è chiamato a stabilire se la caduta nell’area di cantiere delimitata sia stata esclusivamente causa della condotta dell’attrice nel non aver agito con la dovuta diligenza per evitare il danno.
3. Responsabilità ex art. 2051 c.c. e tentativo di evitare sinistro: argomentazioni e motivazioni
L’adito Giudice, richiamando la giurisprudenza di legittimità sul tema, condivide l’interpretazione per cui la condotta imprudente del danneggiato, da valutarsi sul generale dovere di ragionevole cautela, sia idoneo a interrompere il nesso eziologico tra fatto ed evento dannoso in modo da escludere la responsabilità del custode.
Nel caso di specie il video prodotto chiariva come lo stato del cantiere di cui l’ente aveva la custodia era stato messo in sicurezza mediante delimitazione dell’area, visibile ai passanti, con paletti raccordati da catenelle mobili collegate tra loro da un nastro bicolore.
In detto contesto, come confermato dai testi escussi, l’attrice perdeva l’equilibrio essendosi spostata lateralmente incappando nell’irregolarità della pavimentazione del cantiere.
Alla luce di ciò il giudicante ha ritenuta raggiunta la prova del caso fortuito coincidente con la mancata adozione, da parte del danneggiato, delle necessarie cautele per permettere di evitare la caduta.
Stante quanto premesso la domanda attorea veniva rigettata ma, nonostante ciò, le spese di lite venivano ritenute compensabili in ragione dello stato dei luoghi.
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